Borsa Italiana, small e mid cap le migliori opportunità

In occasione del quindicesimo anniversario come gestore del Fidelity Italy Fund, Alberto Chiandetti ha fatto il punto sul mercato italiano ai nostri microfoni, tra passato, presente e futuro.

Valerio Baselli 02/11/2023 | 09:10
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Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti. Il Fidelity Italy Fund, vincitore del Morningstar Award nella categoria azionari Italia nel 2022 e finalista nel 2023, nonché fresco assegnatario di un Morningstar Medalist Rating pari a Gold, il massimo giudizio qualitativo assegnato dal team di analisti di Morningstar, compie proprio in questi giorni 15 anni sotto la guida del suo storico gestore Alberto Chiandetti, con il quale sono oggi in collegamento.

Alberto, innanzitutto benvenuto e complimenti per questo traguardo/anniversario.

Alberto Chiandetti: Grazie a tutti.

Baselli: Oggi con te approfittiamo di questa ricorrenza, importante perché 15 anni non sono pochi, per fare un po’ il punto sul mercato italiano. Partirei chiedendoti com’è cambiato il mercato azionario italiano in questi 15 anni, se dovessi fare un sunto dei cambiamenti più importanti dal punto di vista di un gestore.

Chiandetti: Beh, ho iniziato a gestire il fondo, appunto nel 2008, esattamente nell'anno della grande crisi finanziaria. E negli ultimi 15 anni ne abbiamo viste molte insieme. Dalla crisi dei debiti sovrani alla crisi del Covid, più recentemente. La volatilità è sempre stata ampia e in Italia forse anche più che in altri mercati. Se però ci guardiamo indietro, vediamo come i ritorni nel tempo si sono dimostrati comunque positivi.

Se guardiamo poi indici come quello Star delle società a media piccola capitalizzazione ma di maggiore qualità, queste hanno avuto performance molto alte e comparabili e persino migliori anche ad altri mercati più importanti. Cosa è cambiato negli ultimi anni? Sicuramente negli ultimi anni bisogna affrontare momenti in cui la volatilità è più ampia a causa del fatto che c'è un maggiore trading effettuato da operatori che guardano il breve termine. Parliamo degli algoritmi, per esempio.

Però quello che ho imparato sempre in questi 15 anni e che non è mai cambiato e che, nonostante la volatilità e i prezzi che fluttuano in modo più ampio rispetto al valore sottostante delle aziende, la pazienza aiuta; analizzare le aziende, capirne i fondamentali e la pazienza rimangono i driver del mio lavoro per riuscire ad investire nel mercato.

Baselli: Chiarissimo. Torniamo all’attualità. Al di là di questi ultimi due mesi che hanno visto una debolezza diffusa in tutta Europa, dall’inizio del 2023 Borsa Italiana ha fatto molto meglio della media europea, con una performance quasi 4 volte superiore (20% contro 5%), se l’anno dovesse chiudersi così sarebbe un record, almeno per gli anni 2000. Cosa c’è dietro questa sovraperformance?  

Chiandetti: Ci sono due punti: il primo, ricordiamo che nel 2022 eravamo in piena crisi energetica. Il nostro Paese ne ha risentito anche perché siamo un Paese che dipende molto dal gas. Però il secondo elemento si spiega con la capacità di miglioramento degli utili delle aziende italiane.

Se guardiamo il mercato quest'anno è stato molto concentrato, concentrato in due settori: banche e oil, e in alcuni nomi come Stellantis e Ferrari. Beh, se partiamo dalle banche, le banche in particolare, hanno visto sì una fortissima performance, ma la crescita degli utili sottostanti realtà, grazie alla normalizzazione del contesto dei tassi, è stata anche superiore rispetto a quella azionaria. Quindi effettivamente il settore, nonostante la performance e nonostante sia uno dei maggiori driver della performance del mercato italiano, oggi ancora tratta multipli contratti e con prospettive di ritorni attraverso dividendi e buyback ancora molto interessanti.

Quello che il mercato nasconde, se vogliamo, è che la performance dei titoli in settori più legati al ciclo economico e quindi soprattutto di dimensioni medio piccole, questa in realtà ha avuto una performance negativa quasi anno su anno, scontando già oggi in parte attraverso un forte ridimensionamento dei multipli, il rallentamento economico in atto.

Baselli: Abbiamo parlato del passato e del presente, cerchiamo ora di capire cosa ci aspetta in futuro. Quali sono le vostre previsioni su Piazza Affari per quest’ultimo scampolo di 2023 e per il 2024? Dove vedete le migliori opportunità e i principali rischi?

Chiandetti: Il breve è difficile a dirsi, i risultati del terzo e il quarto trimestre dimostrano che siamo di fronte alla realizzazione di risultati di un rallentamento macro che ormai aspettiamo da 18 mesi, cioè da quando le banche centrali hanno iniziato ad alzare i tassi.

Questo però non vuol dire che le opportunità non ci sono, perché il mercato, come sempre anticipa il mercato, ha già reagito a questa recessione di cui parliamo oggi, comprimendo le valutazioni dell'indice. L'azionario è sempre più volatile degli utili. E se ci andiamo a concentrare nell’ambito delle small mid cap di cui ho parlato prima, beh è dove esattamente penso che troveremo le migliori opportunità nei prossimi 2 o 3 trimestri, con un investimento con l'ottica dei 2 o 3 anni, perché?

Perché,  oggi sono questi i settori dove per momento ciclico abbiamo la maggior pressione sulle stime, ma le valutazioni si sono già compresse. L'indice Star tratta oggi a circa dodici volte gli utili. Pensiamo che la media degli ultimi dieci anni è stata superiore a 16 e questo la dice lunga di come questa recessione in atto sia in parte, se non molto, già scontata.

Baselli: Molto interessante. Grazie ancora ad Alberto Chiandetti. Per Morningstar, Valerio Baselli, alla prossima.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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