Il 2024 di Piazza Affari sul fronte delle IPO (Initial public offering, in italiano Offerta pubblica iniziale), ovvero dei debutti sul listino di nuove società quotate, si preannuncia ricco di novità importanti. Una su tutte, Plenitude, la società benefit controllata da Eni che integra la vendita e commercializzazione di gas ed energia elettrica per famiglie e imprese con la produzione di energie rinnovabili e la gestione dei punti di ricarica per veicoli elettrici.
Negli ultimi mesi è infatti cresciuta l’attesa tra gli investitori per lo sbarco in Borsa Italiana del ramo di energia green di Eni che il nuovo anno dovrebbe vedere concretizzarsi. L’arrivo del nuovo titolo, di capitalizzazione importante, segue un 2023 in cui sui mercati di Borsa Italiana sono state contate 39 ammissioni di cui, appunto, 36 Ipo. Di quest’ultime, quattro hanno riguardato il mercato principale e 32 sull'Egm, il listino Euronext Growth Milan dedicato alle Pmi dinamiche e competitive, in cerca di capitali per finanziare la crescita. A debuttare sul listino principale di Borsa Italiana, l’Euronext Milan, sono state Eurogroup Laminations, Lottomatica Group, Italian Design Brands e Ferretti.
L’IPO di Plenitude procede spedita
Dopo un 2023 interessante anche se non dei più ricchi sul fronte IPO, Piazza Affari registra già novità sul tema dell’arrivo di Plenitude. Nelle ultime settimane Eni ha annunciato un accordo per l'ingresso di Eip (Energy Infrastructure Partners) nel capitale sociale della società prossima allo sbarco in Borsa attraverso un aumento di capitale di 500 milioni di euro, accompagnato dall'opzione per Eip di salire a 700 milioni a breve, pari a circa il 9% di quota. L’operazione equivale a un Equity value di Plenitude intorno agli 8 miliardi di euro e a un Entrprise value sui 10 miliardi. Dopo l'’operazione, la quota di Eip nel capitale di Plenitude sarà di circa il 9%.
L’opinione degli analisti
Il passo in avanti di Eni sul processo di quotazioni di Plenitude è stato accolto in generale positivamente dagli analisti. Per Equita Sim, che su Eni ha Rating buy e prezzo obiettivo di 19,5 euro, la vendita della quota di minoranza facilita la valutazione nella fase del processo di quotazione che era stato bloccato nel 2022 per le condizioni di mercato. Da parte loro, gli analisti di Banca Akros hanno confermato il giudizio buy e il target price di 18,5 euro su Eni dopo la notizia dell’accordo con Eip: l’intesa è vista come destinata a supportare la crescita di Plenitude e anche i multipli impliciti rappresentano una buona notizia. Secondo l’ufficio studi di Jefferies, la valutazione data a Plenitude nell’operazioni con Eip è in linea con le attese del mercato, offrendo un importante valore base nel contesto di una potenziale IPO di Plenitude per il 2024. Su Eni il rating è buy con target 18 euro confermati. Più prudente Mediobanca Research che ha recentemente confermato la raccomandazione neutral su Eni, dopo che Plt Energia, controllata di Plenitude e parte della galassia Eni, ha acquisito un portafoglio di asset eolici da 656 MW da Vestas.
Altre IPO
Non ci sarà certo solo Plenitude tra le IPO a Piazza Affari nel 2024. Un nome recentemente salito alla ribalta dei media è Golden Goose, marchio noto per le sneaker dall'aspetto vissuto vendute a centinaia di euro, che nel 2022 ha registrato ricavi in crescita del 30% a circa 501 milioni. Secondo alcune voci riportate dalle agenzie di stampa, il gruppo di buyout Permira si starebbe preparando a quotare Golden Goose a Milano, in un'operazione che potrebbe raccogliere circa un miliardo di euro. Ma il processo di quotazione potrebbe non essere imminente.
Il contesto internazionale
Le IPO di Piazza Affari nel 2024 arrivano in un momento di ottimismo per i nuovi sbarchi sui mercati azionari in giro per il mondo. "I mercati delle IPO saranno decisamente migliori nel 2024 di quanto non lo siano stati l’anno passato, e il mio istinto mi dice che sia i volumi che l'ampiezza delle operazioni progrediranno nel corso dell'anno", ha commentato David Ludwig, responsabile globale equity capital markets (Ecm) di Goldman Sachs. Come riportato da Reuters, questa valutazione positiva arriva dopo un anno difficile per i banchieri USA: per quanto riguarda le IPO, infatti, il 2023 ha visto i livelli più bassi di attività dal 2016.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.