I rallentamenti nell'innovazione e i continui contenziosi legali relativi al glifosato ci hanno convinto a rivedere al ribasso il Moat rating di Bayer da Ampio a Medio e a tagliare il fair value del titolo da 83 a 75 euro. Sulla base delle considerazioni relative al posizionamento dell’azienda all’interno del contesto competitivo e dell’elevato livello di indebitamento, abbiamo alzato l’Uncertainty rating da Medio ad Alto.
Nei prossimi anni, Bayer si troverà ad affrontare una maggiore concorrenza dei prodotti generici nel segmento dei farmaci cardiovascolari (Xarelto) e di quelli per la cura degli occhi (Eylea). L’azienda farmaceutica tedesca ha una pipeline di prodotti che la aiuterà a compensare l’effetto derivante dalle perdite di brevetti, ma la maggior parte di questi farmaci è ancora nella fase iniziale di sviluppo e c’è poca visibilità sulla loro efficacia. La recente interruzione di uno studio relativo allo Xarelto di prossima generazione ci ha convinti a declassare il Moat di Bayer da Ampio a Medio, poiché il farmaco rappresenta una risorsa chiave per l’azienda.
I problemi legali pesano sul debito e sui rendimenti
Oltre al comparto farmaceutico, Bayer opera anche nel settore delle scienze agrarie, che comprende prodotti per la protezione delle colture (pesticidi, erbicidi, fungicidi) e il business in rapida crescita della biotecnologia delle piante e delle sementi. Analogamente al business farmaceutico, anche questo segmento è ad alta intensità di ricerca e sviluppo e Bayer ha sviluppato un forte portafoglio di prodotti. L'acquisizione di Monsanto ha notevolmente ampliato la posizione competitiva di Bayer in questo settore, ma ha esposto l’azienda al contenzioso sui potenziali effetti collaterali derivanti dall'uso del glifosato. Sebbene molti studi abbiano dimostrato che l’uso del glifosato è sicuro, alcune segnalazioni di un collegamento con il cancro hanno portato ad azioni legali collettive di grandi dimensioni contro Bayer.
A nostro avviso, questi contenziosi stanno pesando sul ramo innovazione e sui rendimenti. Le spese legali hanno comportato pagamenti per quasi 10 miliardi di dollari. È stata istituita una riserva di 6,5 miliardi di dollari per il pagamento di sinistri futuri, anche se una serie continua di sentenze contro Bayer nel 2023 ci ha portato a credere sempre più che saranno necessari ulteriori finanziamenti (quantificabili in 6 miliardi di dollari) per i casi pendenti.
La fusione con Monsanto e gli accordi sui contenziosi sul glifosato hanno aumentato significativamente il debito, ma riteniamo che i flussi di cassa derivanti dall'azienda soddisferanno il maggior costo legato agli interessi. Prevediamo per l'azienda una posizione debitoria netta di circa 25 miliardi di euro nel 2025, che scenderà a quasi 16 miliardi di euro entro il 2028. I flussi di cassa di Bayer dovrebbero consentirle sia di ridurre il debito che di onorare i livelli di debito attuali. Tuttavia, l’elevato indebitamento ridurrà probabilmente la possibilità di effettuare importanti acquisizioni nei prossimi anni.
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