Giornata ad alta tensione per il titolo Telecom Italia (TIT), che ha aperto la seduta di lunedì 6 novembre in rialzo e poi è sceso in coda al FTSE Mib con perdite che hanno anche superato il 3%.
Domenica 5 novembre, il consiglio di amministrazione ha approvato a larga maggioranza (11 favorevoli e tre contrari) l’offerta vincolante del fondo KKR per l’acquisto della rete fissa di TIM, la cosiddetta NetCo.
Il Cda ha anche deliberato che “la decisione sull’offerta è di esclusiva competenza consiliare”, per cui non richiede il passaggio in assemblea. La mossa non è piaciuta a Vivendi (VIV), socio di maggioranza con il 23,75%, che in un comunicato ha detto di “rammaricarsi profondamente” per il fatto che non è stato prima informato e richiesto il voto degli azionisti, “contravvenendo così alle regole di governance applicabili”.
Vivendi lamenta anche che le sue molteplici richieste al Cda, ai sindaci e alla Consob (l’autorità di vigilanza sui mercati) “volte a tutelare tutti gli azionisti e a prevenire tale situazione pregiudizievole, sono state completamente ignorate”.
“Il consiglio di amministrazione di TIM ha così privato ciascun azionista del diritto di esprimere la propria opinione in assemblea, nonché del relativo diritto di recesso per gli azionisti dissenzienti”, si legge ancora nel comunicato dell’azienda guidata da Vincent Bolloré, la quale, ritenendo la decisione “illegittima” ed “essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza” è pronta a utilizzare tutti i mezzi legali a sua disposizione per impugnarla e tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti.
Proprio i timori di una battaglia legale innervosiscono i mercati, anche se gli analisti di Equita sim sono convinti che “le chance di bloccare l’operazione a questo punto siano limitate”. Aggiungono, inoltre, che “l’operazione risolve il tema dell’eccesso di debito di TIM, portando il leverage sotto le 2x (prima della possibile vendita di Sparkle)”.
Proprio su Sparkle, la società controllata da Telecom Italia che fornisce il routing internazionale per la maggior parte del traffico telefonico e dati degli utenti, il Cda non ha ritenuto soddisfacente l’offerta non vincolante ricevuta da KKR e ha dato mandato all’amministratore delegato, Pietro Labriola, di verificare la possibilità di ricevere un'offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre.
Nel pomeriggio del 6 novembre, il titolo ha ridotto il rosso intorno al 2%. In ribasso anche Vivendi (-2,1% alle 15.30). Nell’ultimo mese, Telecom Italia ha perso circa il 10% a causa delle incertezze legate alla fattibilità della cessione di NetCo, mentre la performance è positiva da inizio anno. Nelle prossime settimane, si vedrà quanto peseranno i timori di una battaglia legale.
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