In questa stagione estiva 2024 delle trimestrali delle società quotate, Brunello Cucinelli (BC) ha in pratica bruciato sul tempo (e in diversi casi anche sulla qualità dei numeri) tutte le big del listino italiano. Nella prima parte di luglio, a soli 11 giorni dalla fine del primo semestre dell'anno, la società bandiera del lusso italiano stava già diffondendo agli investitori e analisti i numeri preliminari dei primi sei mesi dell'anno, rimandando al 28 agosto chi voleva avere conferme e dettagli su questi numeri. Ma allora perché nel mercato sta crescendo l'attesa per i risultati che saranno rilasciati non essendo – forse - del tutto nuovi?
La questione è in realtà semplice: come si combinano le indicazioni preliminari solide e positive rilasciate da Brunello Cucinelli con i risultati deludenti di alcuni marchi leader mondiali nel lusso e con la parallela debolezza del mercato e dell'economia cinese, uno dei driver potenziali di maggiore crescita per il settore della moda più esclusiva e di eccellenza?
Risultati preliminari solidi e previsioni di crescita confermate
I dati preliminari rilasciati dalla società lo scorso 11 luglio dopo la chiusura della seduta, hanno fornito in sostanza conferme alle aspettative già solide degli analisti e degli investitori. Il fatturato nel primo semestre del 2024 è cresciuto a 620,7 milioni di euro, con un incremento su base annua del +14,1% (+14,7% a cambi costanti), risultando in linea con le stime sia come dato complessivo che in termini di mix per canale.
Nel dettaglio, i ricavi del secondo trimestre sono aumentati dell'11,8% arrivando a 311,6 milioni di euro. I ricavi trimestrali del canale all'ingrosso sono aumentati del 7,1% su base annua a 105,0 milioni di euro, facendo leggermente meglio delle aspettative, mentre i ricavi al dettaglio sono aumentati del 14,4% su base annua a 206,7 milioni di euro, supportati sia dal commercio fisico che dall’e-commerce.
Tutte le aree geografiche hanno registrato tassi di crescita giudicati soddisfacenti, con il nord America, a cui sono stati riconducibili il 35,8% del totale delle vendite trimestrali, cresciuto del 19,3% su base annua, diventando la regione con le migliori performance. L'Asia, che costituisce il 28,2% delle vendite totali, è cresciuta del 12,8% su base annua, con la Cina presente per quasi la metà di questo importo e il Giappone per circa un quarto. E il mercato italiano? I dati preliminari hanno mostrato che l'Italia è rimasta stabile, mentre il resto d'Europa è cresciuto del 7% su base annua.
Le notizie positive al momento della diffusione hanno riguardato anche le stime di Brunello Cucinelli per l'intero anno. La società ha infatti ha confermato le attese per una crescita del +10% dei ricavi per l'intero 2024 e anche il 2025, con un obiettivo di un raddoppio del fatturato al 2030.
Cosa hanno detto gli analisti dopo i preliminari di Cucinelli
La reazione a caldo degli analisti ai dati preliminari dell'11 luglio è stata tutto sommato positiva, con in generale giudizi di apprezzamento e un complessivo consolidamento dei rating già espressi, divisi tra ottimisti, orientati al "buy", e “neutrali” sul titolo.
Gli esperti di Goldman Sachs hanno ribadito la raccomandazione "buy" pur limando del 2% il prezzo obiettivo, portato a 132 euro. Si tratta, comunque, del target price più alto tra quelli degli analisti monitorati da FactSet. Nello spiegare che il prezzo obiettivo è stato ritoccato per incorporare una revisione al ribasso delle stime anche di utile netto alla luce di maggiori ipotesi sulle spese per investimenti nel 2024 e nel 2025, hanno comunque tenuto a definire "forti" i dati sul fatturato semestrale.
Anche Ubs ha confermato la raccomandazione "buy" e il prezzo obiettivo a 110 euro sottolineando che il "momentum" dei conti della società continua a essere forte in un contesto di trend di settore in indebolimento. Ha anche commentato che eventuali ritracciamenti del titolo costituiscono "un'opportunità interessante di ingresso", confermando che il titolo è una delle top pick degli analisti nel settore.
Conferme positive sono arrivate anche da Oddo BHF, che ha reiterato il rating "outperform" e il prezzo obiettivo a 107 euro rivedendo in marginale rialzo le stime di utile per azioni dello +0,1% per il 2024 e il 2025, dopo i dati sul fatturato del primo semestre.
Tra chi ha fornito un giudizio tutto sommato positivo sui dati semestrali preliminari mantenendo però un atteggiamento neutrale sul titolo in Borsa, si è inserita anche Mediobanca Research. I numeri diffusi dalla società sono stati considerati solidi e allineati alle stime. Come commento di sintesi, gli analisti hanno scritto: "In un contesto macro complesso, che sta portando a un'ulteriore polarizzazione nella performance dei marchi di lusso, apprezziamo il posizionamento di Cucinelli nel lusso assoluto e suggeriamo di acquistare sulla debolezza".
