Perché questi titoli da dividendo sono così sottovalutati dal mercato?

James Gard e lo strategist di Morningstar Michael Field hanno analizzato le azioni high yield che sono scambiate a sconto sui listini europei.

James Gard 12/06/2024 | 15:52
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James Gard: Benvenuti su Morningstar. Sono lieto di essere nuovamente affiancato da Michael Field. Questa volta parleremo di opportunità di investimento in Europa in ottica income. Allora, cosa sta succedendo al momento, Michael?

Michael Field: Credo che le ultime settimane siano state dominate dagli eventi macroeconomici. Non abbiamo sentito altro che decisioni sui tassi d'interesse delle banche centrali. La scorsa settimana la BCE ha tagliato i tassi per la prima volta. E poi, nelle prossime due settimane, ci saranno anche le decisioni della Bank of England e della Fed. Quindi, direi che è stato proprio questo a catalizzare l’attenzione.

Gard: In che modo questo influisce sulle prospettive degli investitori che hanno una strategia income?

Field: Per quanto riguarda gli income investor, negli ultimi anni si sono affidati e spostati in una certa misura verso le obbligazioni, siano esse governative o corporate, poiché i rendimenti sono saliti e questi investimenti offrivano un flusso di reddito molto interessante. Ma dato che i tassi di interesse stanno iniziando a scendere, i mercati lo stanno scontando nelle loro valutazioni e i rendimenti obbligazionari stanno già scendendo, gli investitori sono tornati al tavolo da gioco alla ricerca di opportunità, il che apre davvero la porta agli investimenti azionari in Europa.

Gard: Certamente. Tu ha analizzato l'universo income per noi guardando ai dividendi. Che cosa ha trovato?

Field: Abbiamo trovato, sorprendentemente, tutta una serie di opportunità di investimento in ottica cedola ancora disponibili in Europa. Abbiamo esaminato tutti i titoli ad alto rendimento, e da lì abbiamo fatto una selezione valutando quali fossero le aziende con una cedola effettivamente sostenibile, quali pagheranno effettivamente questi alti dividendi, non solo quest'anno, ma anche due, tre o quattro anni dopo. Abbiamo suddiviso, poi, questo campione in due fasce: una è quella dei titoli bancari, dove abbiamo visto alcuni nomi molto interessanti che offrono rendimenti molto elevati. L’altra è quella del settore consumer, dove abbiamo trovato un'ampia selezione di società attive in diverse aree del settore dei beni di consumo che offrono rendimenti molto interessanti e, come ho detto, la parola chiave è sostenibilità.

Gard: Si tratta quindi di titoli sottovalutati. Ma cos'altro hanno di speciale?

Field: Hai detto che sono sottovalutati, infatti tutti e cinque i titoli che abbiamo selezionato sono valutati con un Morningstar rating di 5 stelle. Quindi, da questo punto di vista, sono fortemente sottovalutati dal mercato. Ma l'aspetto interessante delle due fasce, se ci fai caso, è che il settore bancario e quello dei beni di consumo sono due comparti che in qualche misura saranno fortemente influenzati dal taglio dei tassi d'interesse. E questo potrebbe essere un fattore che spiega perché in questi segmenti i titoli hanno valutazioni così convenienti e offrono rendimenti elevati.

Gard: Al momento i titoli bancari sono una sorta di strategia contrarian. Ma puoi illustrarci le tue due scelte all’interno di questo settore?

Field: Sì, certo. Credo che la gente sia di nuovo preoccupata che i tassi d'interesse scendano e che la redditività di queste azioni ne risenta. Tra i titoli che abbiamo selezionato c’è la britannica Lloyds, una società molto conosciuta, con una solida attività retail nel Regno Unito ed elevati flussi di cassa che possono finanziare i dividendi. E poi c'è Handelsbanken, il gruppo bancario svedese, che ha una forte presenza in Svezia, un mercato molto profittevole. Tuttavia, se si considerano gli altri asset della banca nel resto dell’Europa, possiamo dire che probabilmente è una delle banche meglio gestite tra quelle coperte dagli analisti di Morningstar.

Gard: Parliamo ora dei titoli nel settore beni di consumo. Anche queste aziende sono sensibili ai tassi d'interesse, giusto?

Field: Esatto. Se vogliamo, gli ovvi candidati per essere i settori maggiormente influenzati dal taglio dei tassi di interesse sono quello delle utility e quello dei bancari. Ma anche nel comparto beni di consumo, crediamo che il calo dei tassi d'interesse e dei mutui possa alleggerire il peso dei consumatori, aggiungere qualche sterlina o euro in più nel loro conto ogni mese e dunque consentirgli potenzialmente un maggior livello di discrezionalità in futuro. Quindi, nel settore consumer ci sono diversi nomi che riteniamo interessanti.

C'è Reckitt Benckiser, il gigante dei consumi di cui forse non si conosce bene il nome, ma sicuramente si conoscono alcuni dei marchi che fanno parte del portafoglio di Reckitt, come Durex e Cillit Bang, fino ai prodotti per l'infanzia, per i quali l’azienda ha avuto alcuni problemi legali, ma che secondo noi sono eccessivamente scontati dal mercato, ed è per questo che il titolo viene scambiato a prezzi così convenienti e offre uno yield così interessante.

Il secondo è Kering, gruppo francese nel settore dei beni di lusso. Anche questo, forse, è un nome che non tutti conoscono, ma sicuramente tutti conosciamo i marchi che la società possiede, come Gucci, che genera una fetta piuttosto consistente del reddito di questo titolo. Anche in questo caso, i beni di lusso hanno avuto due anni molto buoni. Nell'ultimo anno, invece, ci sono state delle difficoltà. Il mercato del lusso è diventato un po' più difficile, ma pensiamo che i marchi forti e resistenti come Gucci siano destinati a durare.

Gard: Qual è il tuo ultimo titolo, Michael?

Field: Stavo per aumentare la suspense. Sì, l'ultimo titolo è Imperial Brands. Probabilmente non è un titolo per i portafogli ESG, poiché si tratta di un produttore di sigarette e prodotti del tabacco. Le aziende produttrici di sigarette, ovviamente, non sono molto apprezzate al momento e il titolo stesso è stato penalizzato dal mercato, insieme a British American Tobacco, l'altro gigante dell'industria del tabacco nel Regno Unito. Ma in questa fase le due azioni offrono yield elevati, completamente coperti dai forti flussi di cassa, che a questo punto sono un'opportunità troppo allettante per essere ignorata.

Gard: Sì, le aziende del tabacco sono particolari in quanto, se si elimina lo screening ESG, sono sicuramente molto interessanti. Anche British American Tobacco rientra in questa categoria, altamente sottovalutata, con uno yield elevato, un flusso di cassa consistente e un basso indebitamento.

Field: Cioè perfetta per un investitore income.

Gard: Fantastico. Grazie mille per il tuo contributo Michael. Ci aggiorniamo tra qualche settimana.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Imperial Brands PLC2.560,00 GBX-0,19Rating
Kering SA234,20 EUR-0,59Rating
Lloyds Banking Group PLC54,22 GBX0,48Rating
Reckitt Benckiser Group PLC4.816,00 GBX-0,02Rating
Svenska Handelsbanken AB Class A113,35 SEK1,16Rating

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James Gard  Editor di Morningstar

 

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