Le banche europee continuano a guadagnare in Borsa e le valutazioni di mercato delle loro azioni sono sempre più vicine al loro fair value. Dopo un 2023 molto positivo, nel quale il settore aveva guadagnato il 19,22% (in euro, con riferimento all’indice MSCI Europe/Banks), da inizio anno i corsi azionari degli istituti di credito della regione sono saliti ancora del 10,64% (al 17/04/2024) lasciando agli investitori un margine di apprezzamento molto ridotto.
Valutazioni di mercato elevate
Dei 21 titoli bancari coperti dagli analisti di Morningstar, solo 8 sono valutati con un rating positivo (pari a 4 o 5 stelle). Se segmentiamo l’universo degli istituti credito coperti dalla ricerca di Morningstar per regione, vediamo come quelli esposti prevalentemente ai mercati al di fuori dell’area euro, come le banche danesi, svedesi, svizzere e britanniche, siano mediamente scambiate a prezzi più convenienti rispetto ai competitor attivi nell’eurozona.
Secondo gli analisti di Morningstar, il trend rialzista dei bancari europei si spiega con il fatto che gli investitori sono consapevoli che questo segmento di mercato sia molto meno rischioso che in passato. “Gli investitori sembrano aver compreso che la redditività delle banche europee è strutturalmente migliorata dopo aver sofferto un lungo periodo di tassi di interesse estremamente bassi. Inoltre, i dati economici della regione, che disegnano un quadro decisamente non allarmante, con la possibilità di una recessione di breve durata, un’inflazione in calo e un mercato del lavoro in salute, hanno contribuito a migliorare la percezione degli investitori sul settore bancario europeo e a farlo apparire come un asset meno rischioso”, dice Johann Scholtz, analista di Morningstar. “A questo, poi, si aggiunge il fatto che i titoli bancari sono tornati a distribuire liquidità agli azionisti. Negli ultimi anni sono state annunciate politiche di dividendo e piani di riacquisto di azioni proprie molto generosi che hanno avuto l’effetto di aumentare l’appeal del settore, anche tra gli income investror”.
Le migliori idee di investimento di Morningstar
BNP Paribas
- Rating Morningstar: 4 stelle
- Fair value: 85 EUR
- Economic moat: Assente
- Morningstar Risk Uncertainty: Alta
Il titolo BNP Paribas è scambiato sul mercato a un tasso di sconto del 23% rispetto al fair value di 85 euro (report aggiornato al 22 febbraio 2024) e offre un forward dividend yield del 6%. Secondo Scholtz, è lecito attendersi che nel breve termine BNP continui a rimanere in ritardo rispetto ai competitor in termini di redditività, ma ci sono diversi elementi che dovrebbero tranquillizzare gli investitori sulla capacità del gruppo bancario francese di generare profitti in futuro: “Diversi eventi eccezionali hanno distorto i risultati del 2023, ma ci aspettiamo una ripresa degli utili già a partire da questo esercizio. BNP, infatti, è meno sensibile ai tassi di interesse rispetto alla maggior parte delle banche europee; quindi, sarà meno penalizzata nel caso di un loro taglio, la crescita degli introiti commissionali nei segmenti del wealth management e dell’asset management sosterranno l’espansione dei ricavi, mentre l’opera di razionalizzazione delle spese e l’allentamento degli obblighi regolamentari promettono di generare un significativo risparmio in termini di costi operativi”. Sebbene l’istituto di credito non abbia un patrimonio netto significativamente più alto rispetto ai minimi previsti dalla regolamentazione europea, gli analisti sono convinti che sia sufficientemente capitalizzato da sostenere un buyback annuo pari a circa il 2% del suo attuale valore di mercato.
Lloyds Banking Group
- Rating Morningstar: 5 stelle
- Fair value: 0,77 GBP
- Economic moat: Medio
- Morningstar Risk Uncertainty: Media
Nonostante negli ultimi 12 mesi il titolo Lloyds Banking Group abbia guadagnato oltre il 13% (in euro al 18/04/2024), sovraperformando il FTSE 100 di circa 700 punti base, continua a essere scambiato a un tasso di sconto del 33% rispetto al fair value di 0,77 sterline (report aggiornato al 22 febbraio 2024).
Secondo gli analisti di Morningstar, le attuali valutazioni di mercato non riflettono il potenziale del gruppo bancario britannico in termini di redditività. “Lloyds può contare su un’ampia base di depositi. Questo non l’ha favorita negli scorsi anni, in un contesto di bassi tassi di interesse, ma gli ha permesso di performare meglio rispetto ai competitor negli ultimi tempi, quando il costo del denaro è salito. Ci aspettiamo che l’ormai imminente taglio dei tassi peserà sul margine di deposito di Lloyds, ma al tempo stesso siamo convinti che la fine della politica monetaria restrittiva da parte delle banche centrali spingerà al rialzo la domanda di mutui ipotecari, che rappresentano una delle principali voci di ricavo per la banca britannica”, aggiunge Scholtz.
Cosa succederà con il taglio dei tassi di interesse?
A giugno è atteso il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, il primo passo verso la normalizzazione della politica monetaria della Banca centrale europea, ma questo non dovrebbe spaventare chi investe nei bancari europei. Se è vero che l’inversione di rotta della politica monetaria avrà l’effetto di indebolire i margini di profitto degli istituti di credito della regione, secondo gli analisti di Morningstar le banche europee dovrebbero comunque trovarsi in condizioni migliori rispetto a quanto non lo fossero prima del 2022.
Le aspettative di Morningstar sono che la redditività del settore rimanga ben al di sopra del valore medio del rendimento del capitale proprio registrato negli ultimi dieci anni. Inoltre, gli analisti sottolineano come il rischio sovrano sia sotto controllo e che la maggior parte delle banche abbia un patrimonio netto largamente superiore ai parametri minimi richiesti dalle normative europee. Questo dovrebbe tranquillizzare gli investitori sulla capacità degli istituti di credito della regione di continuare a finanziare le loro politiche di dividendo e di buy-back.
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