I 10 titoli più sottovalutati a Piazza Affari

Abbiamo utilizzato la metodologia di analisi di Morningstar per trovare le migliori occasioni di investimento in Italia.

Francesco Lavecchia 30/04/2024 | 16:39
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borsa italiana

Piazza Affari continua a correre, ma ha ancora del margine di apprezzamento. Dopo un 2023 molto positivo, in cui ha doppiato il rendimento della regione (+31,8% vs +15,78% del mercato azionario europeo), il listino milanese sembrano non aver finito la benzina: da inizio anno l’indice Morningstar Italy ha guadagnato il 16,16% (in euro, al 29/04/2024), sovraperformando di oltre 10 punti percentuali il benchmark delle azioni europee di larga e media capitalizzazione di mercato.

 

Nonostante il rendimento elevato, Piazza Affari è ancora moderatamente sottovalutata. Il 50% dei titoli che compongono l’indice Morningstar Italy, infatti, è scontato di quasi il 10%. Ma dove si trovano le migliori occasioni di investimento?

I growth sono più a sconto dei value?

Secondo la metodologia di analisi di Morningstar, il segmento value è quello scambiato alle valutazioni di mercato più convenienti, con un rapporto Prezzo/Fair value medio di 0,86, nonostante abbia contribuito per il 50% alla performance complessiva dell’indice Morningstar Italy da inizio anno. I titoli growth, invece, che nei primi quattro mesi del 2024 hanno guadagnato in media poco più del 4%, sono valutati in linea con il loro fair value.

Relativamente ai segmenti di capitalizzazione di mercato, le azioni large cap, che hanno trainato la performance del mercato italiano da inizio anno, pesando per oltre il 70% sul rendimento complessivo dell’indice, sono ora valutate leggermente sopra il fair value. Le migliori occasioni di investimento, invece, sono tra i titoli small cap, scambiati mediamente a un tasso di sconto del 10%.

Se guardiamo ai settori, scopriamo che le utility, i tecnologici e i titoli telecom sono quelli che offrono i migliori margini di apprezzamento rispetto al fair value, complice il loro negativo andamento in Borsa. In media, le azioni high tech e quelle del comparto delle telecomunicazioni hanno perso circa il 4%, mentre le utility hanno ceduto oltre il 15%. I finanziari, che con un rendimento medio del 25% hanno contribuito per più del 60% alla performance dell’indice Morningstar Italy, continuano ad avere ancora un minimo margine di apprezzamento, come dimostra il rapporto Prezzo/Fair value medio pari a 0,93. Discorso diverso per i titoli industriali e consumer cyclical che, dopo aver guadagnato rispettivamente il 22% e il 6%, in media, da inizio anno, sembrano ormai a fine corsa (P/FV di poco inferiore a 1).

I 10 titoli più sottovalutati

Tra i titoli più sottovalutati, quelli più economici sono Enel, INWIT e Brembo.

Enel
Il titolo Enel ha ceduto il 4,68% da inizio anno e ora viene scambiato a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto al fair value di 7,50 euro. Nonostante l’azienda abbia riportato nel 2023 risultati in linea con le guidance e con le aspettative del mercato, ha pagato sul mercato la cattiva intonazione del settore utility che ha sofferto la risalita dei tassi di interesse. Gli analisti di Morningstar, pur non assegnando ad Enel un Economi moat, le riconoscono il merito di aver adottato un piano di dismissioni che riuscirà a centrare l’obiettivo di ridurre il livello di indebitamento e di creare valore per gli azionisti. Inoltre, Enel ha un business diversificato e una leadership nel segmento delle rinnovabili.

Infrastrutture Wireless Italiane
Infrastrutture Wireless Italiane (INWIT) è valutata con un rating pari a 4 stelle e viene scambiata sul mercato a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto al fair value di 12,60 euro. L’azienda, che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha chiuso il 2023 con una crescita del fatturato e degli utili d’esercizio in crescita rispettivamente del 12,6% e del 15,7% rispetto all’anno precedente. Il management ha alzato ulteriormente le guidance per i prossimi tre anni e ora stima per il 2026 un fatturato compreso nell’intervallo tra 1,16 e 1,24 miliardi di euro.

Brembo SpA
Brembo, leader del settore nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per autoveicoli e moto, ha guadagnato il 9,3% da inizio anno ma continua a essere scambiata a un tasso di sconto del 20% rispetto alla stima quantitativa del fair value che le vale un rating di cinque stelle. L’esercizio 2023 si è concluso per l’azienda con una crescita dei ricavi del 6% che però non si è tradotta in un’espansione del margine operativo, fermo al 17%. Il management ha annunciato, nel corso del 2023, un piano di investimenti da oltre mezzo miliardo di euro per espandere la propria presenza industriale in Messico, Cina, Polonia, Germania e Italia.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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