Arm Holdings (ARM) ha pubblicato la trimestrale lo scorso 7 febbraio. Ecco cosa pensano gli analisti di Morningstar sui conti dell’azienda e sul titolo Arm.
Metriche chiave di Morningstar per Arm Holdings
- Fair value: 45 dollari
- Ultima chiusura: 126,40 dollari
- Rating Morningstar: 1 stella
- Economic Moat: Ampio
- Uncertainty Rating: Alto
Il giudizio sulla trimestrale di Arm
I risultati sono stati superiori alle aspettative e il management ha alzato la guidance per l'esercizio in corso che terminerà a fine marzo.
Arm sta guadagnando quote di mercato in molti settori e questo sta aiutando l'azienda a diversificarsi al di fuori del mercato mobile, che è passato dai due terzi del fatturato di qualche anno fa a un terzo di oggi. I principali motori di crescita sono il cloud e l'automotive.
Arm sta alzando i suoi royalty rate. Si sapeva già che l'azienda lo avrebbe fatto, ma i vertici hanno confermato che le royalty per la sua architettura più recente, la v9, sono doppie rispetto alla v8, il che è stata una sorpresa. Questo aumento permetterà ad Arm di guadagnare una fetta più grande della catena del valore. Storicamente, infatti, ha preso molto poco rispetto al valore che fornisce ai progettisti di chip.
Tuttavia, non crediamo che le notizie positive giustifichino un aumento del 50%-60% del prezzo delle azioni Arm. Abbiamo alzato la nostra stima del fair value del 32% a 45 dollari, soprattutto per incorporare l’effetto dell’aumento delle royalty nel medio e lungo termine, ma il titolo resta altamente sopravvalutato. Riteniamo che ci sia poco da guadagnare e molto da perdere, in questo momento, nell’acquistare le azioni Arm, dato che le aspettative sono esorbitanti.
I pro
- Prevediamo che Arm continuerà a guadagnare quote di mercato nel settore dei data center rispetto all'architettura x86, poiché i suoi chip consumano meno energia e i data center devono ridurre al minimo il loro consumo energetico.
-Prevediamo anche un aumento delle quote nel segmento automobilistico, grazie alla transizione verso i veicoli elettrici. La tendenza generale verso l'Internet delle cose e i dispositivi a batteria rappresenta un vantaggio a lungo termine per Arm, che dispone dell'architettura più efficiente dal punto di vista energetico.
- Se Arm riuscisse a cambiare il proprio modello di business e ad addebitare le royalty su base individuale, potrebbe ottenere un enorme margine di guadagno.
I contro
- La possibilità di addebitare le royalty su base individuale, o di aumentare in modo significativo le royalty per chip, potrebbero rivelarsi un'arma a doppio taglio. Troppe royalty potrebbero incoraggiare i clienti ad adottare RISC-V open-source.
- Arm China è uno dei maggiori clienti di Arm, che rappresenta oltre il 20% del fatturato. La sua rendicontazione finanziaria è storicamente poco trasparente e potrebbero esserci tentativi di furto della proprietà intellettuale di Arm.
- La concentrazione dei ricavi di Arm è molto elevata, con i suoi primi cinque clienti che rappresentano quasi il 60% delle vendite.
Il titolo Arm è sopravvalutato?
Con un rating pari a 1 stella, riteniamo che il titolo Arm sia significativamente sopravvalutato rispetto al nostro fair value. L'aumento della nostra stima deriva dall'incremento dei ricavi da licenze e delle royalty nel lungo periodo. Stimiamo che le royalty per la v9 possano essere del 3%-4%, rispetto all'1,7% che l'azienda ha dichiarato al momento della sua IPO nel 2022. L'adozione della v9 continua a crescere, soprattutto grazie all’uso negli smartphone e nei data center, e il management si aspetta che continui a migliorare anche negli anni a venire.
Complessivamente, prevediamo che i ricavi di Arm crescano a un tasso medio del 13% nei prossimi 10 anni. Stimiamo che i ricavi da royalty saliranno nel range compreso tra il 7% e il 10%, mentre gli introiti da licenze aumenteranno del 5% circa. Il tasso medio di royalty di Arm nel 2022 è stato dell'1,7% e prevediamo che, dopo l'introduzione di v9 e i futuri miglioramenti dell'architettura, tale tasso supererà il 3% nel 2030. Dopo il nostro periodo di previsione di 10 anni, ci aspettiamo un rendimento del capitale investito in doppia cifra e un progresso degli utili a un tasso medio del 5% per altri 10 anni.
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