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Investire nei tecnologici con un approccio contrarian

I forti rialzi di Nvidia e degli altri Magnifici 7 hanno permesso al settore di sovraperformare il mercato. Ci sono però molti titoli high-tech che sono rimasti indietro nella corsa, ma che hanno valutazioni molto convenienti e business di qualità. Ecco quali sono.

Francesco Lavecchia 26/03/2024 | 13:00
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tecnologia

Il settore tecnologia è stato il best performer degli ultimi 12 mesi, sia a livello europeo che a livello globale. L’indice Morningstar DM Europe Technology ha sovraperformato il mercato di riferimento di quasi 15 punti percentuali grazie ai forti guadagni realizzati da ASML e SAP (rispettivamente +51,8 e +60,2%), che insieme rappresentano oltre il 65% circa della capitalizzazione di mercato dell’indice. A livello globale, il Morningstar Global Technology ha superato il benchmark di oltre 500 punti base sulla scia dei risultati registrati dai Magnifici 7 (Tesla, Meta, Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Nvidia) e in particolare di Microsoft (+58%) e Nvidia (+255%), che insieme pesano per oltre un quarto della market cap dell’indice dei tecnologici globali. 

 

 

Perché puntare sugli underdog del settore tecnologia?

Come dimostra l’incredibile ascesa di Nvidia, la corsa ai tecnologici è stata spinta dalla crescente popolarità del tema dell’intelligente artificiale (IA). Dal debutto sul mercato di ChatGpt, all’adozione dell’IA in vari settori, dai sistemi di elaborazione del linguaggio (traduzione o produzione di testo), alla robotica, la nuova tecnologia è considerata il game changer dell’economia mondiale, come è stato Internet negli anni ’90. Per questo motivo, tra gli investitori è partita la corsa a scommettere sul cavallo vincente e molti altri business, all’interno del comparto high-tech, sono stati snobbati dal mercato. Il risultato è che ci sono titoli tecnologici, come Nvidia, che sono scambiati 79 volte gli utili e altri che invece vengono scambiati a prezzi molto convenienti. 

La cosa interessante, però, è che tra queste società scontate dal mercato ce ne sono diverse che hanno un business di qualità e solidi fondamentali. Gli investitori che sono interessati ad avere un approccio contrarian e vogliono prendere posizione sugli underdog del settore tecnologico, possono guardare ai titoli che continuano ad avere una posizione di vantaggio competitivo rispetto ai loro concorrenti. Nella tabella che segue, elenchiamo una lista di 15 titoli, tra quelli che compongono il paniere dell’indice Morningstar Global Technology, che negli ultimi 12 mesi hanno registrato le performance borsistiche peggiori ma che hanno un Economic moat e sono valutati con un rating positivo.  

 

 

Infineon Technologies 

Secondo gli analisti di Morningstar, Infineon Technologies è una delle migliori scelte di investimento nel settore tecnologico. Dopo la negativa performance registrata negli ultimi 12 mesi, l’azienda tedesca è scambiata in Borsa a un tasso di sconto del 40% rispetto al fair value di 50 euro. Dunque, offre agli investitori un margine di sicurezza interessante, ed è ben posizionata per trarre vantaggio dall’evoluzione tecnologica del settore automobilistico.  

Infinion Technologies, come anche il suo competitor STMicroelectronics, ha sofferto recentemente il calo degli ordini di chip da parte dei clienti del settore automotive e manufatturiero che sono alle prese con lo smaltimento delle scorte in eccesso di microprocessori, ma, dicono gli analisti di Morningstar, l’azienda tedesca ha tutte le carte in regola per beneficiare dell’aumento dell’utilizzo di microchip nelle auto, soprattutto in quelle elettriche. Il mercato sta scontando anche i timori di una maggiore concorrenza in Cina da parte dei produttori locali, ma gli analisti sono fiduciosi che l’ampio portafoglio di prodotti e gli elevati costi di switch che devono sopportare i clienti consentiranno all’azienda di rimanere leader anche nel mercato cinese. Morningstar riconosce all’azienda un Economic moat nella misura di Medio per via della tecnologia avanzata della sua offerta e del forte potere contrattuale che riesce ad esercitare sui suoi clienti: “Le aziende del settore automobilistico o manifatturiero non vogliono correre il rischio di compromettere le loro commesse per rimpiazzare un chip di Infinion con uno più a buon mercato. In questo modo si spiega l’elevato tasso di fidelizzazione della sua clientela”, dice Brian Colello, Sector Director di Morningstar (report aggiornato al 6 febbraio 2024).  

Zoom Video Communications

Zoom Video Communications ha ceduto oltre l’8% negli ultimi 12 mesi (in euro al 22/03/2024), nonostante i confortanti dati riportati nelle ultime trimestrali, e ora è scambiata in Borsa a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value di 89 dollari (report aggiornato al 27 febbraio 2024).  

I numeri riportati nel quarto quarter sono stati superiori alle aspettative degli analisti sia in termini di crescita che di profittabilità. I ricavi sono aumentati del 3% su base annua, il numero di clienti con più di 100.000 dollari di contratto annuo è cresciuto del 10%, mentre il tasso di recesso è sceso al 3%, dal 3,4% di un anno fa. Il margine operativo nel quarto trimestre è salito al 38,7%, per effetto della razionalizzazione dei costi operata dal management, ma gli analisti non si aspettano ulteriori miglioramenti: “La redditività dell’azienda è largamente superiore a quella dei suoi competitor e gli investimenti nell’intelligenza artificiale peseranno inizialmente sui conti prima di garantire dei ritorni”, dice Dan Romanoff, Senior Equity Analist di Morningstar.  

Gli analisti di Morningstar riconoscono a Zoom un Economic moat nella misura di Medio per via dell’effetto rete che aiuta a fidelizzare la clientela. “La pandemia ha costretto le aziende a trovare delle soluzioni per lavorare da remoto e questo ha permesso a Zoom di acquisire un elevato numero di clienti business che hanno dimostrato un elevato tasso di fidelizzazione. Varie sono le ragioni che convincono i partner commerciali di Zoom a non cambiare provider, dalle tempistiche ai costi di implementazione di un nuovo software, dai costi di apprendimento al rischio della perdita di dati durante il passaggio a un nuovo servizio”, aggiunge Romanoff.  

Gli analisti stimano per i prossimi cinque anni una crescita media dei ricavi del 4%. L’azienda ha ampliato il portafoglio di servizi offerti e punta ad allargare ulteriormente la sua offerta attraverso funzionalità basate sull’intelligenza artificiale.  

 

 

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Infineon Technologies AG30,29 EUR-1,54Rating
NVIDIA Corp141,98 USD-3,26Rating
Zoom Video Communications Inc81,14 USD-1,80Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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