Turismo boom in Italia: quali titoli tenere d’occhio in Borsa

A Piazza Affari esistono diverse società legate al turismo, tra cui I Grandi Viaggi, Emma Villas, IGD, Marr, Cucinelli e Moncler.

Fabrizio Guidoni 21/08/2024 | 14:49
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Paesaggio di campagna in estate in Italia

Mentre gli indici del mercato azionario italiano stanno passando un agosto bollente all'insegna delle forti escursioni dei prezzi, c'è nell'economia italiana un settore che sta vivendo un'estate tutta improntata al rialzo: il turismo. Molti i dati e le stime arrivate nelle ultime settimane a confermare questa tendenza ascendente. Ad esempio, l’analisi di FIPE – Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per la stagione estiva del 2024 rilasciata a fine luglio, ha annunciato che in base ai dati già a disposizione è possibile affermare che il bilancio dell’estate 2024 in Italia sarà di certo positivo.

I numeri vedranno infatti circa 215 milioni di presenze turistiche nel nostro paese, segnando un incremento dell'1,6% rispetto al 2023. Ma soprattutto, e ancora più interessante per le aziende e l'economia italiana, è visto in crescita di almeno il 4% il turismo estero. La spesa turistica nel trimestre giugno-agosto sarà così di 62 miliardi di euro. Questo risultato non sorprende visto che erano emersi segnali molto incoraggianti già in primavera e ad inizio estate.

Dal PIL a Piazza Affari il viaggio è breve

In effetti, già i dati preliminari relativi alla crescita del prodotto interno lordo in Italia nel secondo trimestre del 2024, che mostravano una crescita del +0,2% rispetto al trimestre precedente e +0,9% anno su anno, avevano indicato un contributo positivo all'aumento del PIL da parte di alcuni comparti del settore servizi come proprio il turismo. Ma quali possono essere i titoli quotati in Borsa Italiana il cui business, o parte di esso, è correlato positivamente alla tendenza di crescita dei flussi turistici nel nostro Paese?

Pur essendo privo da tempo di grandi campioni del settore turismo, il listino azionario italiano presenta diversi titoli riconducibili, chi più chi meno direttamente, all’industria turistica. Si tratta di società con dimensioni contenute, al contrario di quanto avviene in Europa dove sono presenti aziende del turismo (travel & leisure) di caratura internazionale, come l’inglese InterContinental Hotels Group IHG, che capitalizza quasi 14 miliardi di euro, l’irlandese Ryanair RYA (oltre 13 miliardi) o la francese Accor AC (5 miliardi), tanto per citarne alcune.

E proprio questo settore sta correndo forte in questi giorni sui listini europei. Come segnalato da Websim in una nota del 19 agosto, l'indice geografico Stoxx Europe 600, che raccoglie le principali eccellenze quotate nei listini europei, ha messo a segno a Ferragosto la miglior settimana degli ultimi tre mesi, terminata con un guadagno del 2,50%, grazie soprattutto al settore Viaggi & Turismo (+5%).

Quali sono i titoli legati al turismo a Piazza Affari?

Come detto, non esistono attualmente in Borsa Italiana titoli a grande capitalizzazione legati in maniera significativa al settore economico del turismo in Italia. Ma non mancano diversi nomi coinvolti in questo comparto tra le piccole e medie imprese (PMI) quotate a Piazza Affari. Si tratta di un gruppo di società i cui conti possono essere influenzati positivamente da una maggiore presenza di turisti stranieri nel Belpaese, spesso consumatori di alta gamma del made in Italy, o della domanda di soluzioni di lusso come, ad esempio, residenze o yacht in affitto.

Tanto per citarne qualcuno, I Grandi Viaggi IGV, Immobiliare Grande Distribuzione IGD, Emma Villas EAV, Marr MARR, e, appunto, diversi campioni del lusso, come Brunello Cucinelli BC ma anche Moncler MONC, e i titoli dello yachting. 

Le prospettive in Borsa per I Grandi Viaggi

Il titolo che è collegato a doppio filo col settore turismo è la small cap (40 milioni di euro di capitalizzazione) I Grandi Viaggi, società impegnata nel settore turistico e alberghiero. Incentra le proprie attività su tre divisioni commerciali: Villages of Property, Marketed Villages e Tour Operator.

