La Borsa di Parigi ha aperto in rialzo lunedì 1° luglio, dopo che le urne hanno dato al Rassemblement National (RN) un vantaggio nel primo turno delle elezioni legislative. Gli investitori stanno ora valutando se il RN possa ottenere la maggioranza assoluta nell'assemblea, cosa che sembra ora meno probabile.
Questo rimbalzo del mercato azionario francese riflette una certa riduzione dell'incertezza politica, anche se al momento non è ancora tutto chiaro.
Le banche, che erano state penalizzate dall'annuncio a sorpresa dello scioglimento il 9 giugno, hanno registrato un forte rimbalzo e hanno guidato i rialzi dei listini parigini.
"I risultati del Rassemblement National al primo turno sono stati un po' inferiori alle aspettative. Riteniamo che i trader siano andati fortemente short sulle banche francesi, che considerano un indicatore dell'economia francese in generale. È probabile che questa mattina ci siano molte ricoperture sui titoli bancari francesi", afferma Johann Scholtz, analista di Morningstar, in una nota pubblicata lunedì mattina.
Sul mercato dei tassi, il differenziale di rendimento tra i decennali francesi e quelli tedeschi si è ridotto da 75 punti base (0,75%) a 70 punti base (0,70%), secondo i dati Tradeweb riportati da Agefi/Dow Jones, riflettendo i risultati ampiamente in linea con le aspettative.
Incertezza politica destinata a persistere
I negoziati sono già in pieno svolgimento in vista della presentazione delle liste per il secondo turno, prevista per martedì sera.
Il numero eccezionale di elezioni triangolari (circa 300) significa che non è ancora chiaro quali candidati chiederanno una scissione per battere il candidato del Rassemblement National che dovranno affrontare domenica prossima.
Questa situazione sta creando una forma di incertezza che spiega perché il rally della Borsa di Parigi è attualmente limitato a pochi titoli. Secondo un trader azionario intervistato da Morningstar, "il mercato è troppo ottimista, poiché dovremo aspettare fino a mercoledì per conoscere lo stato delle elezioni triangolari e quindi farci un'idea più precisa delle possibilità che ha il RN di ottenere la maggioranza assoluta".
"La Francia si troverà nelle prossime settimane e forse per tre anni (fino alla fine del mandato di Emmanuel Macron) in un quadro istituzionale atipico, che sia una coabitazione o un parlamento diviso. La durata del governo non è garantita. Questo è di per sé un fattore di incertezza che probabilmente manterrà una certa pressione sul premio al rischio", afferma Bruno Cavalier, economista di Oddo BHF, in una nota agli investitori pubblicata lunedì mattina.
"Questi risultati mostrano che lo scenario che avrebbe ridotto notevolmente il rischio politico (coalizione intorno alle forze di centro) può essere escluso, anche se era improbabile", notano Sebatian Paris-Horvitz e Xavier Chapard, head of research e strategist di LBP AM. "Il risultato che i mercati avevano già previsto, quello di un parlamento senza una chiara maggioranza, è in effetti il più probabile. Giustifica un premio al rischio persistente ma limitato. Soprattutto, lo scenario meno favorevole per i mercati, quello di una maggioranza assoluta per l'alleanza di sinistra, è stato praticamente escluso", scrivono in una nota pubblicata lunedì mattina.
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