Negli ultimi mesi del 2023 – complice la recessione mai arrivata e la fine del ciclo di inasprimento dei tassi d’interesse – è tornato l’ottimismo tra gli investitori azionari, il che ha causato un rimbalzo dei mercati internazionali, Europa compresa. Il sentiment positivo è proseguito anche in questa prima parte del 2024, con l’indice Morningstar Global Markets NR salito del 7% dall’inizio dell’anno (in euro, al 15 marzo).
Anche le azioni europee hanno guadagnato terreno, seppur a un passo inferiore rispetto alle controparti statunitensi, con il Morningstar Europe NR Index che ha segnato un +5,4% dal primo gennaio a metà marzo. Tra i settori più performanti figurano i beni di consumo discrezionali, gli industriali e l'information technology. In ritardo invece l'immobiliare e i servizi di pubblica utilità, settori che avevano registrato un'impennata alla fine dell’anno scorso, sulle speranze di un imminente taglio dei tassi.
Nel campo dei beni di consumo discrezionali si sono registrati guadagni da parte delle aziende del lusso e dell’industria automobilistica, a seguito di alcuni solidi risultati ottenuti da aziende chiave di questi settori. Nell'ambito dell'informatica, l'entusiasmo per il potenziale dell'intelligenza artificiale continua a guidare la domanda. Il settore è stato sostenuto anche da alcuni solidi risultati delle società tecnologiche locali e globali.
Tuttavia, gli analisti di Morningstar ritengono che le azioni europee siano ancora sottovalutate: il titolo mediano nel nostro universo di copertura europeo viene scambiato con uno sconto del 7% rispetto al fair value (valore equo) stimato (al 18 marzo), il che rende l’Europa la regione sviluppata attualmente più conveniente dove investire in termini di valutazioni di Borsa.
Certo, pagare un prezzo basso è importante, ma gli sconti di mercato non dovrebbero farci perdere di vista un altro aspetto molto importante quando si fa stock picking: la qualità. Di seguito, quindi, indichiamo i 10 titoli azionari europei più sottovalutati tra quelli con:
- Un Economic moat Ampio o Medio.
- Un Morningstar Capital Allocation Rating “esemplare”: questo rating – detto anche Stewardship Rating – è un giudizio sul modo in cui il management della società è in grado di aumentare il ritorno degli azionisti attraverso una buona allocazione del capitale.
- Un Morningstar Stock Rating di 4 o 5 stelle.
Si tratta, quindi, di aziende a cui gli analisti di Morningstar assegnano un vantaggio competitivo stabile e che vengono attualmente scambiate sul mercato a prezzi particolarmente vantaggiosi, rispetto alla nostra stima del loro “giusto valore”.
Tra queste 10 aziende ce ne sono due che mostrano uno Stock Rating di 5 stelle (il massimo) e un Economic Moat “ampio” (anche in questo caso il massimo giudizio).
Anheuser-Busch InBev SA/NV (ABI)
- Stock rating: ★★★★★
- Economic moat: Ampio
- Fair value: 85 EUR
- Morningstar Capital Allocation Rating: Esemplare
Anheuser-Busch InBev, o AB InBev, ha chiuso i conti di un anno difficile con un utile per azione di 3,05 dollari, in linea con le nostre previsioni, sebbene il volume sia stato ancora una volta leggermente inferiore alle nostre stime. “Riteniamo che il titolo abbia ancora un notevole margine di rialzo rispetto al valore di mercato e che le valutazioni attuale più basse e la spinta del calo del dollaro potrebbero fornire i fattori scatenanti per catturare una parte del margine di rialzo quest'anno”, si legge nell’analisi a cura di Philip Gorham, strategist di Morningstar, del 29 febbraio 2024.
Nei mercati in cui esiste, il vantaggio di costo di AB InBev è molto forte e contribuisce a mantenere alte le sue quote di mercato. La birra è un'attività scalabile, con vantaggi di scala nell'approvvigionamento delle materie prime, nel confezionamento, nella distribuzione, nella pubblicità e nella leva dei costi fissi. “AB InBev ha di gran lunga la maggiore scala globale nell'industria della birra”, afferma Gorham.
“Sebbene questi multipli impliciti siano superiori al livello a cui AB InBev è stata scambiata storicamente, riteniamo che l'azienda stia sottovalutando i propri guadagni rispetto ai suoi concorrenti a causa dell'elevato grado di esposizione al dollaro statunitense e degli alti interessi passivi, che riteniamo diminuiranno con la riduzione del debito, nonostante l'aumento dei tassi di rifinanziamento”, si legge nell’analisi.
Roche Holding AG (ROG)
- Stock rating: ★★★★★
- Economic moat: Ampio
- Fair value: 379 CHF
- Morningstar Capital Allocation Rating: Esemplare
“Abbiamo abbassato la nostra stima del fair value di Roche a 379 franchi svizzeri/55 dollari da 414 franchi svizzeri/59 dollari dopo aver incorporato nel nostro modello di valutazione i risultati finanziari dell'azienda per il 2023 e le prospettive per il 2024”, spiega Karen Andersen, strategist di Morningstar per il settore salute.
Roche, che ha un'ampia gamma di prodotti, sta affrontando un'incessante pressione a causa della forza del franco svizzero rispetto alle altre principali valute. Pertanto, sebbene l'azienda abbia prodotto una crescita delle vendite dell'1% a tassi di cambio costanti nel 2023, nonostante la pressione esercitata dal calo dei prodotti diagnostici e terapeutici per la cura del Covid (e al di sopra delle previsioni di calo a una sola cifra), il risultato ufficiale riportato (quindi a tassi di cambio correnti) è stato un calo delle vendite del 7%.
Tuttavia, gli analisti di Morningstar continuano a ritenere che le azioni Roche siano sottovalutate. “Fondamentalmente, l'attività di base di Roche (escludendo l’effetto post-Covid e i contraccolpi dei cambi) è cresciuta dell'8% nel 2023, grazie a una crescita del 9% dei prodotti farmaceutici e del 7% dei prodotti diagnostici”, afferma Andersen in un report del 2 febbraio 2024.
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