Secondo quanto comunicato giovedì dalla Commissione europea, il sentiment economico della zona euro è diminuito rispetto al mese precedente e l'indicatore di fiducia dei consumatori si è attestato a meno 17,8 a settembre, il valore più basso degli ultimi sei mesi.
L'indicatore del clima economico dell'area euro è sceso leggermente a 93,3 nel mese di settembre rispetto al 93,6 rivisto del mese precedente. Tuttavia, ha superato le aspettative del mercato di 92,5.
Si tratta della lettura più bassa da novembre 2020, che riflette il continuo impatto delle pressioni inflazionistiche all'interno del blocco e l'aggressivo inasprimento delle politiche della Banca Centrale Europea, che hanno continuato a smorzare il morale generale.
Sul fronte dei prezzi, l'indice delle aspettative di inflazione dei consumatori è aumentato di 2,9 punti a 12,0 in settembre, mentre l'indicatore delle aspettative dei prezzi di vendita tra i costruttori è salito di 0,5 punti a 3,6.
L'indicatore di fiducia dell'industria nell'area euro è salito invece a meno 9,0 nel mese di settembre, rispetto al minimo di 36 mesi di meno 9,9 del mese precedente e superando il consenso del mercato di un meno 10,5 punti. Le aspettative di produzione dei produttori sono migliorate per il secondo mese consecutivo e la valutazione delle scorte di prodotti finiti è diminuita. Tuttavia, l'opinione sul livello attuale del portafoglio ordini complessivo ha continuato a peggiorare. Tra le domande non incluse nell'indicatore di fiducia, la valutazione degli ordini di esportazione è rimasta relativamente stabile e le opinioni sugli sviluppi passati della produzione sono state meno negative rispetto al mese precedente.
Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori nell'area euro, l'indice si è confermato a meno 17,8 a settembre, il valore più basso degli ultimi sei mesi.
Anche la fiducia dei consumatori nell'Unione Europea è diminuita sensibilmente per il secondo mese consecutivo, in quanto gli intervistati sono diventati più pessimisti sulla situazione finanziaria passata e futura della propria famiglia e sulla situazione economica generale prevista nel proprio Paese. I consumatori hanno inoltre segnalato una diminuzione delle intenzioni di effettuare acquisti importanti.
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
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