Gli investitori sono sempre più consapevoli dei rischi associati al cambiamento climatico. Alcuni investimenti saranno svantaggiati nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio a causa di cambiamenti nella regolamentazione, nella tecnologia e nel comportamento dei consumatori. In un contesto in cui le temperature continuano a salire e gli eventi meteorologici estremi, come inondazioni o uragani diventano più frequenti, gli investitori dovranno affrontare rischi fisici più elevati, se gli sforzi di mitigazione non accelereranno.
Allo stesso tempo, un numero maggiore di individui sta cercando di capitalizzare le opportunità e di investire in società che sviluppano soluzioni innovative per mitigare il cambiamento climatico o adattarsi ad esso, come l'energia pulita, i veicoli elettrici, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e le difese contro le inondazioni. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, per portare il mondo a emissioni nette zero entro il 2050 è necessario che gli investimenti legati alla transizione verso l'energia pulita accelerino da 1,1 trilioni di dollari dell'anno scorso a circa 4 trilioni di dollari all'anno entro il 2030.
Aumenta l’offerta di fondi climatici
Negli ultimi cinque anni è aumentata l'offerta di opzioni per gli investitori orientati al clima in tutto il mondo. A giugno 2023 abbiamo identificato più di 1.400 fondi comuni ed ETF con un mandato legato al clima, rispetto ai meno di 200 del 2018.
Il patrimonio di questi fondi è aumentato del 30% negli ultimi 18 mesi, raggiungendo i 534 miliardi di dollari. La loro crescita è stata più rapida di quella del mercato globale dei fondi sostenibili e del più ampio mercato dei fondi aperti e degli ETF, che nello stesso periodo sono diminuiti rispettivamente del 5% e dell'8%.
L’Europa domina, mentre la Cina e gli Stati Uniti sono indietro
Non sorprende che, data la spinta normativa verso la neutralità climatica, l'Europa rimanga il mercato dei fondi climatici più grande e più diversificato, con l'84% del patrimonio globale dei comparti di questo tipo. La Cina e gli Stati Uniti sono molto indietro, al secondo e terzo posto, con quote di mercato rispettivamente dell'8% e del 6%.
Il panorama globale dei fondi climatici per area geografica (asset in miliardi di dollari)
Le strategie sulla transizione climatica sono le più popolari
I fondi legati al clima rappresentano un’ampia e crescente gamma di strategie che mirano a soddisfare diversi obiettivi e preferenze degli investitori, dalla decarbonizzazione del portafoglio all'investimento in soluzioni climatiche. Vediamo qui sotto le principali e il loro ruolo in portafoglio.
Strategie climatiche e ruolo in portafoglio
- Low-carbon: fondi che mirano a una minore intensità di carbonio rispetto a un benchmark.
- Climate Transition: fondi che selezionano o orientano i loro portafogli verso le società che considerano il cambiamento climatico nella loro strategia aziendale e che quindi sono meglio preparate alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
- Climate-solutions: fondi che investono in società che forniscono prodotti e servizi che contribuiscono alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
- Clean-energy/tech: fondi che investono in società che contribuiscono o facilitano in modo specifico la transizione verso l'energia pulita.
- Green bond: fondi che investono in strumenti di debito volti a finanziare progetti che facilitano la transizione verso un'economia verde.
Come mostra il grafico 3, la maggior parte del denaro a livello globale è investito sia in fondi per la transizione climatica che in fondi per le soluzioni climatiche, in quanto gli investitori cercano di investire in società che considerano il cambiamento climatico nella loro strategia aziendale e sono quindi meglio preparate per la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Gli investitori sono anche alla ricerca di opportunità di investimento al di fuori del settore delle energie rinnovabili, che ha subito una battuta d'arresto a causa dell'aumento dei costi di finanziamento, dell'inflazione e delle interruzioni nella catena di approvvigionamento.
Il patrimonio dei fondi climatici per tipo di strategia (in miliardi di dollari)
Tuttavia, la ripartizione degli asset per strategie climatiche rivela differenze significative nelle preferenze degli investitori tra le varie regioni.
Gli investitori europei tendono a privilegiare le strategie di decarbonizzazione e i fondi che si concentrano sia sul rischio che sulle opportunità rispetto a quelli che offrono esclusivamente accesso alle opportunità. Ciò è dimostrato dalla predominanza dei fondi climate transition. Queste strategie rappresentano il 45% del patrimonio dei fondi climatici europei, rispetto al 19% e al 9% rispettivamente dei fondi Climate Solutions e Clean Energy/Tech. La crescita delle strategie di transizione climatica negli ultimi anni riflette l'accresciuto desiderio degli investitori europei di decarbonizzare l'intero portafoglio, sostituendo le partecipazioni esistenti con opzioni che dovrebbero ottenere risultati migliori in un mondo low carbon.
Per contro, gli investitori cinesi e statunitensi hanno una forte preferenza per le strategie incentrate sulle opportunità legate al clima. Insieme, i fondi Climate Solutions e Clean Energy/Tech rappresentano rispettivamente il 31% e il 46% del patrimonio totale dei fondi climatici in Cina e negli Stati Uniti. Mentre gli investitori cinesi hanno una predilezione quasi uguale per i due tipi di strategia, gli investitori statunitensi mostrano una chiara inclinazione agli strumenti Clean Energy/Tech, che rappresentano il 47% del patrimonio totale dei fondi climatici statunitensi.
Qui sotto, mostriamo la lista dei dieci più grandi fondi climatici europei.
I più grandi fondi climatici europei
Leggi il report completo: Investing in Times of Climate Change - A Global View.
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