Abbiamo selezionato i dieci temi di investimento più letti sul sito Morningstar.it nell’ultimo anno.
1. Il BTP Valore e il ritorno di fiamma per i titoli di Stato
La prima emissione del BTP Valore è avvenuta a giugno e ha subito scaldato l’interesse degli investitori italiani. Sicuramente il nuovo titolo di Stato è stato un protagonista del 2023, ma più in generale c’è stato un ritorno di fiamma per i bond governativi, i cui rendimenti sono diventati allettanti in seguito all’aggressivo rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE).
Arriva il BTP Valore, ma l’Italia come va?
Il nuovo titolo di Stato sarà riservato agli investitori individuali. Ha diversi vantaggi, ma non è privo di rischi. L’economia italiana ha superato numerosi shock negli ultimi anni, tuttavia resta vulnerabile per via dell’elevato debito pubblico.
Ora il BTP Valore ha la cedola trimestrale
Ecco cosa bisogna sapere sul nuovo Buono del Tesoro poliennale riservato ai risparmiatori individuali, che sarà sottoscrivibile dal 2 al 6 ottobre.
2. Banche e immobiliare fanno tremare i mercati in primavera
Le banche europee sembra si siano lasciate alle spalle i tempi bui, ma a marzo il sistema finanziario è stato scosso dalla crisi di Credit Suisse che si è conclusa con l’acquisizione da parte di UBS. Gli investitori, in particolare, hanno tremato alla notizia che l’accordo di salvataggio includeva la cancellazione di 16 miliardi di franchi di capitale Additional Tier-1 (AT1, le obbligazioni che si collocano nel gradino più basso del debito bancario). Questi strumenti, infatti, erano presenti nel portafoglio di molti fondi comuni.
I fondi più esposti ai bond AT1 di Credit Suisse
Il debito AT1 non è per i deboli di cuore, come stanno scoprendo gli investitori in questi fondi.
L’altra crisi che ha fatto tremare i mercati in primavera è stata quella immobiliare, che ha toccato in particolare la Svezia. I timori erano di un allargamento ad altri Paesi europei. L’effetto-contagio non c’è stato, ma il real estate, soprattutto il segmento commerciale, resta un sorvegliato speciale.
Crisi del mercato immobiliare: a chi potrebbe toccare dopo la Svezia
Il paese scandinavo è stato il primo a registrare un crollo del settore, ma molto probabilmente non sarà l’unico. Ecco quattro mappe per identificare i segnali di pericolo.
3. A lezione da Warren Buffett e Charlie Munger
Charlie Munger è morto a fine novembre all’età di 99 anni. Sebbene fosse conosciuto come socio di Warren Buffett, è stato lui stesso un formidabile investitore. Le sue lezioni sui temi di investimenti sono ancora di grande attualità, come testimonia il fatto che l’articolo sulle sue “ultime parole” riguardo i mercati sia stato uno dei più popolari sul sito Morningstar.it.
Addio a Munger: le sue ultime parole su Cina, Apple e Buffett
Charlie Munger, socio di Warren Buffett in Berkshire Hathaway, è morto martedì all’età di 99 anni. Ecco alcuni estratti delle sue ultime interviste.
12 lezioni sul denaro (e non solo) da Warren Buffett e Charlie Munger
Munger si è spento il 28 novembre a 99 anni. Lo ricordiamo con alcuni insegnamenti di due tra gli investitori di maggior successo al mondo.
4. Buyback a Piazza Affari
Uno dei fenomeni emergenti di questi ultimi anni sui mercati azionari globali, ma anche a Piazza Affari, è la crescita dei piani di buyback delle aziende quotate. Il riacquisto sul mercato di azioni della propria azienda ha diverse finalità, ma una delle principali è proprio quella di distribuire in maniera indiretta valore agli azionisti. Questo è accaduto con grande attivismo anche nel 2023.
Quel grosso dividendo travestito da buyback
Anche nel 2023 c’è grande attività tra le aziende quotate a Piazza Affari nel trasferire e creare valore agli investitori tramite piani di riacquisto di azioni proprie. Da Unicredit a Intesa Sanpaolo, da Eni a Enel, tutte le big sono in prima linea.
5. Strategie di investimento per il 2024
Ogni anno Morningstar pubblica uno Speciale a dicembre sulle strategie di investimento per l’anno nuovo, che suscita grande interesse tra i lettori. Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere dove andranno i mercati, ma le nostre analisi possono aiutare a “partire con il piede giusto”.
