- Dopo un ottimo 2023, le banche europee continuano a sovraperformare il mercato.
- Le valutazioni del settore sono in linea con il fair value.
- Gli analisti non si aspettano una crescita degli utili per le banche europee nel 2024.
Quanto possono correre ancora le banche europee? Nel primo trimestre dell’anno, il comparto ha sovraperformato il mercato di quasi 400 punti base, facendo seguito a un ottimo 2023 nel quale ha guadagnato il 17,6% (+4% rispetto al benchmark).
La buona performance degli ultimi 15 mesi ha fatto lievitare le valutazioni di mercato. In base alle stime degli analisti di Morningstar, il comparto viene scambiato a prezzi che sono sostanzialmente in linea con il fair value. Se guardiamo ai multipli di mercato, i bancari europei sono valutati in media 8 volte gli utili attesi, ovvero leggermente al di sotto rispetto alla media degli ultimi 10 anni, pari a circa 9 volte.
Come spiegare la corsa dei titoli bancari
Ma come si spiega il rally del settore bancario in Europa? Johann Scholtz, analista azionario di Morningstar, dà queste motivazioni: “A nostro avviso il mercato ha finalmente capito che esisteva del valore tra le banche europee. La redditività degli istituti di credito del Vecchio continente è stata messa gravemente sotto pressione negli ultimi dieci anni, a causa di tassi di interesse negativi o attorno allo zero, ma il ritorno alla normalità della politica monetaria della BCE ha incrementato significativamente la loro redditività. Inoltre, le banche europee avevano in dotazione un eccesso di capitale che ha consentito loro di pagare dividendi generosi e di finanziare piani di riacquisto di azioni. Tutte operazioni che hanno sostenuto le valutazioni azionarie del settore”.
Se per il comparto bancario europeo il 2023 è stato molto positivo, per le banche italiane è stato un anno d’oro. Secondo le analisi del Centro Studi Uilca Orietta Guerra, gli istituti di credito del Belpaese hanno ottenuto il miglior risultato economico degli ultimi dieci anni registrando una crescita degli utili complessivi del 72,5% rispetto al 2022. Tutto questo si è tradotto in performance borsistiche molto positive. Nella Top 10 delle banche dell’area euro, per rendimenti nel 2023, ci sono 4 istituti italiani: Unicredit (+92,5%), BPER Banca (+63,9%), Banca Popolare di Sondrio (+62,4%) e Banca Monte Paschi Siena (+58,2%). Da inizio anno, spicca il risultato di Unipol Gruppo (+50,4%), mentre si riconfermano BPER Banca (+44,7%), Unicredit (+43,1%) e Banca Monte Paschi Siena (+37,9%).
Le aspettative per il settore bancario
Se gli ultimi 15 mesi sono stati molto positivi per il comparto bancario, i prossimi trimestri non sembrano essere dei più promettenti. L’andamento dell’inflazione sta dando segnali incoraggianti: l’indice dei prezzi al consumo è sceso a +2,6% a febbraio e a marzo ci sono buone probabilità che scenda ancora, ed è probabile che la Banca centrale europea inizi a tagliare i tassi di interesse già a giugno. Questo, dicono gli analisti, avrà inevitabilmente delle ripercussioni sui bilanci delle banche europee: “Per il 2024 non prevediamo una crescita degli utili per le banche europee, poiché i tagli dei tassi attesi nella seconda metà dell’anno porteranno a una riduzione dei margini di interesse netti. Tuttavia, ci aspettiamo che la redditività rimanga ben al di sopra del valore medio del rendimento del capitale proprio registrato negli ultimi dieci anni. L’aumento degli accantonamenti per perdite sui crediti sarà moderato e avrà un impatto limitato sugli utili d’esercizio, ma in prospettiva ci preoccupa lo stato di salute del mercato immobiliare, in particolare del segmento commerciale in paesi come Germania, Regno Unito, Francia e Svezia, e riteniamo che questo sia il rischio più concreto per le banche europee”, aggiunge Scholtz.
Considerato che i titoli bancari europei, in media, hanno margini di apprezzamento rispetto al fair value piuttosto ristretti, gli investitori potrebbero considerare l’idea di adottare un approccio contrarian puntando su azioni di qualità che al momento sono scambiate a tassi di sconto elevati. Inoltre, le banche europee offrono in media un dividend yield di circa il 6%, cosa che le rende interessanti per gli investitori in cerca di una cedola fissa.
Idee contrarian tra i titoli bancari
Danske Bank
Il titolo Danske Bank ha guadagnato circa il 50% negli ultimi 12 mesi (in DKK), ma continua a essere scambiato a un tasso di sconto di oltre il 10% rispetto al fair value di 233 DKK e offre un dividend yield del 7%. Secondo gli analisti di Morningstar, la banca danese si è messa alle spalle il caso di riciclaggio di denaro che ha coinvolto una sua filiale estone e ora può contare su fondamenta più solide.
“Riconosciamo all’istituto di credito un Economic moat nella misura di Medio per via del vantaggio di costo rispetto ai competitor, poiché Danske Bank ha una forte leadership nei mercati in cui è attiva (principalmente in quello danese) e questo le permette di finanziare le sue attività a costi molto bassi e di offrire i servizi a prezzi concorrenziali, cosa che spiega l’elevata fidelizzazione della sua clientela. Inoltre, l'espansione in Svezia, Norvegia e Finlandia è compatibile con l’approccio al business di Danske e permette all’azienda di sfruttare i suoi punti di forza”, dice Niklas Kammer, analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 12 febbraio 2024).
ABN Amro
Il titolo ABN Amro è salito del 9% circa negli ultimi 12 mesi (in EUR) e ora è scambiato a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value di 21 EUR.
“Dopo l’uscita dello Stato dal capitale sociale della banca, ABN Amro può vantare una struttura del capitale tra le più semplici tra gli istituti di credito europei. Si tratta essenzialmente di una banca commerciale e al dettaglio con limitate attività sui mercati dei capitali. La sua forte base di depositi retail ha sostenuto una redditività superiore alla media fino a quando i tassi d'interesse negativi non hanno iniziato a farsi sentire. Al contrario, la banca ha tratto un forte vantaggio dalla risalita del costo del denaro”, dice Scholtz . “ABN Amro è una delle tre banche leader nel settore bancario oligopolistico olandese e questo le ha permesso di maturare un vantaggio di costo rispetto ai competitor. Per questo motivo le riconosciamo un Economic moat nella misura di Medio” (report aggiornato al 19 marzo 2024).
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