La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha messo in guardia mercoledì 20 marzo dal rischio di agire "troppo tardi" sul taglio dei tassi di interesse, ribadendo la probabilità che la prima riduzione dei costi di prestito avverrà a giugno.
La BCE ha mantenuto i tassi d'interesse fermi da ottobre, dopo una serie di rialzi senza precedenti per domare l'inflazione rovente.
Con l'inflazione in costante calo e l'economia dell'Eurozona in affanno, l'attenzione si è spostata su quando la BCE inizierà ad allentare la propria politica monetaria.
"Non possiamo aspettare di avere tutte le informazioni necessarie. Rischieremmo di arrivare troppo tardi nell'aggiustamento della politica", ha dichiarato Lagarde in occasione di una conferenza a Francoforte.
La BCE si sta quindi concentrando su "due importanti elementi di prova" prima di decidere la sua prossima mossa: i dati sulla crescita salariale dell'Eurozona e le previsioni economiche della banca stessa.
Molte trattative salariali in ampi settori sono ancora in corso, in quanto i sindacati di tutta Europa spingono per ottenere aumenti salariali per compensare l'aumento del costo della vita. La BCE si aspetta di avere un quadro più chiaro sull'esito degli accordi salariali alla fine di maggio, ha dichiarato Lagarde.
Le ultime proiezioni della BCE sulla crescita economica e sull'inflazione saranno rese note a giugno. I dati dovrebbero fornire "maggiore visibilità sulla forza" delle economie del club dei 20 Paesi e confermare se l'inflazione è sulla buona strada per tornare all'obiettivo del 2% nel 2025.
I responsabili politici ne sapranno "molto di più entro giugno", ha dichiarato la Lagarde, riprendendo i commenti fatti dopo l'ultima riunione della BCE all'inizio del mese.
Se i dati confermeranno che il processo disinflazionistico sta proseguendo, "saremo in grado di passare alla fase di riduzione del nostro ciclo politico e di rendere la politica meno restrittiva", ha affermato Lagarde.
Ma ha avvertito che non c'è alcuna garanzia che una prima riduzione dei tassi sia automaticamente seguita da ulteriori tagli.
"Le nostre decisioni dovranno rimanere dipendenti dai dati e rispondere, riunione per riunione, alle nuove informazioni che arriveranno", ha dichiarato. "Ciò implica che, anche dopo il primo taglio dei tassi, non possiamo pre-impegnarci in un particolare percorso dei tassi".
Dall'altra parte dell'Atlantico, si prevede che la Federal Reserve statunitense lascerà nuovamente i tassi invariati nel corso della giornata di mercoledì.
Ma gli osservatori saranno in attesa di aggiornamenti sul numero di tagli che i responsabili delle politiche della Fed prevedono per quest'anno, con molti che prevedono una prima mossa a giugno.
fonte: AFP
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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