Il nuovo anno si aprirà all’insegna dell’incertezza economica e dei rischi di nuovi shock. Ma sui mercati azionari e obbligazionari non mancano le opportunità.
3 errori da evitare negli investimenti nel 2024
Nicolò Bragazza (MIM): i rendimenti della liquidità non rimarranno alti per sempre. E le obbligazioni non bastano per diversificare il portafoglio. Attenti ai rischi azionari e sui tassi di interesse.
6. Idee di investimento azionario
All’inizio del 2023, i mercati azionari europei hanno provato a lasciarsi alle spalle il difficile 2022. Per gli investitori in cerca di titoli di qualità sottovalutati, abbiamo pubblicato un articolo con il supporto delle valutazioni degli analisti di Morningstar, che i nostri lettori hanno gradito particolarmente. Lo riproponiamo per chi vuole fare un bilancio dodici mesi dopo.
Azioni europee di qualità: i 15 titoli più sottovalutati sui mercati
Nonostante il recente rimbalzo dei listini del Vecchio continente, non mancano le azioni in grado di generare valore nel lungo termine.
7. Pensioni: proposte che fanno discutere
Il tema delle pensioni è spesso sulle prime pagine dei giornali per le continue proposte di modifica. Tra queste, c’è stata anche all’inizio del 2023 quella di un possibile aumento delle minime a mille euro per tutti. Ecco cosa ci disse allora Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali.
Pensioni minime a mille euro? Ingiusto e dannoso
Alberto Brambilla (Itinerari Previdenziali) boccia senza assoluzione la proposta di Forza Italia: andrebbe a colpire chi paga tasse e contributi, sostenendo invece chi elude; ma soprattutto l’INPS fallirebbe nel giro di qualche anno.
8. Chi si rivede in portafoglio
I fondi obbligazionari si sono riscattati nel 2023, dopo i forti deflussi che avevano subito nel 2022. La buona intonazione si è vista sin da gennaio e questi strumenti si avviano a chiudere un anno da incorniciare. Intanto, il portafoglio 60/40 ha rialzato la testa.
Le obbligazioni sono tornate in portafoglio
Dopo i pesanti riscatti dai fondi obbligazionari per gran parte del 2022, gli investitori hanno fatto fluire verso i bond 19,4 miliardi di euro nell’ultimo trimestre. Cosa dobbiamo attenderci per i prossimi mesi?
Il portafoglio 60/40 è morto! Viva il portafoglio 60/40!
Nonostante le recenti difficoltà, secondo Giulio Renzi-Ricci (Vanguard Europe), la più classica delle allocazioni tra azioni e obbligazioni è ancora attuale e utilizzabile. Ciò che conta sono le correlazioni tra diverse classi di attivi. E ogni aggiunta comporta un trade-off.
9. Negli investimenti, meglio non farsi trovare impreparati
Decisioni delle banche centrali, dati sull’inflazione, spread, risultati societari: sono numerosi i fattori che gli investitori devono tenere presenti nelle loro scelte di portafoglio. Ecco alcune che hanno suscitato particolare interesse.
Come preparare il portafoglio alle prossime mosse della BCE
Nicolò Bragazza (MIM): in una fase recessiva classica, i titoli governativi di qualità offrono protezione. In uno scenario in cui l’inflazione scende dolcemente e la crescita economica rimane solida, le azioni possono beneficiarne. Ma se il caro-vita si accompagnerà a un deterioramento del ciclo, bond ed equity soffriranno.
Titoli di Stato, 6 domande da porsi prima di investire nel debito pubblico dell’Eurozona
I fondi e gli ETF sulle obbligazioni governative in euro sono stati molto popolari nella prima parte dell’anno. Ecco cosa bisogna sapere prima di sceglierli.
10. Temi di investimento: l’intelligenza artificiale
ChatGPT è stato sicuramente uno dei protagonisti del 2023 e con esso il tema dell’intelligenza artificiale, che ha originato un forte rally a Wall Street. Ma gli investitori non guardano solo ai due big del settore, Nvidia e Microsoft.
3 titoli a sconto per investire nell’intelligenza artificiale
Gli analisti di Morningstar hanno guardato alle valutazioni delle società di IA, non fermandosi alle due principali, ossia Nvidia e Microsoft.
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