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Inflazione nell'eurozona: cosa aspettarsi dai dati di maggio

Gli economisti prevedono un leggero aumento rispetto ad aprile.

Sara Silano 29/05/2024 | 10:39
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European Central Bank in Frankfurt

L'inflazione è rimasta stabile ad aprile al 2,4% su base annua, in linea con le aspettative degli economisti. L’inflazione core, invece, è scesa al 2,7% a/a. Ecco cosa aspettarsi dalla pubblicazione dei dati di maggio.

I mercati guardano ai dati flash sull'inflazione nell'area dell'euro, che Eurostat pubblicherà venerdì 31 maggio alle 11.00, alla ricerca di una conferma che la Banca centrale europea (BCE) taglierà i tassi a giugno.

Secondo le stime di consensus di FactSet, l'inflazione dovrebbe segnare un +2,5% rispetto all'anno scorso, in leggero aumento a confronto con aprile. L'inflazione core, che esclude i costi energetici e alimentari, dovrebbe essere stabile al 2,7%.

“L’aumento sarà probabilmente determinato da un’inversione di tendenza delle componenti volatili, in calo rispetto al mese scorso, e dagli effetti derivanti dall’introduzione dei biglietti ferroviari sovvenzionati in Germania lo scorso maggio”, ha dichiarato in una nota di lunedì 27 maggio il team Global Credit di Algebris Investments.

Secondo Eurostat, ad aprile i servizi hanno contribuito maggiormente al tasso d'inflazione annuale dell'area dell'euro (+1,64 punti percentuali), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,55 punti percentuali), beni industriali non energetici (+0,23 punti percentuali) ed energia (-0,04 punti percentuali).

Niente panico per un leggero aumento dell'inflazione

"Dopo un calo sequenziale a partire da dicembre, alcuni investitori potrebbero essere preoccupati nel vedere questo numero di nuovo in crescita", ha dichiarato Michael Field, European market strategist di Morningstar, "ma ci sono tre cose da tenere a mente:

  1. “Date le numerose componenti dell'equazione dell'inflazione, è molto insolito assistere a cali lineari dell’indice dei prezzi. In breve, questo significa che finora siamo stati fortunati. Un piccolo aumento mese su mese non è motivo di panico. Sebbene vi siano alcune preoccupazioni persistenti sull'inflazione dei servizi in Europa, la tendenza dei prezzi è chiaramente al ribasso. 
  2. L'inflazione in Europa sta registrando il tasso più basso di tutte le grandi economie occidentali, ben l'1% in meno rispetto agli Stati Uniti e con un discostamento di soli 0,4 punti percentuali rispetto all'obiettivo della BCE. Con oltre il 90% degli economisti intervistati che prevedono un taglio dei tassi a giugno, è altamente improbabile che piccoli movimenti al rialzo dell'inflazione, come questo, possano impedirlo.
  3. L'inflazione core, la misura dell'inflazione su cui si concentrano maggiormente gli addetti ai lavori, è attesa al 2,7% in maggio, in linea con quella di aprile. L'inflazione di base elimina gli effetti delle componenti volatili, come i prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia. Il fatto che l'inflazione di base si sia dimezzata in soli 12 mesi e che rimanga bassa è un ulteriore indicatore che siamo in una buona situazione".  

Cosa farà la BCE dopo il meeting del 6 giugno?

I dati sull'inflazione dell'eurozona sono fondamentali per capire quale sarà il percorso futuro dell'allentamento monetario da parte della BCE dopo la riunione del 6 giugno.

Un fattore chiave sono i salari. L'indicatore dei salari negoziati della BCE ha mostrato un aumento al 4,7% su base annua nel 1° trimestre, dal 4,5% del 4° trimestre 2023. I dati hanno battuto le aspettative degli analisti. "La sorpresa è stata determinata dagli ingenti pagamenti di bonus in Germania, che costituiscono una parte sempre più importante delle retribuzioni tedesche e quindi non possono essere scontati del tutto", ha spiegato Algebris Investments.

Nel suo blog, la BCE ha dichiarato che "la crescita dei salari dovrebbe rimanere elevata nel 2024 e mostrare un profilo irregolare". Ciò "complica le prospettive di tagli rapidi da parte della BCE", ha affermato il Global Credit Team di Algebris. In effetti, gli economisti stanno modificando le loro previsioni di taglio dei tassi.

"La BCE inizierà a ridurre i tassi a giugno, dato il livello molto alto oggi", ha dichiarato Tomasz Wieladek, Chief European Economist di T. Rowe Price, che prevede anche che l’istituto di Francoforte salterà luglio e poi taglierà altre due o tre volte quest'anno.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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