Ma come stanno andando i conti in questo 2024? In un aggiornamento di inizio luglio, gli analisti di Banca Akros hanno commentato: "Date le solide prenotazioni (+12% per le destinazioni domestiche), restiamo fiduciosi sulle nostre stime 2024. Per il 2025-2027 ora prevediamo un tasso composto medio annuo di crescita a singola cifra media" percentuale "per i ricavi e l'Ebitda. Tenuto conto che l'azione offre un margine di rialzo intorno al 30% rispetto al nostro target price, incrementiamo la raccomandazione da accumulate a buy", hanno scritto gli analisti, indicando un prezzo obiettivo di 1,05 euro. 

I turisti fanno bene ai conti IGD?

Il turismo ha un impatto positivo sulle società attive nel comparto dell'hotellery e dei centri commerciali. Anche quest’ultima è un’area il cui business sta viaggiando a passo spedito, cosa che è considerata un buon segno dal management di IGD, società impegnata nel settore immobiliare e che capitalizza intorno ai 234 milioni di euro.

In effetti, già a luglio Roberto Zoia, amministratore delegato e direttore generale di IGD, spiegava: "Nel portafoglio abbiamo dei centri commerciali in località balneari e quindi se c'è turismo ne beneficiamo anche noi", aggiungendo "in generale, c'è ottimismo".

A inizio agosto, a seguito della pubblicazione della semestrale della società, Intesa Sanpaolo ha confermato il giudizio hold e il prezzo obiettivo di 1,80 euro ricordando che per lo più i conti sono risultati in linea con le stime a livello di ricavi ed Ebitda, ma con un utile netto impattato negativamente da una svalutazione una tantum da 29,1 mln euro del fondo Food connesso all'applicazione dei principi Ifrs 1.

Proprio su IGD, in scia alla presentazione del piano industriale 2025-2027 di inizio luglio, si erano espressi sia gli analisti di Banca Akros che di Mediobanca. I primi, nel confermare la raccomandazione “neutral” e il prezzo obiettivo a 1,9 euro, avevano sottolineato a propositivo di quanto annunciato nel piano da parte del management: "Le cessioni e il rifinanziamento dovrebbero contribuire positivamente alla riduzione del costo del debito e spianare la strada al ritorno alla distribuzione del dividendo". Gli esperti di Mediobanca, nel commentare la presentazione del piano strategico 2025-2027, avevano invece posto l'attenzione sul fatto che "le linee guida strategiche di IGD stanno muovendo la società nella giusta direzione" e avevano ribadito la raccomandazione “neutral” e il prezzo obiettivo a 2,1 euro

Tutti vogliono la Sardegna: chi la offre in Borsa?

Una delle aree a sempre maggior attrazione del turismo vacanziero "big spender" sia italiano sia estero si conferma la Sardegna. Questa dinamica può avere impatto sui conti di Emma Villas, azienda che opera nel settore degli affitti brevi di ville e tenute di pregio con oltre 600 proprietà in Italia e quotata sul segmento EGM (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana con una capitalizzazione non lontana dai 20 milioni di euro.

La società a luglio ha comunicato che in Sardegna per il periodo giugno - settembre è cresciuto il numero delle prenotazioni del 30% rispetto al 2023, anche grazie ai last minute. Nell'ultimo periodo si sta in particolare affermando la scelta della villa come soluzione ideale per le proprie vacanze. Secondo l'Osservatorio Emma Villas, focalizzato sul turismo di ville e dimore di pregio, la Sardegna risponde ai desideri di vacanza di tutti: “Eletta dagli italiani tra le mete più amate della summer season 2024, è molto appezzata anche dalla clientela internazionale, dove primeggiano gli italiani (19% sul totale), i tedeschi e gli inglesi (entrambi al 14%) e gli americani (12% sul totale)”.

Oltre alla Sardegna, Emma Villas sta rilevando una crescita di interesse dei turisti di alto livello per soluzioni in ville e dimore di pregio in Toscana, in particolare in Maremma. La società a metà luglio ha detto di aver assistito per l'estate 2024 a un aumento significativo delle prenotazioni per questo tipo di soluzione, in particolare nella provincia di Grosseto, per un totale complessivo di oltre 260 settimane prenotate, vale a dire un +15% rispetto a quanto si registrava alla stessa data lo scorso anno per la stagione 2023).

Marr, il turismo dà una spinta alla ristorazione

Oltre ad alimentare domanda per soluzioni abitative per le vacanze, l'aumento dei flussi turistici porta a una crescita di consumi, sia di quelli alimentari fuori casa sia di beni e servizi soprattutto di lusso.

