Il prezzo dell'oro è rimasto alto lunedì 4 dicembre, poiché il metallo prezioso si è ritirato dopo aver toccato un nuovo massimo storico alimentato dalle aspettative di tagli dei tassi di interesse degli USA.
L'oro spot è salito a USD2.067,75 l'oncia lunedì da USD2.044,05 USD di venerdì. L'argento è sceso a USD25,12 l'oncia da USD25,19.
Il metallo giallo ha toccato un massimo intraday a USD2.134 l'oncia durante la sessione mattutina di lunedì ma poi si è ritirato a causa delle domande sulla traiettoria della politica monetaria statunitense.
Gli investitori scommettono che la Federal Reserve possa iniziare a tagliare i tassi di interesse già a marzo del prossimo anno, come hanno detto gli operatori di TreasuryOne.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha detto venerdì che è ancora "prematuro" speculare su quando la banca centrale americana inizierà a tagliare i tassi di interesse nonostante i recenti progressi della banca sull'inflazione.
Stephen Innes di SPI Asset Management si è mostrato cauto sugli ultimi movimenti dell'oro.
"Il problema è che non importa quanto razionali possano essere - o almeno possano sembrare - le aspettative per i tagli dei tassi nel 2024, tali aspettative possono alimentare superamenti irrazionali dei prezzi degli asset", ha affermato Innes.
Tra gli altri metalli, il platino si è attestato a USD923,50 l'oncia lunedì rispetto a USD926,27 di venerdì mentre il palladio è scivolato a USD978,99 l'oncia da USD1.004,16.
Il rame spot è salito a 8.535,00 dollari la tonnellata da 8.420,00 dollari, mentre l'alluminio è sceso a 2.185,00 dollari da 2.198,00 dollari.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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