3 titolo dell’abbigliamento sottovalutati dal mercato

Il settore apparel è sottovalutato rispetto all'azionario globale.

Francesco Lavecchia 28/05/2024 | 08:11
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beni di consumo

Vendite deboli, margini di profitto in calo e sentiment negativo da parte degli investitori: questi sono gli ingredienti del cocktail micidiale che sta soffocando le quotazioni di mercato dei titoli dell’abbigliamento.

Da inizio anno, i titoli delle aziende produttrici e di quelle del segmento retail hanno largamente sottoperformato il mercato globale (vedi grafico) e ora più del 50% del settore apparel nel suo complesso è scambiato a sconto rispetto al fair value.

Dopo un 2021 molto positivo, in scia alle riaperture dei negozi grazie al primo allentamento delle restrizioni legate al Covid, il comparto, a livello globale, ha sofferto diversi fattori: il rallentamento della domanda, prodotta dall’aumento dell’inflazione e la riduzione dei margini di profitto, sui quali hanno pesato i problemi legati ai ritardi nelle catene di approvvigionamento (supply chain) e, nel caso delle aziende americane, anche il rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro.

Il sentiment del mercato, inoltre, è appesantito dal recente andamento delle trimestrali, che spesso hanno mancato le guidance fissate dal management. “Gli investitori sembrano scontare nelle loro valutazioni l’impossibilità da parte delle aziende del settore di tornare a crescere nei ricavi e negli utili, ma questo non è vero, anche perché, visti i deboli risultati attesi per quest’anno, nel 2025 il termine di confronto sarà più semplice da battere e siamo ottimisti che già dal prossimo anno il settore possa tornare a macinare buoni risultati”, dice David Swartz, Senior Equity Analyst di Morningstar.

 

 

 

3 idee di investimento

Nike

Nike è l'unica azienda produttrice di abbigliamento sportivo a cui gli analisti di Morningstar riconoscono un Economic moat nella misura di Ampio. Da inizio anno le azioni della società americana hanno perso circa il 13% (in euro al 24/05/2024) e ora sono scambiate a un tasso di sconto del 30% rispetto al fair value di USD129 (report aggiornato al 25 marzo 2024).

Nonostante le previsioni per il 2024 siano deboli, con una crescita delle vendite inferiore all’1%, negli anni successivi gli analisti si aspettano un miglioramento significativo dei conti. I margini di profitto dovrebbero beneficiare della progressiva diminuzione dei costi e della capacità di Nike di continuare ad alzare i prezzi. Inoltre, gli investimenti nel prodotto, nella catena di fornitura e nel segmento digitale contribuiranno ad aumentare la redditività dell’azienda. Sul fronte dei ricavi, invece, è attesa, in Cina, una crescita delle vendite in doppia cifra dopo il 2025 sulla spinta dell’espansione del mercato dello sportswear.

Under Armour

Under Armour ha perso il 23% da inizio anno (in euro al 24/04/2024) e ora le sue azioni sono scambiate a un tasso di sconto superiore al 50% rispetto al fair value di USD14 (report aggiornato al 21 maggio 2024). Nonostante gli analisti non riconoscano all’azienda una posizione di vantaggio all’interno del settore, evidenziano come Under Armour abbia diversi punti di forza che il mercato sembra sottovalutare: la grossa popolarità del brand negli sport di prestazione e tra la clientela giovane e la sua ampia distribuzione. Inoltre, l’azienda sta investendo nell’ampliamento della catena di negozi mono-brand, che entro i prossimi 10 anno dovrebbero produrre oltre il 50% delle vendite complessive, oltre che a garantire un miglioramento dei margini di profitto.

Il management ha avuto una gestione finanziaria disciplinata. Il bilancio aziendale vede una prevalenza della liquidità rispetto ai debiti e questo le ha permesso di risparmiare nei costi di finanziamento in un periodo di alti tassi di interesse.

Recentemente, Under Armour ha richiamato Kevin Plank, co-fondatore dell’azienda, a ricoprire la carica di amministratore delegato con l’auspicio che un manager della sua esperienza possa dare il suo contributo a spingere la crescita del fatturato. Tra le sue ricette per rilanciare il marchio c’è il focus sull’abbigliamento sportivo maschile e sul mercato nordamericano e tempi più veloci nello sviluppo dei prodotti. 

Zalando 

Nonostante da inizio anno le azioni Zalando (ZAL) abbiano guadagnato quasi il 10% (in euro al 24/05/2024), continuano a essere scambiate a un tasso di sconto di oltre il 40% rispetto al fair value di EUR41 (report aggiornato al 7/05/2024). Valutata con un rating di 5 stelle, Zalando è indicata dagli analisti di Morningstar come la loro migliore idea di investimento nel segmento dell’abbigliamento online.

Sebbene l’azienda tedesca abbia sviluppato delle fonti di Economic moat, come gli asset intangibili, i vantaggi di costo e l’effetto rete, gli analisti non credono che questi elementi possano garantirle una redditività superiore alla media nel lungo termine. Per questo motivo non riconoscono a Zalando una pozione di vantaggio competitivo.

Zalando è la più grande piattaforma di moda online in Europa (circa il 10% della popolazione della regione sono clienti attivi). Questo la rende un partner di valore per oltre 5 mila brand in tutto il mondo, poiché sono in poche le aziende che riescono a competere con la capacità di Zalando di raggiungere la clientela potenziale.

Secondo gli analisti, gli investitori stanno scontando oltremodo le difficoltà di breve periodo dei player online, mentre non valutano in maniera adeguata il trend di lungo termine della crescita delle vendite online, spinto dai cambiamenti demografici nella clientela e dagli investimenti nel canale digitale da parte delle aziende produttrici di abbigliamento.

 

 

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Nike Inc Class B75,50 USD2,92Rating
Under Armour Inc Class A9,26 USD1,54Rating
Zalando SE27,67 EUR1,28

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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