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Quali impatti avranno i futuri tagli dei tassi della BCE sulle azioni europee?

Un ulteriore abbassamento dei tassi d'interesse nei prossimi meeting della BCE, unito a un contesto macro più favorevole e a un andamento positivo degli utili societari, potrebbero far salire ulteriormente le Borse europee.

Jocelyn Jovene 07/06/2024 | 16:38
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Le azioni europee, già scambiate vicino ai livelli record, hanno subito solo una breve battuta d'arresto quando giovedì scorso, 6 giungo, la BCE ha rilasciato commenti cauti sull'inflazione e sulla traiettoria futura dei prossimi tagli dei tassi di interesse. La Banca Centrale Europea ha appena ridotto il costo del denaro, come ampiamente previsto, e gli operatori si sono concentrati sulle indicazioni relative al numero dei possibili ulteriori tagli da attendersi nel 2024.

L'aumento delle previsioni sull’inflazione da parte della BCE ha raffreddato le speranze di una ulteriore sforbiciata a luglio, a cui i mercati avevano già assegnato una bassa probabilità di circa il 10% prima di questo annuncio. Durante la dichiarazione iniziale della banca centrale e la successiva conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde non ha dato indicazioni sulla futura traiettoria di taglio dei tassi per i mesi restanti del 2024.

Per Michael Field, European market strategist di Morningstar, "la questione se ulteriori tagli dei tassi seguiranno nella seconda metà dell'anno è ancora aperta al dibattito. La maggior parte degli economisti pensa di sì. Io sarei d'accordo: l'inflazione è scesa abbastanza da giustificarlo e i tassi d'interesse ai livelli attuali offrono alla BCE un ampio margine di manovra per tagliarli senza temere una ripresa dell'inflazione".

Perché le azioni europee sono vicine a livelli record?

Tra l'inizio dell'anno e il momento in cui la BCE ha iniziato a tagliare i tassi, i mercati azionari europei sono saliti di quasi il 9%.

Questo aumento si spiega con le stime sugli utili delle azioni europee, riviste al rialzo del 2,8% dall'inizio dell'anno, e con l'apprezzamento dei multipli di mercato (P/E), passati da 13x a 13,8x. Un valore leggermente inferiore alla sua media storica di 14x.

 

 

"Storicamente, i mercati azionari europei sono saliti in 9 casi su 11 nei 12 mesi successivi il primo taglio dei tassi e in media del 20%", hanno commentato venerdì 7 giugno gli strategist di Deutsche Bank. "A differenza di oggi, la maggior parte dei passati cicli di tagli sono iniziati mentre l'economia era in recessione. Questa volta, i mercati stanno godendo dei benefici dei tagli dei tassi mentre la crescita economica è in ripresa e l'inflazione si è normalizzata".

Anche il gestore del fondo BDL Capital Management, Laurent Chaudeurge, vede ulteriori rialzi se gli attuali trend economici dovessero persistere: "Il feedback che riceviamo dalle aziende indica che il processo di smaltimento delle scorte è finito. I risultati del secondo trimestre del 2024 sono stati migliori di quelli del primo, ma non abbiamo ancora assistito a una ripresa molto marcata", ha dichiarato venerdì a Morningstar. "Abbiamo quindi bisogno che la seconda metà dell'anno convalidi questa ripresa e che gli utili continuino a crescere nel secondo semestre, anche perché dovrebbero beneficiare di un termine di confronto favorevole con il secondo semestre del 2023". 

Quali titoli potrebbero beneficiare di un ulteriore taglio dei tassi?

Per rispondere a questa domanda, le recenti performance settoriali dei mercati azionari europei possono fornire un'indicazione, dato che il taglio dei tassi di giovedì era già stato prezzato nelle valutazioni.

Tra i settori che hanno guadagnato di più quest'anno ci sono i finanziari e le telecomunicazioni, più sensibili ai tagli dei tassi, ma anche i titoli tecnologici e gli industriali, più legati alle prospettive di crescita economica.

"La prospettiva di un contesto macro più favorevole dovrebbe avvantaggiare in generale i titoli azionari e in particolare i settori ciclici come gli industriali", hanno scritto Mathieu Racheter e Christian Gattike, rispettivamente strategist e analista di Julius Baer in una nota del 31 maggio.

 

 

Gli strategist di Deutsche Bank privilegiano i titoli del settore delle materie prime e della chimica, che "hanno ancora un potenziale di ulteriore rialzo grazie al miglioramento dell'attività manifatturiera globale". Nel frattempo, "i comparti consumer defensive e quello dell’immobiliare residenziale offrono il più altro margine di apprezzamento" per quanto riguarda la sensibilità ai tassi d'interesse.

Perché le azioni non sono balzate dopo il taglio dei tassi di giovedì?

"Chiaramente, un taglio di 25 punti base non è sufficiente a spostare l'ago della bilancia sulla crescita economica e nemmeno a ridurre materialmente i costi di finanziamento per le società europee", afferma Michael Field di Morningstar.

"Detto questo, il taglio deciso giovedì scorso è il simbolo di un cambio di direzione da parte della BCE e l'idea di tornare a tassi di interesse vicini al 2% è sufficiente per eccitare i mercati azionari."

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Jocelyn Jovene

Jocelyn Jovene  è Editor di Morningstar Francia

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