Eni Spa ha comunicato mercoledì di aver realizzato, nel primo trimestre dell'anno, un utile netto adjusted di EUR1,60 miliardi miliardi da EUR2,92 miliardi dello stesso periodo dell'anno prima.
L'utile operativo proforma adjusted passa a EUR4,12 miliardi da EUR5,87 miliardi del primo trimestre del 2023 a seguito del minor risultato conseguito da GGP, Global Gas & LNG Portfolio, - in riduzione del 77% a EUR325 milioni - dovuto alle straordinarie condizioni di mercato che hanno caratterizzato il trimestre di confronto, e del risultato del business E&P, Exploration & Production, - in riduzione del 13% a EUR3,32 miliardi - per effetto della flessione del prezzo del gas naturale.
I risultati sono stati condizionati anche dal minor utile del settore Refining, Chimica e Power, in riduzione di EUR179 milioni, causato dai minori margini di raffinazione a livello internazionale e dalla flessione dei margini dei prodotti petrolchimici.
Questi impatti negativi, si legge nel comunicato, "sono stati in parte compensati dalla performance di Enilive e Plenitude, in aumento del 56% a EUR420 milioni, a seguito del positivo andamento nei mercati retail dei carburanti e dell'energia, dell'entrata a regime di nuova capacità rinnovabile e dei relativi volumi di produzione".
I ricavi della gestione caratteristica ammontano a EUR22,94 miliardi da EUR27,19 miliardi del primo trimestre 2023.
L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 marzo 2024 è pari a EUR12,88 miliardi da EUR9,56 miliardi all'1 gennaio 2024.
L'incremento dell'indebitamento pari a circa EUR3,3 miliardi, spiega la società, è dovuto al flusso di cassa netto da attività operativa
adjusted di EUR3,9 miliardi, agli investimenti di EUR2 miliardi, ai fabbisogni di circolante di circa EUR2 miliardi, al pagamento dei dividendi agli azionisti Eni e all'acquisto di azioni proprie di EUR1,2 miliardi, all'effetto netto di acquisizioni/disinvestimenti per EUR1,7 miliardi nonché al pagamento delle rate di leasing e delle cedole dei bond ibridi di EUR300 milioni.
Per quanto riguarda il futuro, il gruppo ha rivisto le previsioni annuali di l'Ebit proforma adjusted e flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante che sono riviste al rialzo a oltre EUR14 miliardi.
Confermati, invece, la produzione annua di idrocarburi per E&P in un intervallo di 1,69 -1,71 milioni di boe/g assumendo un prezzo del Brent rivisto a USD86 per barile e la previsione di Ebit proforma adjusted a EUR800 milioni per GGP.
Per Enilive e Plenitude, la società conferma la previsione di Ebitda proforma adjusted di EUR1 miliardo per ciascun business; capacità installata di energia rinnovabile prevista a 4 GW a fine 2024, più circa 2 GW di progetti organici in costruzione.
Gli investimenti organici sono attesi a circa EUR9 miliardi in linea con la previsione originaria mentre per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il piano di acquisto di azioni proprie è adesso previsto in rialzo a EUR1,6 miliardi con un incremento del 45% rispetto a EUR1,1 miliardi comunicato nel Capital Market Update di marzo.
Il titolo di Eni ha chiuso martedì in rialzo dell'1,2% a EUR15,52 per azione.
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
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