Seduta burrascosa, quella odierna (29 maggio), per Banca Monte dei Paschi di Siena. Dopo un avvio in moderato ribasso, gli investitori hanno iniziato a scontare nelle loro valutazioni i possibili nuovi guai giudiziari a carico della banca senese e mentre scriviamo il titolo cede quasi l’8%.
Il Gip (giudice per le indagine preliminari) del tribunale di Milano, infatti, vuole fare chiarezza sulla classificazione dei crediti deteriorati che avrebbe compromesso la veridicità dei bilanci del 2016 e del 2017, che sarebbero serviti per autorizzare la ricapitalizzazione precauzionale che portò al salvataggio della banca e all'ingresso del Tesoro nel capitale. Il Gip ha quindi ordinato l'imputazione coatta per alcuni ex vertici della banca.
Il titolo Mps aveva fin qui registrato un’ottima performance nel 2024, con un rialzo superiore al 70%, grazie al miglioramento dei conti e alle voci, sempre più insistenti, di possibili nozze con un altro istituto di credito.
Privatizzazione a rischio per Mps?
Dopo essere tornata in utile nell’esercizio 2023, la banca senese ha registrato una crescita dei profitti del 41,2% anche nel primo trimestre di quest’anno, grazie al progresso del margine di interesse (+16,4%) e delle commissioni (+10,1%). Sul fronte delle M&A, invece, con la cessione da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze di una quota del 12,5% del capitale di Mps, lo scorso marzo, la privatizzazione della banca senese sembrava essere in discesa. Da una parte, infatti, c’è il Governo che ha necessità di fare cassa, dall’altra, ci sono diversi gruppi bancari, in primis Unicredit e Banco BPM, che hanno a disposizione dei capitali da investire in asset che possano creare valore. Le nuove grane giudiziarie, però, rischiano ora di far slittare il possibile deal. Gli analisti di Equita Sim hanno confermato la raccomandazione di hold con un target price di 5 euro (report aggiornato al 29 maggio 2024).
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.