I mercati hanno festeggiato i buoni dati sull'inflazione e la pausa dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali. In Europa, l'indice Morningstar Europe è cresciuto a novembre del 6,7% (in euro), salendo a +11,1% da inizio anno.
Dall’analisi delle performance dei titoli che compongono l’indice rappresentativo del mercato azionario europeo, si nota come il segmento growth abbia sovraperformato quello value. Relativamente alle azioni a larga capitalizzazione di mercato, il comparto large growth ha guadagnato l'8,7% contro il 4,6% di quello large value.
La sottoperformance dello stile value nei confronti di quello growth si spiega in gran parte con il cattivo andamento del settore energetico, che è stato l'unico a chiudere in calo il mese di novembre (-0,9%). I titoli che hanno contribuito maggiormente, in negativo, al risultato del segmento large value sono stati quelli delle aziende petrolifere come Shell PLC, BP PLC e TotalEnergies SE, che hanno perso rispettivamente l'1,2%, il 2,5% e l'1,5%.
All’interno del segmento growth, le performance più elevate sono state registrate dai titoli tecnologici come ASML Holding NV, SAP SE e Adyen NV (rispettivamente +10,5%, +14,8% e +69%).
Il settore tecnologico è quello che ha registrato i guadagni maggiori nel mese scorso, salendo del 16%, il comparto real estate si è classificato al secondo posto, nonostante gli elevati tassi di interesse non stiano giocando a suo vantaggio, mentre sul terzo gradino del podio troviamo le azioni del manifatturiero (+10,5%), spinte dai rialzi di Siemens AG (+10,9%), Schneider Electric SE (+16,3%) e ABB Ltd (+15,6%).
Per quanto riguarda le valutazioni di mercato, la forte performance del mese di novembre ha fatto salire il rapporto Prezzo/Fair value del segmento large growth a 1,06 e quella del settore tecnologia a 0,96, le più alte tra le azioni del Vecchio continente. Il comparto immobiliare, invece, è quello scambiato ai prezzi più convenienti.
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