La diversificazione è un concetto che assume diverse forme. Oltre a investire in molteplici asset class, un altro piano su cui è necessario differenziare le proprie scelte è quello geografico. Non a caso, la ripartizione per Paesi o per regioni è tra le informazioni principali quando si esamina un portafoglio finanziario.
In un mondo sempre più globalizzato è fondamentale avere un’idea di come i vari Paesi a cui si è esposti si influenzino a vicenda, in modo da evitare di investire in regioni soggette a movimenti molto simili.
Le tabelle sottostanti, ad esempio, certificano come nel corso degli ultimi tre anni i tassi di correlazione tra i vari mercati azionari internazionali siano in generale aumentati, tranne in un caso: quello dell’Europa emergente. Questo per molteplici ragioni, in particolare una congiuntura economica disallineata da quella occidentale e lo scoppio della guerra in Ucraina.
Da notare, però, che nelle tre tabelle troviamo una sola correlazione negativa, quella a tre anni tra l’America latina e (appunto) l’Europa emergente. Un situazione ben diversa da quella registrata, ad esempio, a fine giugno 2022, quando tra le correlazioni a un anno ce n’erano ben 13 negative. Insomma, i mercati azionari hanno aumentato di molto la loro correlazione nel corso degli ultimi 18 mesi, soprattutto quelli cinese e indiano.
Il tasso di correlazione tra l’indice Morningstar China e il Morningstar US, infatti, è passato dallo 0,19 a tre anni allo 0,60 negli ultimi 12 mesi. O ancora, quello tra il mercato cinese e quello indiano è passato da 0,08 a 0,45 nello stesso lasso di tempo.
I mercati dell’Europa emergente, invece, continuano a restare tra i più indicati per diversificare, anche rispetto ad altre aree in via di sviluppo. La correlazione a 12 mesi tra l’indice EM Europe e quello dedicato ai mercati globali, ad esempio, è solo dello 0,19, mentre quella con i mercati emergenti globali (Morningstar Emerging Markets) appena dello 0,14.
Sempre molto interconnesse tra loro, invece, le aree sviluppate. I mercati internazionali e quello americano hanno avuto un tasso di correlazione dello 0,99 nell’ultimo anno (0,98 a tre e cinque anni); in linea generale, Usa, Europa, zona euro e mercati internazionali hanno delle correlazioni superiori allo 0,86 su tutti i periodi temporali.
Le aree geografiche oggetto dell’analisi sono elencate di seguito. I numeri corrispondono a quelle che appaiono nelle tabelle (più la casella tende al verde, più la correlazione è elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficiente è negativo).
- Morningstar Global Markets
- Morningstar US Market
- Morningstar Eurozone
- Morningstar Europe
- Morningstar EM Europe
- Morningstar UK
- Morningstar Asia ex Japan
- Morningstar Japan
- Morningstar China
- Morningstar EM Americas
- Morningstar Global EM
- Morningstar Global Real Estate
- Morningstar India
Il coefficiente di correlazione è un parametro che misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro. Varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna relazione tra le performance dei due settori. Un coefficiente pari a 1 significa che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due indici si muovono assieme, se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro, e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.
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