Nel primo caso sono arrivate conferme da Marr, società specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari di uso non-domestico e che serve principalmente ristoranti, alberghi, pizzerie, ristoranti, villaggi e mense, in occasione della conference call di inizio agosto di presentazione dei dati del primo semestre. Il management della società che capitalizza oltre 700 milioni di euro, ha detto di avere indicazioni positive per la stagione turistica estiva, grazie soprattutto alle aspettative sul turismo straniero.

Queste indicazioni e soprattutto i conti del primo semestre hanno alimentato gli aggiornamenti di valutazione da parte di diversi uffici studi. Dopo i conti semestrali, Intesa Sanpaolo ha ribadito il rating "buy" ma ha anche alzato il target a 16,50 euro (da 16). Gli esperti hanno sottolineato che il margine Ebitda prosegue la ripresa e il management ha confermato la guidance sui numeri attesi. 

Sui risultati del primo semestre 2024 di Marr si è espressa anche Websim. I suoi analisti hanno messo in evidenza che i dati sono apparsi sostanzialmente in linea con le proprie attese, con una profittabilità risultata in miglioramento rispetto allo scorso anno. "L’outlook fornito dal management sulla seconda parte dell'anno - hanno scritto gli esperti - è misto, ma c’è comunque fiducia nel miglioramento delle vendite e della profittabilità. Buono l’andamento di luglio in progressione rispetto al mese di giugno". Hanno così ribadito il giudizio "neutrale" e il prezzo obiettivo a 13 euro. Anche da parte sua Equita Sim ha confermato la raccomandazione, che in questo caso è però "buy" su Marr ma anche limato il prezzo obiettivo dell'1% a 14,9 euro, commentando però di vedere un contesto più difficile, ma un luglio in recupero.

Il turismo di lusso sostiene i conti di Cucinelli e Moncler

L'effetto della crescita del turismo in Italia non impatta solo i settori più legati ai consumi ma si allarga sempre più ad altri comparti ad elevato valore aggiunto.  Come evidenzia l'ultimo Bain & Company Luxury Goods Worldwide Market Study, pubblicato in collaborazione con Altagamma, nel turismo di alto livello la tendenza continua a favore delle offerte esperienziali rispetto ai beni tangibili. Notevole la crescita costante nel segmento dell'hospitality, nel cibo gourmet e nella ristorazione di lusso, alimentata da un'industria turistica in ripresa e dalla crescente domanda di esperienze immersive. Si registra inoltre un crescente interesse per le crociere di lusso più intime; inoltre, il mercato ha visto un aumento costante nei jet privati e negli yacht. Si tratta di dinamiche di fondo che vanno a impattare positivamente anche su titoli del settore yachting quotati a Piazza Affari.

A confermare l'impatto positivo del turismo di lusso proveniente da Usa ed Asia sono stati anche i conti semestrali di Cucinelli sul fatturato (i dati completi saranno approvati il 28 agosto). Cucinelli ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi a 620,7 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra (+14,1% anno su anno) e ha confermato le attese di un +10% del fatturato per il 2024 e il 2025 e di un raddoppio del fatturato al 2030.

La società ha segnalato che tutti i mercati in Europa evidenziano la forte solidità della domanda nella parte alta del lusso, con una presenza costante del cliente locale e del turismo, sia americano sia asiatico, distribuita tanto nelle principali capitali del lusso quanto nelle località resort più esclusive. 

Anche Moncler è vista dagli analisti con un elevata esposizione al turismo. Lo ha di recente ricordato Equita Sim, in una nota sul titolo in cui ha ribadito la raccomandazione a "buy" limando il prezzo obiettivo da 73,5 a 72 euro. "Moncler - hanno scritto gli esperti - rimane il nostro titolo preferito nel settore grazie a qualità dell’equity story, margini al top del settore (circa 30% di EBIT margin a fronte di circa 20% dei peers), forte posizionamento del marchio (e in particolare con la clientela cinese), driver di crescita specifici (ampliamento dell’offerta, espansione della rete), elevata esposizione al turismo".

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Brunello Cucinelli SpA84,35 EUR1,69
Emma Villas SpA2,68 EUR-2,19
iGrandiViaggi SpA Az nom post raggruppamento0,92 EUR-2,33
Immobiliare Grande Distribuzione SiiQ SpA2,51 EUR1,83
Marr SpA11,52 EUR1,59
Moncler SpA50,98 EUR1,76Rating

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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