Infiammato dai recenti rialzi dei prezzi del petrolio e dalle violente tensioni in Medio Oriente, il settore petrolifero sta catalizzando l’attenzione del mercato da diverse settimane. Il surriscaldamento delle quotazioni dell’oro nero alimenta gli acquisti dei big del settore quotati a Piazza Affari, Eni e Saipem, sulla scia di quello che sta avvenendo sui mercati europei. I due titoli sono in questi giorni sotto gli occhi del mercato in vista dell’appuntamento con le loro trimestrali. Prima toccherà a Saipem, il 25 ottobre, due giorni dopo, il 27 ottobre, sarà di scena Eni.
Quotazioni bollenti
Il movimento rialzista dei due big petroliferi italiani cresce in scia a quanto sta facendo vedere l’indice europeo del settore Oil & Gas che nelle ultime sedute ha segnato i massimi da nove anni. Protagonista di questa cavalcata del settore nel 2023 è anche Saipem che avendo raggiunto di recente un rialzo del 40% da inizio anno brilla tra i titoli più forti, molti dei quali sono società che forniscono servizi.
Molto bene anche Eni. Le quotazioni del titolo del cane a sei zampe hanno di recente raggiunto una performance da inizio anno vicina al +19%, toccando i massimi dal 2019. Da un punto di vista dell’analisi fondamentale, il settore a livello europeo evidenzia ancora multipli molto attraenti, con un indice prezzo/utili medio di 6,60x e un rendimento del dividendo del 4,70%. Secondo il consenso raccolto da Bloomberg, gli analisti sono posizionati su 19 Buy, 12 Hold, 0 Sell, con un prezzo obiettivo medio 17,04 euro.
Ottimismo sulla trimestrale
Se da un alto i compratori si rivelano molto attenti in senso positivo su Eni, dall’altro anche gli analisti hanno aspettative ottimistiche sulla trimestrale in arrivo. Diversi esperti ritengono che la guidance della società sull'intero 2023 possa essere alzata.
In particolare, gli analisti di Ubs hanno stime superiori al consenso sui conti del terzo trimestre. Nel dettaglio, la previsione degli esperti dell’istituto elvetico è di un risultato netto a 1,789 miliardi di euro che si posiziona di un 6% al di sopra del consenso. Nell’attesa dei conti, Ubs conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 17,5 euro.
Da parte sua Equita Sim ritiene che "Eni possa migliorare i propri target" 2023, "in quanto risultano piuttosto conservativi". Dalla trimestrale, gli analisti si attendono una flessione dell’utile operativo del 16% su base trimestrale in scia al "calo dei prezzi del gas spot” e al "minor contributo della divisione Global Gas Portfolio per stagionalità" e nonostante il "recupero dei prezzi del Brent, dei margini di raffinazione e dei volumi upstream". Per quanto riguarda la redditività, l’Ebit adjusted è visto a 2,836 miliardi di euro, in calo del 51% anno su anno e del 16% trimestre su trimestre, che porterebbe l’utile netto adjusted a 1,552 mld. Con queste stime, Equita Sim conferma il giudizio buy e il prezzo obiettivo di 19,5 euro su Eni in attesa dei risultati del terzo trimestre.
Più prudenti gli esperti di Exane Bnp Paribas che hanno comunque alzato il prezzo obiettivo su Eni dell’11% a 15,5 euro, confermando la raccomandazione neutral.
Saipem, atteso un recupero della reddittività
Saipem pubblicherà i risultati del terzo trimestre il 25 ottobre. L’attenzione del mercato sarà sul verificare se prosegue il recupero di redditività. Su questo fronte sono particolarmente attenti e fiduciosi gli analisti di Equita sim grazie al sostegno che dovrebbe arrivare dall'attività offshore. Il fatturato è atteso crescere del 4% anno su anno, segnando 2,96 miliardi di euro, e del 7% trimestre su trimestre con Ebitda che salirà a 236 milioni di euro per una marginalità dell’8%. “Riteniamo - scrive Equita sim - che la guidance FY23 possa essere confermata se non migliorata dopo le acquisizioni di nuovi contratti nel segmento offshore nel corso del secondo semestre del 2023. Dalla call dei risultati le tematiche principali da approfondire riguardano l'evoluzione della pipeline di progetti nel 2024-25, aggiornamenti circa il progetto in Mozambico e l'evoluzione della generazione di cassa”. Il giudizio sul titolo è per un rating “hold” con prezzo obiettivo a 1,70 euro.
Decisamente più positivo il giudizio di Jp Morgan che nel confermare la raccomandazione “overweight” ha alzato da 2,75 a 3 euro il prezzo obiettivo su Saipem. Secondo i suoi analisti la recente consistente raccolta ordini e un altro trimestre di risultati corposi dovrebbero portare a un re-rating del titolo. In particolare, gli esperti puntano l’attenzione sul contratto da 4,1 miliardi di dollari negli Emirati Arabi Uniti annunciato da Saipem a inizio mese.
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