I titloli energetici hanno sovraperformato il mercato, nonostante la recente debolezza del prezzo del petrolio, e questo ha lasciato poche opportuità di investimento per i risparmiatori che volessero prendere posizione sul settore.
A inizio giugno, il prezzo del barile è sceso vicino ai minimi degli ultimi sei mesi, attorno a quota 73 dollari (per quello scambiato sul WTI), per poi risalire in orbita 80 dollari. Il prezzo del gas naturale si è normalizzato tornando sotto i livelli registrati prima dello scoppio del conflitto tra Russa e Ucraina.
Il comparto ha risentito della debolezza delle quotazioni del petrolio e negli ultimi 30 giorni di contrattazioni risulta essere quello che ha performato peggio in Europa cedendo oltre il 7% e sottoperformando il mercato del Vecchio continente nel suo complesso di quasi 6 punti percentuali.
Il barile soffre, il gas no
Ma in quali condizioni si trovano i mercati del petrolio e del gas naturale? Stephen Ellis, energy and utilities strategist di Morningstar, fa il quadro della situazione: “Nell’ultima riunione dello scorso 2 giugno, i paesi dell’OPEC hanno deciso di estendere i tre tagli alla produzione fino al 2025, per una riduzione complessiva di 5,86 milioni di barili di greggio al giorno. Il mercato del petrolio, però, soffre ancora per un eccesso di offerta. Lo dimostra il comunicato dei paesi produttori, nel quale viene puntualizzato che gli aumenti mensili che andranno a eliminare gradualmente i tagli alla produzione possono essere messi in stand-by o invertiti in base alle condizioni del mercato”. Il mercato del gas, invece, non sembra preoccupare gli analisti: “I livelli di stoccaggio di gas naturale in Europa sono alti. Ora, il compito dell’Unione europea sarà quello di mantenere l’attuale status quo, in termini di riserve di gas e prezzo di mercato”, aggiunge Ellis.
Le aspettative sul mercato del petrolio e del gas
Le aspettative degli analisti di Morningstar, da qui alla fine del 2024, sono per un prezzo del barile tra i 65 e i 70 dollari per il 2024, se non addirittura inferiore. “La vendita di azioni della società Aramco da parte dell’Arabia Saudita, per 11 miliardi di dollari, testimonia non solo la necessità di finanziare il programma Vision 2030, che mira a raggiungere una maggiore diversificazione dell’economia del paese, ma anche l’incapacità dei sauditi di difendere i prezzi del petrolio”, aggiunge Ellis.
Relativamente al mercato del gas naturale, gli analisti di Morningstar attribuiscono la recente forza del prezzo ai tempestivi tagli alla produzione e nel lungo termine prevedono una forte crescita dei consumi, da qui al 2030, trainati dalla domanda nei settori dell’intelligenza artificiale e dei data center.
Energetici: gli sconti sono sui listini Usa
Se estendiamo il periodo di osservazione agli ultimi tre mesi, notiamo come i titoli energetici abbiano largamente sovraperformato il mercato. Negli Usa, l’indice Morningstar US Energy è salito dell’8,27% (in euro al 30/05/2024), superando il benchmark di quasi 6 punti percentuali. In Europa, la sovraperformane del settore si è attestata attorno ai 5 punti percentuali. La ragione di questo comportamento, secondo Stephen Ellis, è da ricercare negli annunci di nuove M&A, come quelle tra Diamondback ed Endeavor e tra ConocoPhillips e Marathon Oil, che promettono di consolidare il settore e dunque renderlo più redditizio.
Gli energetici europei, nonostante negli ultimi mesi di contrattazioni abbiano mostrato un andamento analogo ai competitor americani, sono scambiati a valutazioni di mercato più elevate. Delle 11 società europee del settore oil&gas coperte dall’analisi Morningstar, solo Tenaris è valutata con un rating pari a 4 stelle, mentre delle quasi 40 aziende americane coperte dai nostri analisti, quelle scambiate a sconto rispetto al fair value sono il 25%.
“Diverse sono le ragioni dietro questa differenza in termini di valutazioni di mercato. Le aziende americane stanno reinvestendo maggiormente nel core business dell’oil&gas, che ha aspettative di rendimenti del capitale più elevate rispetto alle attività low carbon in cui stanno investendo i competitor europei.
"Inoltre, le compagnie energetiche americane beneficeranno maggiormente dell’aumento della domanda di gas delle aziende tecnologiche attive nelle industrie dell’IA e dei datacenter e della crescita delle esportazioni di gas liquefatto. A nostro avviso il mercato non ha ancora prezzato in maniera adeguata l’impatto positivo che questi elementi avranno sulla profittabilità delle aziende americane del settore, per questo motivo mostrano valutazioni di Borsa più convenienti”, conclude Ellis.
3 energetici a sconto
Le metriche chiave di Morningstar per Schlumberger
- Fair Value Estimate: USD 60.00
- Price/Fair Value: 0.73
- Morningstar Rating: ★★★★
- Economic Moat: Medio
- Morningstar Uncertainty Rating: Alto
Schlumberger ha ceduto oltre il 10% da inizio anno (in euro al 14/06/2024) sottoperformando i competitor americani e il mercato azionario Usa nel suo complesso. Il titolo viene scambiato ora a un tasso di sconto del 30% rispetto al fair value di 60 dollari (report aggiornato al 3 giugno 2024). Secondo gli analisti, il recente investimento in soluzioni digitali e servizi integrati avrà l’effetto di creare un flusso di ricavi aggiuntivo e ad alto valore aggiunto. Inoltre, l’elevata esposizione ai mercati non statunitensi mitigherà gli effetti negativi della volatilità del settore oil&gas.
Le metriche chiave di Morningstar per Exxon Mobil
- Fair Value Estimate: USD 138.00
- Price/Fair Value: 0.79
- Morningstar Rating: ★★★★
- Economic Moat: Medio
- Morningstar Uncertainty Rating: Alto
Gli analisti riconoscono a Exxon Mobil un Economic moat nella misura di Medio per via del suo modello di business integrato (dall’esplorazione di petrolio alla sua raffinazione) che gli garantisce una posizione di vantaggio nei confronti dei competitor. Entro il 2027, ExxonMobil prevede di raddoppiare gli utili e i flussi di cassa registrati nel 2019 grazie alla combinazione di tre fattori: riduzione strutturale dei costi operativi, miglioramento del portafoglio degli asset e crescita del fatturato. Da inizio anno il titolo ha guadagnato quasi il 15% (in euro al 14/06/2024) ma continua a essere scambiato a sconto rispetto al fair value di 138 dollari (report aggiornato al 3 giugno 2024).
Le metriche chiave di Morningstar per Tenaris
- Fair Value Estimate: €20.00
- Price/Fair Value: 0.72
- Morningstar Rating: ★★★★
- Economic Moat: Assente
- Morningstar Uncertainty Rating: Alto
Tenaris è uno dei maggiori produttori mondiali di tubolari che vengono utilizzati principalmente nel settore oil&gas. Gli analisti si aspettano che la crescita dell’attività di perforazione offshore nei mercati internazionali avrà l’effetto di aumentare la domanda dei prodotti premium di Tenaris, per i quali l'azienda riesce a ricavare prezzi più elevati, anche se questo non sarà sufficiente a scongiurare un calo degli utili nei prossimi cinque anni. Il mercato, però, sembra essere troppo pessimista sulle prospettive future dell’azienda e sconta il titolo del 30% rispetto al fair value di 20 euro (report aggiornato all’11 maggio 2024).
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