Il consiglio di amministrazione di Eni Spa venerdì 16 febbraio ha reso noto di avere approvato i risultati consolidati dell'esercizio e del quarto trimestre 2023, chiuso con un utile netto di EUR4,75 miliardi da EUR13,89 miliardi dell'esercizio precedente.
L'utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2023 è stato di EUR1,64 miliardi con un tax rate consolidato di circa 48%. Nell'esercizio 2023, l'utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di EUR8,3 miliardi e il tax rate di circa 44%.
L'utile operativo proforma adjusted nel quarto trimestre 2023 è stato di EUR3,8 miliardi, mentre è stato pari a EUR17,8 miliardi per l'intero anno e in calo da EUR25,3 miliardi del 2022, "trainato dai solidi risultati di E&P, dalla performance record di GGP e dal contributo positivo di Plenitude" si legge nella nota diffusa.
La produzione di idrocarburi ha ripreso il trend di crescita raggiungendo 1,71 mln boe/g, in aumento del 6% rispetto al quarto trimestre 2022. Su base annua la produzione ha raggiunto 1,66 mln di boe/g, "il massimo obiettivo di produzione rispetto all'intervallo target annunciato" si legge nella nota diffusa.
Da segnalare che a novembre 2023 è stata distribuita la seconda delle quattro tranche del dividendo relativo all'esercizio 2023 pari a EUR0,23 per azione per un totale di EUR0,75 mld. La terza tranche del dividendo 2023 di EUR0,24 per azione è stata deliberata dallo stesso board ed è prevista in pagamento il prossimo 20 marzo.
L'indebitamento finanziario a fine dicembre è pari a EUR10,9 miliardi, in aumento di circa EUR3,9 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022. Il leverage è pari a 0,20 da 0,13 al 31 dicembre 2022.
Claudio Descalzi - amministratore delegato di Eni - ha commentato: "Il 2023 è stato per Eni un altro anno di eccellenti risultati, nonostante uno scenario incerto e volatile. Abbiamo conseguito ottimi risultati sia finanziari che operativi, progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche. Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un'efficace leva nell'accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale".
Metre scriviamo, Eni perde lo 0,85% a 14,48 euro a Piazza Affari (aggiornamento Morningstar su notizia Alliance News).
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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