Da Mediolanum ad Azimut, trimestrali attese brillanti per i titoli del risparmio gestito

Giornata clou il 9 maggio, con l’approvazione dei numeri del primo trimestre di Banca Mediolanum, Azimut e Banca Generali. Rischio BTP Valore sulla raccolta.

Fabrizio Guidoni 07/05/2024 | 15:12
Facebook Twitter LinkedIn

manager

Con i mercati azionari particolarmente brillanti nei primi tre mesi dell'anno, l'arrivo delle trimestrali dei big del risparmio gestito quotati a Piazza Affari rappresenta un momento di particolare attenzione per investitori e analisti. Ad alimentare attese positive sono anche i dati della raccolta di marzo apparsi robusti per la maggior parte delle società del settore. Dopo l'antipasto dei conti di Anima Holding del 6 maggio, il calendario delle trimestrali del settore entra nel vivo con Fineco il 7 maggio, per poi infiammarsi il 9 maggio con l’approvazione dei numeri di Banca Mediolanum, Azimut e Banca Generali.

Le attese degli analisti sul settore

Una stima di cosa aspettarsi dai conti dei titoli del risparmio gestito arriva da Ubs. I suoi analisti prevedono per Banca Generali, Mediolanum e Fineco, un maggiore contributo rispetto a quanto atteso in precedenza dal margine di interesse nel 2024, con l'Euribor a tre mesi che è rimasto sostanzialmente stabile nei primi tre mesi dell’anno. Hanno inoltre aumentato le stime 2024-2027 del 4%-6% per Banca Generali e Mediolanum e dell''8%-9% per Anima, principalmente per riflettere il migliore andamento delle commissioni grazie al positivo supporto dei mercati negli ultimi due trimestri. Sono stati rivisti al rialzo i prezzi obiettivo di Fineco a 14 euro da 13 euro, di Anima H. a 4,8 euro da 4,5 euro e di Banca Generali a 35,4 euro da 33,6 euro, confermando a “neutral” i rispettivi giudizi.

 

 

Per il settore, ecco l’antipasto pieno di soddisfazioni di Anima

All’interno del settore del risparmio gestito, la prima ad aver dato i numeri è stata Anima Holding. Nel primo trimestre la società ha fatto meglio delle attese evidenziando una decisa crescita dell'utile netto e dei ricavi. Come riportato da Reuters, nei primi tre mesi dell'anno l'asset manager ha registrato una crescita dell'utile netto consolidato del 75% rispetto allo stesso periodo del 2023 a 52,9 milioni di euro, battendo le previsioni degli analisti posizionate nel range 50-51,3 milioni di euro. I ricavi totali sono aumentati del 51% su anno raggiungendo 121,9 milioni, sopra le aspettative attestate a 114-114,5 milioni, con le commissioni nette di gestione salite del 15%. "L'anno inizia ad alta velocità, grazie al contributo dei mercati ma anche a un incremento strutturale della nostra redditività frutto dell'evoluzione del mix prodotti e dell’internalizzazione di alcuni servizi", ha spiegato l’ad di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, evidenziando inoltre i dati positivi sulla raccolta netta di aprile, positiva per 266 milioni.

Fineco, aumentano i ricavi

Fineco ha comunicato i dati oggi, 7 maggio, registrando ricavi totali per 327,0 milioni (+11,4% a/a), un utile netto di 147 milioni (+12,4% a/a escludendo gli oneri sistemici) e un cost/income ratio del 24,2%.

“La crescita ha coinvolto tutte le aree di business, affiancando al miglioramento del margine finanziario un incremento a doppia cifra dell'Investing. Anche il dato positivo del brokerage conferma come la spinta nei confronti degli investimenti rimanga sostenuta”, ha commentato l’ad Alessandro Foti in una nota.

In vista della trimestrale di Fineco, gli analisti di Equita Sim avevano condiviso un aggiornamento del modello di valutazione sulla società confermando il giudizio sul titolo “buy”, con prezzo obiettivo a 16,5 euro.

Banca Mediolanum, tra le preferite degli analisti

Nel suo studio sul settore in vista dei conti, Ubs ha alzato solo il target price di Banca Mediolanum a 11,9 euro da 11,8 euro, ribadendo il giudizio “buy”. Per gli analisti della banca svizzera il titolo tratta a sconto del 15%-20% rispetto ai competitor, offrendo un rendimento sulla cedola di circa l'8% nel periodo 2024-2026 e con un capitale in eccesso del 20% sul Cet 1 ratio ottimale, che corrisponde all’8% della capitalizzazione di mercato.

