Contrariamente a quanto avveniva 10 o 15 anni fa, investire in obbligazioni tramite gli ETF (Exchange traded fund) è ormai diventato molto comune tra gli investitori. La semplicità di accesso e utilizzo, la trasparenza e i costi contenuti, infatti, rendono i fondi passivi quotati un’opzione sempre più credibile anche per chi guarda agli investimenti obbligazionari, soprattutto per la parte core dell’allocazione.
In un tale scenario, gli emittenti non sono certo stati con le mani in mano: l’anno passato sono stati lanciati in Europa 50 nuovi ETF obbligazionari. In tutto, al 31 dicembre si contano 467 ETF a reddito fisso domiciliati nel Vecchio continente (a fine 2019 erano 381). Anche a livello di raccolta, l’anno passato si sono registrati numeri record: gli ETF a reddito fisso hanno infatti incassato a livello europeo 57,2 miliardi, in crescita del 72% su base annua.
Attenzione, però, proprio come i fondi gestiti attivamente, gli ETF non sono tutti uguali. Una volta che si ha scelto su quale asset class investire, è importante poi analizzare alcune aree chiave, che, in estrema sintesi, sono: le caratteristiche del benchmark replicato (composizione, metodologia), i costi (inclusi quelli “nascosti”) e il tipo di replica (fisica o sintetica).
Di seguito, indichiamo tre idee di investimento tra quelle disponibili agli investitori italiani che ottengono il più alto Morningstar Medalist Rating (Gold o Silver) per le principali categorie obbligazionarie in termini di patrimonio gestito.
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