Pochi brividi e tante certezze dai numeri dei primi nove mesi del 2023 di Generali. Il gigante italiano delle assicurazioni, che in Borsa capitalizza intorno ai 30 miliardi di euro, ha mostrato risultati sostanzialmente in linea con il consensus del mercato. Ha infatti registrato una crescita a una cifra dei premi lordi emessi e un aumento a due cifre dell’utile operativo. I numeri svelano che l’utile netto ha toccato quota 2,9 miliardi, in crescita del 29,6%, mentre il risultato operativo ha messo a segno un aumento del 16,7% nei primi nove mesi del 2023, grazie al forte sviluppo del ramo danni. L’utile netto normalizzato ha evidenziato un ulteriore incremento del 29,6%.
L’impatto delle catastrofi naturali
Come spiega Henry Heathfield, Equity Analyst di Morningstar, la crescita è attribuibile principalmente al segmento danni dove hanno registrato una buona crescita Europe Assistance e le assicurazioni auto. “Il rapporto complessivo tra danni e infortuni di Generali – spiega Heathfield, che al titolo ha assegnato un fair value di 21 euro - è migliorato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se metà di tale miglioramento è dovuto a maggiori sconti. L’impatto delle perdite dovute a catastrofi naturali nei primi 9 mesi ammonta a 875 milioni di euro e tali perdite sono state causate principalmente da inondazioni e grandinate in Italia, Grecia ed Europa centrale e orientale. Su questo fronte, i vertici della società hanno comunicato di aspettarsi come sempre più strutturale l’impatto delle catastrofi naturali per i prossimi anni, con un aumento dei prezzi delle polizze per tenerne in considerazione gli effetti in termini di probabilità dei sinistri.
Il group Cfo di Generali Ass., Cristiano Borean, durante la call per la presentazione della trimestrale, ha in effetti messo in evidenza che le recenti catastrofi naturali che hanno messo in ginocchio diverse comunità in tutta Italia pongono le compagnie assicurative di fronte a una nuova sfida: Cosa fare? "La prima leva è, come sempre, la riassicurazione, ovvero compartecipare tramite i riassicuratori a questo tipo di rischio", ha spiegato Borean. "È evidente che uno scenario di questo tipo ponga delle domande rispetto a quali saranno le accettazioni che i riassicuratori vorranno prendere, andando avanti, su certe tipologie di rischi. Quello che la nostra compagnia e tutti devono fare è mantenere una disciplina tecnica nella sottoscrizione dei rischi e nel loro pricing rispetto all'offerta che viene proposta".
I commenti del mercato
Nel complesso Generali ha confermato gli obiettivi del Piano Strategico 2021-2024, ma gli analisti hanno cercato di capire cosa aspettarsi dall’Investor Day in calendario per il 30 gennaio. Secondo gli esperti di Websim dalla conference call sono emersi messaggi contrastanti con maggiori dettagli sui punti chiave che saranno forniti nell'Investor Day del 30 gennaio. “Il management ha confermato il percorso in atto con l'aumento dei prezzi nel business P&C e le aspettative per una normalizzazione dei deflussi nel business Life che continuano a soffrire la concorrenza degli elevanti rendimenti offerti dal fixed income e in particolare dai titoli di Stato”. Alla luce dei risultati, complessivamente in linea con le loro attese, gli analisti hanno aggiornato il loro modello per riflettere pienamente i nuovi principi contabili e le tendenze operative confermate durante la conference call dal management. “Includiamo una progressione maggiore in termini di risultato operativo e di utile netto – scrive Websim - tenendo conto degli aumenti di prezzo nel ramo P&C e del maggior contributo degli investimenti nel ramo Life. Crediamo che Generali sia ben posizionata per raggiungere o anche superare gli obiettivi del Piano Strategico in scadenza al 2024. Nell'Investor Day di fine gennaio ci aspettiamo di avere maggiore visibilità sui trend principali, come il pricing e la riassicurazione del ramo P&C, e le aspettative di raccolta netta del ramo Life”.
Le prospettive del titolo
Gli esperti hanno anche messo in evidenza il ruolo di un potenziale buyback sul titolo. “Un punto di attenzione sarà riservato sicuramente alla gestione del capitale, considerando che, a questo punto, ci aspettiamo che Generali effettui un buyback di 500 milioni nel secondo semestre del 2024”. Per l’ultima parte dell’anno a Websim si aspettano che Generali continui a beneficiare dell'esposizione verso il settore retail, ma anche a soffrire in termini di raccolta netta. “Prevediamo che questo trend possa invertirsi nel 2024, soprattutto nel caso di stabilizzazione o iniziale discesa dei tassi di interesse. Rivediamo in rialzo le nostre stime per l’utile rettificato e portiamo il target price da 19,4 a 21 euro, mentre confermiamo la raccomandazione Neutrale.
Alcune limature nei target price
Diversi analisti hanno preferito non portare grandi variazioni nei target price confermando i fair value di Generali. Per Equita, il titolo tratta con un multiplo price/earning atteso per il 2024 a 7,4x e ha un target price a 21 euro, leggermente limato al ribasso del 3%: “Confermiamo Hold alla luce dell’upside limitato sul nostro target price, continuando a favorire altri nomi tra i finanziari che offrono un profilo rischio/rendimento che riteniamo più attraente”.
Un marginale decremento del prezzo obiettivo è stato attuato post trimestrale anche dagli esperti di JP Morgan. Il target price è ora a 22 euro dal precedente 22,5.
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