Metriche chiave di Morningstar per Intesa Sanpaolo
• Ticker: ISP
• Morningstar Rating: ★★★
• Fair Value Estimate: €3.50
• Morningstar Uncertainty Rating: High
• Economic Moat: None
Analista: Johann Scholtz, CFA
Intesa Sanpaolo si avvicina all'appuntamento con la trimestrale del 30 luglio forte di un rialzo delle quotazioni superiore al 40% negli ultimi dodici mesi. Una crescita che ha permesso alla capitalizzazione di avvicinare quota 70 miliardi di euro ma che, grazie all’aumento delle cedole, non ha scalfito il ricco rendimento da dividendo per gli investitori. Quest’ultimo, secondo alcuni analisti, potrebbe salire ulteriormente considerando anche il piano di buyback dell’istituto finanziario. Riuscirà la pubblicazione dei conti relativi al secondo trimestre 2024 a far salire ancora il titolo?
Occhi puntati sui ricavi da commissioni
Gli analisti di Equita attendono ottime notizie dalla trimestrale, i cui risultati dovrebbero beneficiare di un forte contributo dalla voce commissioni. "Ci aspettiamo - hanno scritto gli esperti - un trimestre sostanzialmente in continuità con gli ottimi risultati riportati nel primo trimestre dell'anno e che fornirà ulteriore visibilità sulla guidance per l'intero 2024 di utile netto, superiore agli 8 miliardi di euro, che riteniamo verrà ribadita dalla società, anche se a parità di condizioni emergeranno a nostro avviso chiari margini di upside".
A livello di numeri, si aspettano un net interest income, cioè un margine d'interesse (utile netto da interessi) in leggero calo su base trimestrale (-1%), ma in crescita su base annuale (+8%), coerente con l’aspettativa di un Net Interest Income dell'intero 2024 maggiore di quello del 2024. Sul fronte delle commissioni, nonostante un primo trimestre già molto positivo, Equita ritiene che dinamiche di mercato complessivamente favorevoli possano garantire un altro buon trimestre, stimate sostanzialmente stabili su base trimestrali (+1%) e in rialzo del +4% su base annuale. Infine, l'utile netto potrebbe raggiungere i 2,3 miliardi di euro. Gli analisti hanno quindi ribadito il loro "buy" con prezzo obiettivo a 4 euro.
Perché c'è cautela sul titolo
All'interno di una generale positività da parte degli analisti, c'è chi assume un atteggiamento più prudente. Mediobanca Research ha di recente confermato il giudizio "neutral" su Intesa Sanpaolo con target price a 3,50 euro per la valutazione attuale e lo scarso margine di rialzo del rendimento del capitale. Per quanto riguarda i numeri della trimestrale, i risultati di Intesa sono attesi superare il consenso di una singola cifra percentuale, con Cet-1 (il Common Equity Tier 1, coefficiente che indica il grado di patrimonializzazione delle banche) al 13,5%.
Le prospettive per il futuro
Guardando anche alle potenzialità future dei conti di Intesa Sanpaolo, Barclays ha alzato, seppure marginalmente del 2%, il prezzo obiettivo a 4,20 euro ribadendo il rating "overweight". Gli esperti hanno sottolineato che nonostante le stime sull'utile netto per l'esercizio in corso siano confermate, quelle per il 2025 sono riviste al rialzo dell'1% a 8,88 miliardi di euro, così come quelle per il 2026 a 8,973 miliardi. Secondo gli esperti di Barclays, la diversificazione delle entrate potrebbe favorire una crescita superiore di quanto atteso dei ricavi. Inoltre, la remunerazione a favore degli azionisti può contare su un bilancio solido.
Un newsflow favorevole
Le ultime notizie legate a Intesa Sanpaolo sembrano consolidare le prospettive dei conti della società. Eurizon Capital, la società di gestione del risparmio di Intesa Sanpaolo, ha firmato un’intesa di massima con Eurobank e con la controllata Eurobank Asset Management Mfmc per sviluppare il risparmio gestito in Grecia. Eurobank Asset Management Mfmc, controllata al 100% da Eurobank, è da oltre 20 anni sul mercato ed è la prima società di gestione di fondi comuni in Grecia. Gli analisti di Equita hanno commentato la notizia evidenziando che, "sebbene non vediamo impatti materiali nel breve termine, riteniamo interessante la strategia di Eurizon di fare scala con accordi distributivi che permettano di espandere il network potenziale oltre il perimetro della capogruppo".
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