La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse giovedì 6 giugno, come ampiamente previsto, con tutti i membri del consiglio direttivo, tranne uno, a favore di un taglio di 0,25 punti percentuali ai tre tassi della BCE. Allo stesso tempo, la BCE ha alzato le sue prospettive di inflazione per il 2024 e il 2025 e non ha dettagliato il suo percorso di riduzione dei tassi, segnalando che ulteriori tagli potrebbero tardare ad arrivare.
- Tasso di rifinanziamento principale: 4,25%, dal 4,50%.
- Tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale: 4,50%, dal 4,75%
- Tasso sui depositi: 3,75%, dal 4,00%.
I titoli europei sono scesi, con l'indice Stoxx Europe 600 che ha cancellato la maggior parte dei guadagni della giornata. L'euro si è brevemente rafforzato rispetto al dollaro prima di rientrare nella fascia di negoziazione della giornata.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, non ha fornito indicazioni su un futuro percorso di riduzione dei tassi, facendo eco a precedenti dichiarazioni secondo cui il Consiglio direttivo della BCE seguirà un approccio dipendente dai dati, riunione per riunione.
“Credo che la direzione di marcia sia ormai tracciata, ma il ritmo dei tagli potrebbe essere più lento di quanto inizialmente previsto”, ha osservato Michael Field, European market strategist di Morningstar, dopo l'annuncio.
“Sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi fermi”, si legge nella dichiarazione introduttiva.
Si tratta del primo taglio dei tassi di interesse in cinque anni e segue dieci aumenti da quando l'istituto di Francoforte ha iniziato il suo ciclo di rialzo nel luglio 2022.
Attualmente i mercati prevedono una probabilità del 12% di un ulteriore taglio della BCE nella riunione del 18 luglio e del 63,4% di un taglio a settembre. Il dibattito sulla possibilità di un terzo taglio nel 2024 è molto acceso e i mercati non prevedono più di due tagli.
"L'ultima cosa che la BCE vorrebbe fare è alzare i tassi nell'ipotesi che i dati dell'inflazione del mese prossimo dovessero tornare a salire. Così la ricetta sta nel non prendere decisioni affrettate", ha dichiarato Michael Field, European market strategist di Morningstar. “Abbiamo fatto molta strada dai massimi del 10,6% dell'inflazione, registrati solo 18 mesi fa, e a questo punto tassi di interesse più bassi sembrano appropriati”.
Le reazioni dei mercati azionari, obbligazionari e valutari sono state contenute, dato che la mossa era stata ampiamente prevista.
Secondo il comunicato, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno rivisti al ribasso di 0,25 punti percentuali ciascuno, rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, a partire dal 12 giugno.
La BCE rivede al rialzo le previsioni sull'inflazione
Le ultime proiezioni dello staff dell'Eurosistema per l'inflazione sia headline che core sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025 rispetto alle proiezioni di marzo. Lo staff vede ora l'inflazione complessiva al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Per quanto riguarda l'inflazione al netto dell'energia e degli alimentari, lo staff prevede una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. La crescita economica dovrebbe salire allo 0,9% nel 2024, all'1,4% nel 2025 e all'1,6% nel 2026.
La BCE ha anticipato la Federal Reserve
Il consiglio direttivo della BCE ha agito prima della Federal Reserve (Fed). Ma il taglio ha seguito le mosse simili di altre grandi banche centrali occidentali. La Banca nazionale svizzera (BNS) è stata la prima grande banca ad annunciare un taglio dei tassi a marzo, seguita dalla Riskbank svedese a maggio. Ieri la Bank of Canada ha annunciato che taglierà il tasso overnight al 4,75% dopo sei pause consecutive.
La Federal Reserve (Fed) e la Bank of England (BoE) annunceranno le loro decisioni di politica monetaria rispettivamente il 12 e il 20 giugno. Negli Stati Uniti, i tagli dei tassi sono rimandati a causa della sorpresa dell'inflazione del primo trimestre, afferma Preston Caldwell, economista statunitense di Morningstar. “La nostra aspettativa per il tasso dei fed fund a fine 2024 passa al 4,75%-5,00% dal precedente 4,25%-4,50%”.
Quanto potranno scendere i tassi nell'eurozona?
La maggior parte degli analisti concorda sul fatto che la BCE manterrà i tassi invariati nella riunione del 18 luglio, ma riprenderà i tagli a un ritmo lento di 0,25 punti percentuali nella riunione del 12 settembre.
"Se la BCE non avesse annunciato con tanta enfasi il taglio dei tassi questa settimana, crediamo che ci sarebbe stato un acceso dibattito sull'opportunità di attendere altri dati, dopo quelli poco incoraggianti sui salari e sull'inflazione delle ultime due settimane. È molto probabile che la Lagarde guidi i mercati verso una sospensione a luglio, con il prossimo aggiustamento a settembre o ottobre", ha dichiarato in una nota Dave Chappell, Senior Fund Manager, Fixed Income di Columbia Threadneedle Investments, in vista della decisione odierna della BCE.
Karsten Junius, Chief Economist di J. Safra Sarasin Sustainable, concorda sul fatto che un taglio dei tassi a settembre sia lo scenario più probabile. "Riteniamo che la politica monetaria sia stata troppo restrittiva per troppo tempo. Ci aspettiamo quindi ulteriori tagli dei tassi a settembre, ottobre e dicembre, verso un livello del 3,0% entro la fine dell'anno". Da parte loro, i mercati stanno attualmente valutando un livello del 3,3% per dicembre", ha dichiarato in una nota prima della riunione odierna.
"A nostro avviso, i mercati finanziari non si aspettano tagli dei tassi sufficienti quest'anno. L'area dell'euro è chiaramente diversa dagli Stati Uniti e ci aspettiamo che la BCE agisca in modo indipendente dalla Federal Reserve e in base alle proprie esigenze interne".
Kathleen Brooks, direttore della ricerca di XTB, prevede altri due tagli quest'anno. “Il mercato sta attualmente valutando la prospettiva di altri due tagli dei tassi quest'anno, e i tassi nell'eurozona dovrebbero terminare il 2024 al 3,25%, rispetto al 4,84% degli Stati Uniti”, ha affermato.
Qual è l'impatto sui mercati del taglio dei tassi?
I mercati azionari tendono a salire quando si prevede una riduzione dei tassi, mentre i mercati obbligazionari tendono a soffrire. D'altra parte, un calo dei tassi significa anche un calo dei rendimenti obbligazionari, che spinge i prezzi delle obbligazioni verso l'alto. I tassi più bassi rendono le obbligazioni esistenti, in particolare quelle già emesse durante un periodo di tassi elevati, più interessanti per i rendimenti.
Nel frattempo, i tassi di remunerazione della liquidità probabilmente diminuiranno. I mutuatari, invece, beneficeranno di tassi più bassi, in quanto il debito al consumo e i mutui diventeranno più convenienti (anche se ci vorrà tempo). Nel suo ultimo Bollettino economico, la BCE ha dichiarato che i tassi sui prestiti alle imprese sono già scesi leggermente, fino al 5,2% alla fine del 2023, mentre i tassi sui mutui sono aumentati ulteriormente fino al 4,0%.
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