Visione neutrale confermata anche da Equita. I suoi esperti hanno tenuto a evidenziare che Brunello Cucinelli continua a sovraperformare, con il canale retail in crescita a doppia cifra a fronte del +3% atteso in media per il settore nel primo semestre. "Le valutazioni - hanno scritto - appaiono ragionevoli, ma allo stesso tempo non particolarmente attraenti, sia in termini assoluti che relativi rispetto ai peers, considerato anche che vediamo nel breve meno spazio per sorprese positive rispetto alle continue revisioni al rialzo delle guidance che si erano verificate nel 2022-23". In conclusione, hanno ribadito la loro visione neutrale con il giudizio "hold" e prezzo obiettivo a 100 euro.
Stesso giudizio confermato per gli analisti di Intesa Sanpaolo, che però hanno un target price a 108 euro. "Come atteso, i dati semestrali sostengono fortemente la nostra stima per l'intero 2024" sui ricavi. Gli esperti prevedono ora per l'esercizio in corso un +11,5% anno su anno del fatturato, il che implicherebbe un +9,1% su base annua nel secondo semestre.
Perché cresce l'attesa sui numeri definitivi della semestrale?
Con dati preliminari così solidi, e ben accolti dagli analisti, perché quindi cresce l'attesa per i numeri e le indicazioni finali sulla semestrale? Come detto ci sono soprattutto due motivi, tra l'altro collegati tra loro: le semestrali deboli rilasciate da alcuni grandi nomi del settore del lusso e fragilità maggiore delle attese dell'economia cinese, che rappresenta un importante mercato di sbocco per i prodotti del lusso più esclusivo.
Un esempio delle difficoltà dei competitor di Brunello Cucinelli è il crollo sul mercato azionario di Parigi a fine luglio delle azioni di Kering (KER), che ha come principale marchio Gucci, arrivate a perdere oltre il 7% dopo aver aggiornato il mercato sui conti semestrali e sulle loro dinamiche. Il gigante francese, che capitalizza intorno ai 33 miliardi di euro, specializzato in abbigliamento, pelletteria, scarpe, gioielli e orologi, ha registrato un calo dei ricavi nel secondo trimestre superiore alle attese e ha previsto un secondo semestre debole sui timori per una prolungata flessione della spesa per prodotti di fascia alta. Kering ha comunicato che il risultato operativo del secondo semestre potrebbe diminuire di circa il 30%, dopo un calo del 42% nel primo semestre.
Temere o no i dati finali di Cucinelli del primo semestre?
Nonostante un contesto sfidante per il lusso, la particolare dinamica economica solida di Brunello Cucinelli, legata a un posizionamento centrato nel lusso assoluto, è vista tenere bene. Per gli analisti di Jefferies, i ricavi del secondo trimestre sono stati leggermente superiori alle stime e i dati fanno presagire che la semestrale completa, sarà "robusta". Gli esperti hanno confermato le previsioni sugli utili del primo semestre e dell'intero anno, mantenendo un prezzo obiettivo a 97 euro.
Ancora più ottimista sui dati finali del trimestre si è mostrata Websim in un aggiornamento sul titolo del 23 luglio. Gli esperti hanno parlato esplicitamente di "aspettative interessanti", coerentemente alzando la raccomandazione a "interessante" con prezzo obiettivo a 105 euro. "Prevediamo - hanno scritto - che il margine EBIT del primo semestre 2024 raggiunga il 16,8%, in aumento dello 0,70%, portando l'EBIT semestrale a 91,8 milioni di euro, in crescita del 18,9% su base annua. Il management sta reinvestendo una parte significativa dei benefici derivanti dalla leva operativa favorevole nel marchio e nel miglioramento delle condizioni di lavoro. Lasciamo invariate le nostre previsioni sui ricavi per il 2024-25, confermando una crescita annua leggermente superiore al 10%".
Sempre il 23 luglio, seduta in cui il titolo Brunello Cucinelli ha chiuso a 87,25 euro, gli analisti hanno sottolineato: "dal nostro downgrade del 15 marzo, il titolo è sceso del 19%. Sebbene le nostre stime e il nostro target rimangano invariati, abbiamo migliorato la nostra raccomandazione a “Interessante” perché riteniamo che il titolo possa ritrovare slancio grazie al suo posizionamento unico e all'eccellente visibilità sulle stime di consenso. L’andamento del mercato mostra un persistente divario prestazionale tra il lusso assoluto, che rimane molto forte, e il resto del mercato, che mostra una maggiore volatilità. In tutti i mercati, i clienti del lusso richiedono un prodotto esclusivo, raffinato, non troppo diffuso". Il 23 agosto il titolo ha chiuso a 89,60 euro, risultando ancora non distante dai valori del 23 luglio.
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