ETF a confronto: Azionari Francia

All’indomani del primo turno delle elezioni legislative, abbiamo analizzato gli ETF sul mercato azionario francese disponibili agli investitori italiani.

Valerio Baselli 26/06/2024 | 10:15
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Macron

Il primo turno delle elezioni legislative francesi ha sostanzialmente confermato le aspettative. Il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National, ha raggiunto il 33,2% dei voti, mentre il blocco di sinistra Front Populaire si è attestato al 28%. Lo schieramento del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, invece, è rimasto al 21%, mentre ai Les Républicains (centro-destra) sono andate il 7% delle schede.

“Un parlamento bloccato sembra rimanere l'ipotesi di base, vagamente in linea con le aspettative del mercato”, commenta di Peter Goves, Head of Developed Market Debt Sovereign Research di MFS IM, in una nota del primo luglio. “Detto questo, le incertezze sono elevate e il Rassemblement National dovrebbe essere il maggiore partito della nuova Assemblea.” 

“Siamo cauti nel trarre conclusioni troppo sicure sull'esatta proiezione dei seggi, perché l'alta affluenza alle urne ha visto l'esplosione della contesa a tre”, prosegue Goves. “Questo complica le cose. Il modo in cui i leader reagiranno e le alleanze saranno importanti per il risultato finale.”  

Delle vendite troppo frettolose

Da quando il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea Nazionale a seguito dei risultati delle ultime elezioni europee del 9 giugno, il mercato azionario d’Oltralpe ha perso quasi il 7% (misurato dall’indice Morningstar France NR, in euro al 28 giugno).

L'annuncio di un'elezione lampo ha infatti scatenato un’impennata dei rendimenti degli OAT (i titoli di Stato francesi) e ha portato a un crollo che ha cancellato circa 270 miliardi di euro dalla capitalizzazione della Borsa di Parigi in una sola settimana. Le banche francesi sono state particolarmente colpite, con una perdita media del 9,3% tra il 10 e il 14 giugno (perdite recuperate solo in minima parte la settimana successiva).

“Il mercato teme che un Parlamento a trazione Rassemblement National sia in grado di mantenere molte delle promesse di Marine Le Pen in materia di spesa pubblica, facendo potenzialmente esplodere il già elevato deficit di bilancio francese”, spiega Michael Field, european market strategist di Morningstar, che continua: “gli investitori hanno espresso preoccupazione per numerosi settori azionari in caso di cambio di governo, tra cui banche, infrastrutture e servizi di pubblica utilità.”

“Nel complesso, riteniamo che il sell-off dei titoli francesi sia eccessivo e abbia aperto opportunità in molti titoli”, prosegue Field. Molte large-cap francesi, infatti, hanno prezzato uno scenario negativo in modo eccessivo e sono attualmente scambiate a prezzi molto convenienti. Tra queste troviamo KeringBNP ParibasSociété GénéraleAXAEngieVeoliaEdenred e Vinci. Tutti titoli che possono contare su un Morningstar Stock Rating di 4 o 5 stelle.  

“In Francia, dovremo aspettare il 7 luglio per conoscere l'esito delle elezioni anche se i mercati hanno già iniziato a ridurre i premi di rischio specifici del Paese come dimostra l'emissione di titoli di Stato il 20 giugno, i cui livelli di sottoscrizione e tassi di emissione si sono rivelati rassicuranti”, commenta Clément Inbona, gestore di La Financière de L’Echiquier, in una nota del 21 giugno. “Anche la Borsa di Parigi ha iniziato a recuperare parte del terreno perso una settimana dopo lo scioglimento delle camere. Dopo aver analizzato a caldo i programmi economici dei blocchi politici contrapposti e aver cercato di anticipare l'esito politico del voto, gli investitori sembrano intravedere una graduale schiarita all'orizzonte, sebbene permanga l’incertezza.”

Secondo Inbona, “l'incertezza politica aleggia certamente in Francia anche se, come altrove, potrebbe dissiparsi meccanicamente a partire dall’8 luglio nel caso di un epilogo veloce.”

L’offerta ETF sul mercato azionario francese

Attualmente gli investitori europei possono contare su sei exchange-traded fund appartenenti alla categoria Azionari Francia.

Tra questi, l’Amundi CAC 40 UCITS ETF è di gran lunga il più importante in termini di patrimonio. Il suo portafoglio è sovrappesato nei settori ciclici dei consumi e dell'energia rispetto alla media della categoria, rispettivamente di 5,2 e 3,6 punti percentuali. Conta 43 titoli ed è relativamente concentrato, con il 59,9% del patrimonio del fondo ospitato all'interno delle prime 10 partecipazioni, rispetto alla media della categoria del 39,1%. Nell'ultimo triennio, ha battuto l'indice di categoria di 80 punti base su base annua e ha sovraperformato la media di categoria di 5,7 punti percentuali. E, cosa ancora più importante, su base quinquennale la strategia ha superato l'indice di 75 punti base annui.

Gli indici sulla Borsa di Parigi

Il CAC 40 è l’indice di riferimento del mercato azionario francese. Si tratta di un benchmark ponderato per la capitalizzazione di mercato che include i primi 40 titoli tra le 100 maggiori società quotate sulla Borsa di Parigi. La composizione dell’indice viene rivista trimestralmente. A ogni data di revisione, le società quotate su Euronext Paris vengono classificate in base alla capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante e per la quota di fatturato nel corso dei 12 mesi precedenti. Il peso assegnato a ciascuna componente è limitato al 15%. I beni di consumo discrezionali e quello industriale sono i due settori più importanti, con una ponderazione del 25-29% ciascuno, seguiti dal settore della salute e da quello finanziario (9-10%). L’indice è concentrato: le prime 10 partecipazioni rappresentano circa il 59% del portafoglio.

L’MSCI France, invece, è progettato per misurare la performance dei segmenti large e mid cap del mercato francese. Con 62 componenti, copre circa l’85% dell'universo azionario in Francia. A livello settoriale, i titoli industriali sono i più importanti con il 26% del portafoglio, seguiti dai beni di consumo discrezionali (19%). Anche in questo caso i primi dieci titoli contano per il 58% degli asset. Come per il CAC 40, LVMH è il nome più importante con quasi l’11%, seguito da Total e Schneider Electric (6-8%).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Amundi CAC 40 ETF Acc34,95 EUR-0,13Rating

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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