Sempre in vista della pubblicazione dei conti del 9 maggio, Websim ha di recente confermato la view positiva su Banca Mediolanum. I suoi analisti hanno infatti scritto: "i Ci aspettiamo risultati del primo trimestre 2024 sostenuti da un’evoluzione positiva di Net interest income, Nii, e commissioni di gestione. Prospettiamo una serie di risultati solidi basati sulla capacità di far leva sul suo modello di business diversificato in un contesto che rimane difficile in termini di raccolta netta. In dettaglio prevediamo commissioni di gestione a 296 milioni di euro (+11% anno su anno) con commissioni nette a 270 milioni (+3.4%). Nii previsto a 218 milioni (+3,2% trimestre su trimestre e +38,3% anno su anno)”. Sul titolo hanno un giudizio “molto interessante” con prezzo obiettivo 11,8 euro.

Anche gli analisti di Equita hanno espresso un orientamento positivo sui conti e sul titolo di Banca Mediolanum. In vista della trimestrale hanno alzato del 3% a 11,5 euro il prezzo obiettivo ribadendo la raccomandazione "buy”. Per gli esperti i primi tre mesi del 2024 sono stati un "trimestre solido grazie al buon andamento dei mercati", con un utile netto atteso a 204 milioni di euro (+14% anno su anno). Le stime di Eps 2024-2026 sono state incrementate del 2%.

Giudizio “buy” confermato su Banca Mediolanum anche per Intesa Sanpaolo che nelle scorse settimane ha reiterato il prezzo obiettivo a 10,8 euro. Per i suoi analisti i dati di raccolta di marzo sono da considerare "forti", con un valore superiore a quello medio mensile per il periodo aprile-dicembre 2024 implicito nella loro stima di raccolta per l’intero anno. Gli analisti hanno anche messo in evidenza che la stessa Banca Mediolanum ha sottolineato come marzo sia stato uno dei mesi migliori di sempre in termini di acquisizione di nuovi clienti.

Su Azimut resta alta l’attenzione per lo spin off della rete

Su Azimut, Equita prevede per i dati del primo trimestre una raccolta netta positiva nel trimestre e commissioni di gestione in leggera crescita sequenziale. In ogni caso il rating non va oltre l’”hold” con prezzo obiettivo 27 euro. Da parte loro gli analisti di Banca Akros hanno invece confermato il rating buy su Azimut, con un prezzo obiettivo di 28,5 euro. Secondo gli esperti i dati di raccolta di marzo sono in linea alle attese, con un solido mix. 

Websim  ha invece analizzato il titolo in un recente report a proposito delle possibili implicazioni dall’annunciato progetto di spin-off parziale della rete distributiva italiana della società, che coinvolge il passaggio di circa 1000 promotori con asset in gestione compresi tra  i 20 e i 25 miliardi di euro in una nuova banca tech/digitale. Per gli esperti il nuovo fair value in questa prospettiva sale a 33 euro dal precedente 30 con un peso del 50% della valutazione stand-alone e 50% inclusiva degli effetti positivi dal progetto. Il giudizio sul titolo è “interessante”.

Banca Generali riparte dal quarto mandato dell’ad Gian Maria Mossa

Il 9 maggio saranno protagonisti anche i conti di Banca Generali che ha appena visto la conferma per il quarto mandato consecutivo come amministratore delegato Gian Maria Mossa. Le previsioni di Websim scontano che i risultati del primo trimestre possano mostrare un'inversione di tendenza rispetto al 2023 in termini di commissioni di performance e una continuazione del trend positivo in termini di contributo Nii. “In particolare, - hanno scritto gli esperti - ci aspettiamo un confronto particolarmente favorevole in termini di commissioni di performance. Prevediamo un Nii a 83.3 milioni di euro, commissioni nette a 147.9 milioni e ricavi totali a 234.5 milioni, per un utile netto previsto a 102 milioni”. Websim ha una view positiva confermata sul titolo, con un target price a 40 euro da 38.5 euro. Anche Equita Sim, che sul titolo ha rating “hold” e che ha da poco alzato il target price del 3% a 36,5, ha scritto di aspettarsi un buon trimestre, in particolare con un impatto positivo sulle masse gestite e in termini di commissioni di performance.  

Rischio BTP Valore per il risparmio gestito?

In una recente analisi Websim ha anche esplicitato la minaccia del drenaggio di liquidità con possibile impatto negativo sulla raccolta in questo periodo dato dal collocamento del BTP Valore. “Considerando i livelli di raccolta delle precedenti edizioni - scrivono gli analisti - ci aspettiamo che anche questa nuova emissione del BTP possa drenare ulteriormente la liquidità nei depositi, impattando i dati di raccolta, soprattutto in termini di mix per chi fa attività di raccolta del risparmio (Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum)”.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Iscriviti alle newsletter Morningstar.

Clicca qui.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Anima Holding SpA6,53 EUR-0,31
Azimut Holding SPA24,94 EUR1,42
Banca Generali45,22 EUR0,22
Banca Mediolanum11,57 EUR-0,09
FinecoBank SpA16,83 EUR-0,03

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures