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Torna a crescere la ricchezza mondiale (non in Italia)

Secondo il Global Wealth Report di UBS, gli adulti dell'area EMEA sono in media i più ricchi. L'Italia però fa un passo indietro.

Valerio Baselli 11/07/2024 | 15:12
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Nel corso del 2023, la ricchezza mondiale è salita del 4,2%, controbilanciando la contrazione del 3% registrata l’anno precedente, un calo dovuto in gran parte agli effetti valutari legati alla forza del dollaro.

A dirlo è l’ultima edizione del Global Wealth Report a cura di UBS, un report che da 14 anni analizza la ricchezza delle famiglie e che quest’anno ha coinvolto 56 mercati i quali, secondo le stime, dovrebbero rappresentare il 92% del patrimonio mondiale.

In questo caso, per "ricchezza" si intende il valore delle attività finanziarie più le attività reali (principalmente immobiliari) possedute da una persona o una famiglia, meno i loro debiti. Questo corrisponde al bilancio che una famiglia potrebbe redigere, elencando gli oggetti posseduti e il loro valore netto in caso di vendita. Sono inclusi anche gli asset in fondi pensione privati o strumenti similari.

È lecito quindi supporre che le performance più che buone registrare l’anno scorso sui mercati finanziari, sia azionari sia obbligazionari, abbiano largamente contribuito a questo risultato.

Medio oriente e Asia in spolvero, in USA record di milionari

Il rimbalzo della ricchezza globale è avvenuto indipendentemente dal fatto che sia espresso in dollari o in valute locali, ed è stato trainato dalla crescita del 4,8% registrata nell’area EMEA e quella del 4,4% nella regione Asia-Pacifico (APAC). Nel continente americano, invece, la crescita è stata del 3,6%.

Nel 2023, in media, gli adulti dell’area EMEA sono stati i più ricchi (166.000 dollari), seguiti da quelli dei Paesi dell’APAC (156.000 dollari) e dalle Americhe (146.000 dollari).

Nonostante la ricchezza mondiale abbia seguito una traiettoria di crescita costante a partire dal 2008, il ritmo di espansione ha perso velocità in quasi tutti i mercati. Detto ciò, la ricchezza complessiva è cresciuta più rapidamente nella regione APAC (quasi il 177% a partire dal 2008) ed è stata accompagnata da una significativa impennata dell’indebitamento, che è salito di oltre il 192% nello stesso periodo.

Una variazione negativa della ricchezza in dollari tra l’inizio della seconda decade del secolo e il 2023 è stata registrata solamente in Grecia, Giappone, Italia e Spagna.

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Fonte: UBS Global Wealth Report 2024

I numeri aggregati del grafico qui sopra mascherano forti differenze tra singoli mercati. In effetti, anche in questo anno positivo, alcuni Paesi hanno visto diminuire la loro ricchezza. La contrazione più forte della ricchezza media per adulto tra i 56 mercati del nostro campione è stata registrata a Cipro, dove si è ridotta di oltre il 30%, seguito dal Messico con un crollo vicino al 20% e dal Kazakistan con oltre il 17%. Tra le economie dell'Europa occidentale, la Svizzera e l'Italia sono state le peggiori con rispettivamente quasi -6% e quasi -4%.

Al contrario, la Turchia si distingue per un'incredibile crescita della ricchezza per adulto di oltre il 157% tra il 2022 e il 2023, lasciando tutti gli altri Paesi molto indietro. C’è da ricordare però, che nel 2023 la Turchia ha registrato un’inflazione annua del 65%.

Negli Stati Uniti, la ricchezza media per adulto è cresciuta del 2,5%, circa un terzo della crescita della ricchezza della Cina continentale e pari a quella della Norvegia. Il Regno Unito è l'unico mercato europeo a che si è avvicinato alla soglia del 10%, molto più avanti rispetto alla Danimarca, che ha visto aumentare la propria ricchezza di quasi il 6%, precedendo di poco Hong Kong.

A livello di singoli mercati, la Svizzera continua a essere al primo posto per quanto riguarda la ricchezza media per adulto, seguita da Lussemburgo, Hong Kong e Stati Uniti.

Attualmente, il numero più alto di milionari in dollari è detenuto dagli Stati Uniti (22 milioni), seguiti da Cina (6 milioni) e Regno Unito (3 milioni), con gli USA che rappresentano il 38% dei milionari a livello globale. Entro il 2028, secondo le previsioni del report di UBS, il numero di adulti con una ricchezza superiore al milione di dollari crescerà in 52 dei 56 mercati analizzati e le stime suggeriscono che a Taiwan si registrerà un aumento del 50%.

Il ruolo dell’inflazione

L'inflazione intacca la ricchezza anno dopo anno. Dal 2008, infatti, la ricchezza reale è cresciuta di mezzo punto percentuale in meno all'anno rispetto a quella nominale, ovvero di quasi il 4,7% contro il 5,2%.

Tuttavia, l'anno scorso l'inflazione è scesa dal picco raggiunto nel 2022. Di conseguenza, la crescita reale crescita reale ha superato quella nominale. In altre parole, la ripresa della crescita della ricchezza globale dello scorso anno non è positiva solo in valuta locale, ma addirittura raddoppia in termini reali: la crescita della ricchezza globale reale corretta per l'inflazione ha raggiunto quasi l'8,4%.

Questo non significa che l'inflazione sia scomparsa nel 2023, tutt'altro. Ma la riduzione rispetto all'anno precedente è stata sufficiente a spingere al rialzo la crescita della ricchezza reale rispetto al 2022.

Italia meno ricca, ma poco indebitata

In Italia, il patrimonio medio per adulto nel 2023 è calato, soprattutto se misurato in moneta locale, accusando una perdita vicina al 4%. Dalla crisi finanziaria del 2008 in poi, invece, vi è stata una modesta crescita del 10% circa, sempre in valuta locale, mentre la ricchezza mediana per adulto è calata del 3%. Questa divergenza suggerisce che dal 2008 in poi le fasce patrimoniali più basse hanno subito un calo della propria ricchezza, contrariamente alla crescita verificatasi nelle fasce più alte.

I valori finanziari rappresentano poco più del 45% del patrimonio lordo complessivo, un valore al pari della Germania e al di sotto della media dell’Europa occidentale del 54% circa. I debiti ne rappresentano soltanto l’8%, il valore più basso dell’Europa occidentale, meno della metà della media continentale e poco più di un terzo del valore in Svizzera.

La diseguaglianza economia, misurata per mezzo del coefficiente di Gini, in Italia è aumentata di quasi il 15% dal 2008 in poi, ma resta al di sotto della media europea e si situa al pari della Francia e della Spagna.

Entro il 2028 ci aspettiamo che il numero di adulti con un patrimonio al di sopra del milione di dollari cresca approssimativamente del 9%, pari ad un aumento di circa 123.000 individui rispetto al 2023.

Entro il 2028, mercati emergenti più ricchi

Cosa riserva il futuro rispetto alla creazione e distribuzione della ricchezza nel mondo? Gli analisti di UBS hanno stimato come potrebbe evolvere la ricchezza globale negli anni a venire. Le loro previsioni suggeriscono che nel 2024 la quota di ricchezza globale delle economie emergenti supererà la soglia del 30% del patrimonio globale e che la percentuale di adulti che si trovano nella fascia di ricchezza più bassa si ridurrà ulteriormente nei prossimi cinque anni.

“In alcuni mercati”, si legge nel report, “il numero di milionari in dollari aumenterà fino al 50% nei prossimi cinque anni, secondo le nostre stime.”

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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