Campari NV martedì ha fatto sapere di aver chiuso il 2023 con vendite nette pari a EUR2,91 miliardi, in aumento dell'8,2% da EUR2,69 miliardi al 31 dicembre 2022, mentre l'utile netto è risultato pari a EUR332,5 milioni da EUR331,5 milioni.
Il dividendo annuale proposto è pari a EUR0,065 per azione, in aumento dell'8,3% sul 2022 quando era pari a EUR0,060 per azione.
Il margine lordo nel periodo si è attestato a EUR1,70 miliardi, in crescita del 7,0% a EUR1,58 miliardi nel 2022.
Il margine di contribuzione per il 2023 è pari a EUR1,20 miliardi da EUR1,10 miliardi nel 2022 e in aumento dell'8,7%.
L'Ebitda si è attestato a EUR650,4 milioni da EUR602,0 milioni al 31 dicembre 2022.
L'Ebit è pari a EUR540,2 milioni da EUR511,5 milioni, segnando un incremento del 5,6%.
L'indebitamento finanziario netto è pari a EUR1,85 milioni al 31 dicembre, in aumento di EUR298,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 quando ammontava a EUR1,55 miliardi, e riflette un free cash flow negativo dovuto principalmente all'assorbimento di cassa dovuto all'aumento temporaneo di magazzino di produzione, agli investimenti straordinari in conto capitale e al pagamento del dividendo.
Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all'Ebitda rettificato è pari a 2,5 volte al 31 dicembre rispetto a 2,4 volte al 31 dicembre 2022.
Dal lato delle vendite, quelle nelle Americhe sono cresciute a livello organico del 7,7%, mentre quelle di sud Europa, Medio Oriente e Africa sono salite del 6,8%. Le vendite dell'area Asia-Pacifico sono salite del 21%, facendo meglio dell'Europa dell'est e centro-settentronale su del 19% circa.
Guardando al futuro, "Per il 2024 Campari Group rimane fiducioso nella continua sovraperformance del settore in un contesto macroeconomico in via di normalizzazione. Ci aspettiamo che i trend dell'agave e il moderarsi dell'inflazione vadano a riflettersi nel conto economico a partire dalla seconda metà dell'anno, in parte compensati dai costi fissi di produzione aggiuntivi derivanti dall'aumento in capacità produttiva, dal trascinamento dell'effetto della creazione di scorte di sicurezza prodotte nel 2023 a costo di produzione elevato, nonché dall'effetto valuta negativo del Peso Messicano", come ha spiegato la società in una nota.
"Gli investimenti sostenuti nei brand, che rispecchiano anche il phasing delle spese di pubblicità e promozione dal 2023, sono previsti continuare, così come gli investimenti nell'infrastruttura commerciale. Gli effetti valuta negativi sono attesi continuare anche se in forma attenuata rispetto all'anno precedente, mentre il perimetro comincerà a riflettere l'aggiunta di Couvoisier. Per quanto riguarda gli effetti tecnici, il primo trimestre rispecchierà anche una base di confronto molto sfavorevole dovuta agli effetti legati alla tempistica degli aumenti prezzo dell'anno precedente. Infine, Campari Group rimane molto impegnata nell'integrazione dell'annunciata acquisizione di Couvoisier, una volta perfezionata".
Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari, ha commentato: "Nel 2023 abbiamo registrato un altro anno di crescita organica delle vendite di prim'ordine, grazie alla dinamica molto positiva dei brand, in particolare aperitivi, tequila e bourbon, e la sovraperformance rispetto al settore nonostante le sfide macroeconomiche e l'attesa normalizzazione dei consumi dopo la crescita eccezionale nel periodo successivo alla pandemia. Abbiamo ottenuto per il terzo anno consecutivo crescita organica a doppia cifra su tutti gli indicatori di profittabilità operativa, sostenuta dagli aumenti di prezzo sull'intero portafoglio, che hanno permesso di più che compensare l'inflazione sui costi dei materiali e di reinvestire in maniera sostenuta nei brand nonché nel rafforzamento dell'infrastruttura aziendale per la prossima fase di crescita".
Campari è in verde del 7,0% a EUR10,22 per azione.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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