Intesa Sanpaolo Spa ha comunicato martedì di aver registrato un utile netto in aumento del 76% nel 2023, anno in cui ha visto calare i crediti deteriorati del 9,7%.
Il risultato netto della banca è salito a EUR7,72 miliardi o del 76% da EUR4,38 miliardi dell'anno precedente, con il solo dato del quarto trimestre che ammonta a EUR1,60 miliardi.
I proventi operativi sono saliti a EUR25,14 miliardi da EUR21,44 miliardi dell'anno prima e i costi sono aumentati a EUR11,33 miliardi da EUR10,93 miliardi.
L'utile operativo è salito a EUR13,81 miliardi da EUR10,51 miliardi mentre l'utile lordo è migliorato a EUR12,06 miliardi da EUR7,33 miliardi dell'anno precedente.
Lo stock di crediti deteriorati a fine dicembre 2023 diminuisce del 9,7% su base annua, al netto delle rettifiche di valore e del 7% al lordo. L'incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all'1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall'EBA, l'incidenza dei crediti deteriorati è pari allo 0,9% al netto delle rettifiche di valore e all'1,8% al lordo.
Il livello di copertura specifica dei crediti deteriorati è del 49,8%, con una copertura specifica delle sofferenze del 72,4%.
Intesa mostra una patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 dicembre 2023, deducendo dal capitale EUR2,6 miliardi di acconto dividendi 2023 pagati a novembre 2023 ed EUR2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 proposto, il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,7% o al 13,2% tenendo conto dell'impatto di circa 55 centesimi di punto del buyback che si intende avviare a giugno 2024, senza considerare circa 125 centesimi di punto di beneficio derivante dall'assorbimento delle imposte differite attive, di cui circa 25 nell'orizzonte compreso tra il 2024 e il 2025, rispetto a un requisito SREP - comprensivo di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer - da rispettare nel 2023 pari all'8,83% e da rispettare nel 2024 pari al 9,33%. Gli impatti negativi regolamentari sono pari a circa 100 centesimi di punto nell'anno.
Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è pari a 29,60 centesimi - di cui 14,40 centesimi come acconto pagato a novembre 2023 e 15,20 centesimi come saldo proposto -, quasi doppio rispetto a 16,39 centesimi corrisposti per il 2022.
Il titolo di Intesa Sanpaolo è in rialzo dell'1,5% a EUR2,90 per azione.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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