Come investire in vista delle elezioni americane?

Scommettere sulla vittoria di Donald Trump o di Kamala Harris può essere molto rischioso e portare a risultati inaspettati.

Sara Silano 08/08/2024 | 09:37
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Sono settimane turbolente a Wall Street tra timori di recessione e fine del rally dei tecnologici, ma gli investitori guardano anche alla campagna elettorale che ha già riservato molti colpi di scena, dall’attentato a Donald Trump alla ritiro di Joe Biden e la conseguente candidatura di Kamala Harris.

Come possiamo preparare il portafoglio a questo importante appuntamento elettorale? Lo abbiamo chiesto a Nicolò Bragazza, associate portfolio manager di Morningstar Investment Management (MIM).

Sara Silano: Benvenuto Nicolò e grazie per avere accettato il nostro invito. Anche in Italia, come nel resto dell’Europa e del mondo, gli investitori si domandano cosa fare in vista delle elezioni americane. Azioni, obbligazioni e valute come reagiranno alla vittoria dell’una o dell’altra parte? Partiamo dal mercato azionario.

Nicolò Bragazza: Se guardiamo alla storia, nel 2016, quando Trump vinse le sue prime elezioni, il mercato azionario ebbe alcuni mesi di forte performance e questo fu causato dal fatto che Trump correva su una piattaforma che privilegiava i tagli delle tasse e promuoveva una forte deregulation dei mercati finanziari.

Trump quest'anno corre su una piattaforma molto simile, ma sarà da vedere se la sua azione sarà altrettanto incisiva come lo fu in passato, soprattutto sui tagli di tasse e sulla deregulation, perché non è chiaro se il Congresso sarà a maggioranza repubblicana come nei primi due anni della presidenza Trump.

Per quanto riguarda invece la piattaforma democratica, in particolare Kamala Harris, al momento è difficile ancora vedere un piano chiaro di azione in campo economico. Questo perché, ovviamente Kamala Harris è subentrata a Joe Biden un paio di settimane fa. E anche per il fatto che in generale ci possiamo aspettare una presidenza Harris in linea con quelle che sono state le linee guida della presidenza Biden.

Una questione che secondo me sarà piuttosto importante, a cui gli investitori daranno molta importanza, è quella delle politiche commerciali. Sappiamo che Donald Trump è particolarmente favorevole a imporre dazi alle potenze commerciali concorrenti come Europa e Cina e allo stesso tempo sembra che queste policy siano anche condivise dalla piattaforma democratica, forse con un accento meno marcato sui dazi ai paesi europei. E queste ovviamente sono non soltanto politiche inflazionistiche nel breve termine, ma possono anche portare ad una reazione negativa sui mercati azionari.

Silano: Passiamo ora ai titoli di Stato e al cambio euro/dollaro. Quali potrebbero essere le conseguenze di una vittoria di Trump? E se fosse eletta Kamala Harris?

Bragazza: Sempre guardando la storia, nel 2016, nel momento in cui Trump fu eletto, ci fu un forte rialzo dei tassi di interesse che si accompagnò ad un forte apprezzamento del dollaro nei primi mesi di presidenza. I tagli di tasse sono generalmente espansivi sul deficit, ma una forte riduzione delle tasse accompagnata ad un rialzo dei dazi avrebbe verosimilmente nel breve periodo effetti inflazionistici. Questo ovviamente ha effetti negativi generalmente sulle valutazioni delle obbligazioni governative.

A livello del dollaro, l'effetto è più difficile da prevedere, anche se in generale un rialzo dei tassi potrebbe accompagnarsi ad un rafforzamento del dollaro, se il deficit non fosse percepito come un problema e gli investitori si concentrassero prevalentemente sulla crescita, sulla deregulation e sui tagli alle tasse.

Silano: Infine, come possiamo preparare il portafoglio al voto negli Stati Uniti?

Bragazza: Allora partiamo dal presupposto che tendenzialmente le elezioni ricevono moltissima attenzione a livello mediatico, ma hanno ben poca importanza nel lungo periodo e questo è vero soprattutto per i mercati sviluppati piuttosto che per i mercati emergenti. La ragione è da rintracciare nel fatto che generalmente le policy USA non sono così differenti fra i principali candidati.

Certo, possiamo riscontrare qualche differenza, ma queste non cambieranno la traiettoria della nazione, in buona parte. Perciò, noi riteniamo che posizionare un portafoglio esclusivamente in risposta ad un risultato atteso di un'elezione, soprattutto in un mercato sviluppato, può essere molto rischioso e condurre a risultati inaspettati. Perciò, gli investitori devono continuare a concentrarsi sulle valutazioni e sui fondamentali di lungo periodo, piuttosto che guardare a quale sia la probabilità di vittoria di uno o dell'altro candidato per i prossimi tre mesi.

Silano: Nicolò, grazie per essere stato qui oggi. Per Morningstar, sono Sara Silano. Grazie per averci seguito.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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