Secondo gli analisti di Morningstar, il titolo Leonardo è scambiato a un tasso di sconto di circa il 15% rispetto al fair value di 16,6 euro (report aggiornato al 15 novembre 2023).
La valutazione si basa sulla previsione di una crescita media dell’Ebit del 7% nei prossimi cinque anni, spinta dalla maggiore spesa a livello globale nel settore della difesa. Il DES (difesa, elettronica e sicurezza) sarà quello che trarrà i maggiori benefici dalle crescenti preoccupazioni per la sicurezza globale. Le stime, per questo ramo di attività, indicano un progresso medio delle vendite del 5% nei prossimi cinque anni.
In Europa, dove Leonardo realizza il 65% delle vendite di questo business, l’azienda è leader nel settore dell’elettronica, può contare sulla partecipazione ai programmi pan-europei Typhoon e MBDA, che promettono di dare un’ulteriore spinta al fatturato, e grazie all’acquisizione del 25,1% del capitale di Hensoldt, società leader in Germania nel campo dei sensori per applicazioni in ambito difesa e sicurezza, ha rafforzato il suo posizionamento nel mercato tedesco.
L’azienda sta spostando l’attenzione dal segmento hardware a quello software, dando priorità alla sicurezza informatica, un mercato che dovrebbe crescere a un tasso medio dell’8% nel periodo 2024-28. Il business degli elicotteri dovrebbe registrare un progresso del 4% nei prossimi cinque anni, mantenendo margini profitto da leader del settore. Nell’industria aeronautica, gli analisti stimano una crescita media dei ricavi del 6% e un miglioramento del margine operativo dal 7,4% all'8,5%, per effetto dell’aumento delle vendite di servizi aftermarket.
Leonardo ha un portafoglio ben diversificato tra aree geografiche e rami di attività, con l’83% dei suoi ricavi provenienti dalla difesa e il 17% dal mercato civile.
Molti Paesi europei non hanno speso molto nella difesa dagli anni della Guerra fredda, ma la forte incertezza sui futuri equilibri geopolitici sta alimentando la spesa nel riarmo e Leonardo è ben posizionata per trarne vantaggio, date le sue partecipazioni significative in una vasta gamma di grandi progetti di difesa internazionale.
L'azienda genera oltre il 60% dei ricavi nei suoi mercati principali, tra cui Italia (14%), Regno Unito (11%) e Stati Uniti (27%), che, in quanto Paese che spende di più per la difesa, offre a Leonardo grosse opportunità di crescita.
I margini di profitto dell’azienda sono stati storicamente inferiori a quelli dei suoi competitor, ma gli analisti si aspettano che nei prossimi anni Leonardo possa colmare questo gap in termini di redditività anche grazie alla maggiore attenzione del nuovo management al business dei servizi.
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