4 ETF a bassa volatilità per mercati turbolenti

In periodi di forte incertezza come quello attuale, i replicanti Strategic beta orientati alla riduzione del rischio possono fornire una di rete di sicurezza agli investitori.

Valerio Baselli 30/08/2024 | 08:25
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Lo scorso 5 agosto i mercati internazionali hanno vissuto la peggior seduta dallo scoppio della pandemia di Coronavirus nel marzo 2020. L'indice giapponese Nikkei ha subito il peggior calo di punti giornaliero di sempre, mentre Wall Street subiva la più forte perdita in una singola sessione dal 2022. Lo stesso giorno, Bitcoin è scivolato di 10 punti percentuali.

Nonostante nei giorni successivi gran parte di queste perdite siano state recuperate, il problema della forte volatilità rimane, anche perché le cause che hanno creato l’ultimo “lunedì nero” della storia rimangono ancora molto attuali: i timori per una recessione negli Stati Uniti, per una rapida fine del boom tecnologico e l'improvviso apprezzamento dello yen giapponese.

Nelle ultime settimane, infatti, la volatilità di mercato è tornata a salire sensibilmente, con l’indice VIX che ha mostrato proprio lo scorso 5 agosto un balzo da 25,40 a 36 per poi attestarsi a 30. Livelli così elevati dell’indice non si registravano dal novembre 2020. Qui sotto l’evoluzione del cosiddetto “benchmark della paura” negli ultimi 12 mesi.

La storia è una grande maestra e la più importante lezione che ci insegna in momenti di crisi è quella di calmarsi e aspettare. Sebbene questo rimanga un buon consiglio per gli investitori con prospettive di lungo termine e un’allocazione ben diversificata, per chi ha invece tempi di investimento più brevi, preservare il capitale ora potrebbe essere la priorità.

4 ETF Low Volatility che ci piacciono

Di seguito elenchiamo quattro ETF azionari di tipo Low Volatility messi in evidenza dal nostro team di analisti sulle strategie passive, ognuno per una diversa regione geografica: mercato globale, Stati Uniti, mercati emergenti ed Europa.

iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF (MVOL)

  • Medalist Rating: Silver
  • Categoria: Azionari Internazionali Large Cap Blend
  • Spese correnti: 0,30%

 Con quasi 2,9 miliardi di euro in gestione, l’ETF iShares Edge MSCI World Minimum Volatility è il più grande ETF Strategic Beta a bassa volatilità tra quelli domiciliati in Europa. Nell’ultimo anno il fondo è salito del 16%, segnando una sottoperformance del 2,9% rispetto alla media di categoria. Nell’ultimo mese, però, quando c’è stato il crollo dei mercati e un aumento della volatilità, questa strategia è stata in grado di battere l’indice di categoria dell’1,5%, segnando un rendimento del 2,1% (dati in euro al 27 agosto 2024).

iShares Edge S&P 500 Minimum Volatility UCITS ETF (MVUS)

  • Medalist Rating: Silver
  • Categoria: Azionari USA Large Cap Blend
  • Spese correnti: 0,20%

Questa strategia offre un portafoglio di azioni statunitensi selezionate per offrire la più bassa varianza di rendimento possibile. Il portafoglio parte dai titoli dello S&P 500 e poi utilizza un ottimizzatore per creare un insieme di titoli a volatilità minima. Sebbene questa strategia apporti generalmente un valore aggiunto limitando il rischio di ribasso, gli investitori devono tenere presente che una tale posizione difensiva comporta un ritardo nei mercati forti.

iShares Edge MSCI EM Minimum Volatility UCITS ETF (EMV)

  • Medalist Rating: Silver
  • Categoria: Azionari Paesi Emergenti
  • Spese correnti: 0,40%

Questa strategia a bassa volatilità sui mercati emergenti internazionali ha raggiunto i suoi obiettivi. La sua volatilità è stata inferiore di oltre il 25% rispetto a quella dell'indice MSCI Emerging Markets negli ultimi 10 anni. Ciò ha permesso di mantenere la performance corretta per il rischio a breve distanza dall'indice principale. In compenso, secondo gli analisti di Morningstar, gli investitori non devono aspettarsi che questo fondo tenga il passo quando il mercato si impenna o che eccellano ogni volta che vacilla, ma i loro profili di rischio/rendimento dovrebbero essere buoni nel lungo periodo.

iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS ETF (MVEE)

  • Medalist Rating: Silver
  • Categoria: Azionari Europa Large Cap Blend
  • Spese correnti: 0,25%

Questa strategia si orienta verso società più piccole e di tipo “value” rispetto alla media dei suoi pari nella categoria Morningstar Azionari Europa Large Cap Blend. Questi titoli a basso rischio danno tipicamente il meglio di sé quando i mercati sono in crisi. L'esposizione alla bassa volatilità contribuisce a limitare le perdite al ribasso al costo di un ritardo nei mercati rialzisti. Nel corso dell’ultimo mese, il fondo ha sovraperformato la media di categoria dello 0,60%. In compenso, negli ultimi tre anni, questo ETF a sottoperformato i propri pari dell’1,5% annualizzato.

Passivi, con un’anima da attivi

L’investimento attraverso exchange-traded fund di tipo Strategic beta può fornire una via alternativa, consentendo agli investitori di ridurre il rischio mantenendo però l’esposizione al prossimo rimbalzo di mercato.

Strategic beta è la definizione che Morningstar ha scelto per indicare gli indici e gli strumenti finanziari passivi che superano le metodologie tradizionali a capitalizzazione e cercano sia di incrementare la performance, sia di modificare il livello di rischio relativo rispetto ai benchmark standard, rappresentando una via di mezzo nello spettro attivo-passivo. Comunemente vengono denominati smart betaenhanced beta o alternative betaClicca qui per approfondire.

Strategie a bassa volatilità per affrontare le turbolenze

Le strategie che puntano a minimizzare la volatilità di portafoglio (low volatility o minimum variance) sono anticicliche, il che significa che tendono a sottoperformare durante fasi di mercato rialziste e a sovraperformare in periodi di ribassi.

Sostanzialmente, fanno una scommessa sulla qualità implicita, poiché i titoli a bassa volatilità tendono a operare con una leva inferiore e hanno una crescita degli utili più stabile. Non sorprende, quindi, che tale approccio favorisca i titoli difensivi.

Come si sono comportate queste strategie ultimamente? Verrebbe da dire “come ci si aspettava”. Nella tabella sottostante abbiamo messo a confronto i principali indici azionari con le loro versioni a bassa volatilità.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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