Leonardo sui massimi da 5 anni; spesa militare cresce

Nell’ultimo mese, il titolo italiano del settore difesa ha guadagnato il 13% in Borsa.

Alliance News 19/02/2024 | 16:45
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Infografica settore aerospaziale

Leonardo continua la sua corsa in Piazza Affari, dove viaggia sui massimi da cinque anni. Le previsioni di un aumento della spesa militare in Europa e il buon posizionamento sull'elettronica avanzata stanno rilanciando anche in Borsa il colosso della difesa, controllato dallo Stato italiano con il 30%.


Oggi il titolo Leonardo sale dell'1,6% a EUR19 per una capitalizzazione di mercato pari a EUR11 miliardi. Nell'ultimo mese, Leonardo è cresciuta del 13% e negli ultimi sei mesi ha messo a segno un balzo del 49%, che sui 12 mesi arriva a un rialzo dell'82%.

Tre anni fa, quando il mercato spingeva per una fusione tra Leonardo e Fincantieri, la prima valeva in Borsa EUR4 miliardi e la seconda EUR1,14 miliardi. Oggi, il gioiello della cantieristica capitalizza EUR840 milioni, ovvero 13 volte in meno dell'ex Finmeccanica.

Il comparto della Difesa a livello europeo è sempre più importante e gli osservatori si attendono parecchie novità dalla prossima Commissione UE, dopo le elezioni della tarda primavera. Il perdurare della guerra in Ucraina, la pesante crisi in Medio Oriente, la sicurezza dello stretto di Suez e i timori di un minor budget Usa sono tutti fattori che spingono verso un aumento della spesa Ue per la difesa.

Nei giorni scorsi, in sede europea, è tornato d'attualità anche il dibattito sulla necessità di un commissario europeo per la Difesa, una figura della quale si parla da anni e che le grandi industrie del settore, Leonardo compresa, vedrebbero con favore.

Tre giorni fa, l'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha affermato che "si tratterebbe di una figura di grande importanza perché in questi mesi abbiamo visto quanto abbia pesato la frammentazione. Non solo politica, ma anche nel coordinamento dell'industria della difesa. In più il commissario sarebbe un acceleratore per arrivare finalmente a una difesa comune".

La scorsa settimana, il Financial Times ha riferito che la NATO dovrebbe presto annunciare che 18 Paesi aderenti su 31 spenderanno il 2% del Prodotto Interno Lordo per la difesa. E la Germania, nel 2024, spenderà EUR73 miliardi, toccando il massimo storico dal 1992, come ha scritto l'agenzia tedesca dpa.

Nel 2023, secondo un report dell'Istituto Internazionale per gli Studi Strategici - IISS, la spesa mondiale per la difesa è aumentata del 9% e ha toccato la cifra record di USD2,2 trilioni. E, per l'anno appena iniziato, si prevede un ulteriore record. La spesa per la difesa UE è aumentata del 4,5% nel 2023, con una media dell'1,6% del PIL. Le prime quattro nazioni per spesa, nel 2024, saranno USA, Cina, Russia e India.

"I settori dove Leonardo può crescere davvero molto nei prossimi mesi", spiega un manager del settore, "sono gli elicotteri militari e i mezzi terrestri da combattimento". Da settimane si rincorrono voci, non confermate, su un possibile interesse di Leonardo per l'unità di difesa Iveco (che oggi in Borsa cede l'1,4% a EUR11 per azione), che sta andando molto bene e ha appena ricevuto commesse importanti dalla Francia, dalla Svezia e dall'Ucraina.

E mentre Leonardo prepara il nuovo piano industriale, che sarà presentato nelle prossime settimane, alla Camera, la scorsa settimana, Cingolani ha ricordato: "Nel 2017 sono entrato a Leonardo, come capo della tecnologia, e ho detto che eravamo digitalmente indietro. Ho fatto una proposta al consiglio di amministrazione che e' stata valutata bene su supercomputer, supercloud, interfaccia veloce e ora siamo tra i primi 3-4 al Mondo come cloud computing nell'Aerospace&Defense".

Poi, sempre parlando di intelligenza artificiale nell'audizione alla Commissione attività produttive della Camera, ha spiegato: "Questo ora sta pagando su Gcap (il Global Combat Air Programme per i nuovi caccia, ndr) e su tutti i programmi strategici perché abbiamo una capacità di calcolo che i competitor anche più grossi non hanno e per questo ci vengono a cercare".

Di Francesco Bonazzi, Alliance News columnist

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