Addio Saras, ma la stagione delle OPA continua a Piazza Affari

La società di raffinazione lascerà Borsa Italiana l’11 settembre, ma sul listino il tema OPA resta caldissimo.

Fabrizio Guidoni 10/09/2024 | 12:49
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Insegna stradale di Piazza Affari

È arrivato il momento di dare l'addio al titolo Saras che abbandonerà Piazza Affari l'11 settembre, data prevista per il delisting, portandosi via una capitalizzazione di poco superiore a 1,5 miliardi di euro. Nelle sedute del 9 e 10 settembre è già prevista la sospensione dalle quotazioni. Il delisting delle azioni della società, attiva nel settore dell‘energia tramite la gestione di raffinerie in Europa, arriva come conseguenza dei risultati definitivi dell'offerta pubblica di acquisto (OPA) portata avanti da Varas, arrivata a possedere il 95,29% delle azioni. Questa operazione, tuttavia, non pone termine alla stagione delle opa in Piazza Affari. Tra operazioni in corso e quelle attese, il tema dei titoli nel mirino di offerte pubbliche di acquisto continua a essere caldo tra gli investitori.

Quali sono le OPA in corso

In questo periodo diversi titoli a media e soprattutto piccola capitalizzazione sono sottoposti ad attività di OPA. Tra i nomi coinvolti spiccano tra gli altri Unieuro, IVS Group, Alkemy, Defence Tech Holding, Salcef, Relatech. Già in agosto diverse offerte pubbliche di acquisto hanno completato il loro iter. Tra queste, ad esempio Medica e Civitanavi Systems.

Unieuro e il nodo della congruità

Il 2 settembre ha preso il via l'offerta pubblica volontaria di acquisto e scambio (OPAS) promossa su Unieuro, rivenditore di elettronica di consumo ed elettrodomestici, da Fnac Darty e Ruby Equity Investment. L'offerta ha come termine, se non ci saranno proroghe, il prossimo 25 ottobre. L'OPAS prevede il pagamento di 9,00 euro e l'assegnazione di 0,1 azioni ordinarie di nuova emissione di Fnac Darty quotate su Euronext Paris per ogni azione Unieuro apportata dagli azionisti. L'operazione vede un impegno finanziario per un valore intorno ai 250 milioni di euro su Unieuro da parte degli offerenti. In particolare, il valore totale offerto per ogni azione incorpora un premio del 42% rispetto al prezzo medio ponderato per i volumi scambiati in Borsa lo scorso 15 luglio della preda. Di recente, il cda di Unieuro ha approvato all'unanimità il comunicato dell’emittente relativo all’offerta, ma ha fatto sapere di non aver raggiunto una maggioranza circa la valutazione di congruità, dal punto di vista finanziario, del corrispettivo dell'offerta. 

IVS Group, l'offerta è partita il 9 settembre

Altro titolo caldo sul fronte OPA è Ivs Group, società del settore distributori automatici di bevande e snack, che capitalizza 648 milioni di euro. L'avvio dell'OPA da parte di Lavazza e IVS Partecipazioni, che dovrebbe portare al delisting dell'azienda da Piazza Affari, è avvenuto lunedì 9 settembre. Il periodo di adesione avrà termine il 27 settembre e il corrispettivo offerto agli azionisti è di 7,15 euro per azione. Il prezzo offerto incorpora un premio dell'8,1% rispetto al prezzo ufficiale del 22 aprile, giorno dell'annuncio dell'offerta, e del 6,9% rispetto al 19 aprile, ultimo giorno di borsa prima della comunicazione al mercato. Il premio rispetto alla media aritmetica ponderata dei sei mesi precedenti è risultato essere del 18,9%.

Di recente, Equita Sim ha confermato il rating hold sulle azioni IVS, con prezzo obiettivo in linea con quello offerto. Gli analisti hanno sottolineato: "Calcoliamo che sommando le azioni detenute dal Gruppo Lavazza (offerente), quelle detenute dall'azionista di maggioranza IVS Partecipazioni e alcune azioni detenute dal management si arriva già ad un totale prossimo al 90% dell'azionariato".

Salcef, ok all'OPA obbligatoria totalitaria

Altro titolo da tempo oggetto di un'operazione straordinaria finalizzata al delisting è Salcef, holding attiva, attraverso le sue controllate, nel settore ferroviario fornendo soluzioni integrate per lo sviluppo di progetti sia nella costruzione di nuove linee sia nel rinnovo, risanamento e manutenzione di quelli esistenti. Lo scorso 30 agosto Salbid, società interamente partecipata da Railbid, soggetto designato a promuovere l'offerta, ha comunicato che si sono verificati i presupposti di legge per la promozione da parte dell'offerente di un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Salcef. L'offerta ha per oggetto 20.512.213 azioni ordinarie di Salcef, rappresentative del 32,87% circa del capitale sociale. L'offerente pagherà un corrispettivo di 26 euro per ogni azione oggetto dell'offerta, inferiore rispetto al corrispettivo di 26,55 indicato lo scorso 24 aprile, visto che il 13 maggio scorso è stato staccato un dividendo di 0,55 euro. L'operazione comporta una valutazione di Salcef intorno a 1,6 miliardi di euro.

Chi vuole evitare il rischio OPA

Tra i titoli a grande capitalizzazione la parola OPA ha sfiorato nelle ultime settimane i titoli MPS (BMPS) e TIM (TIT). Sulla prima, a proposito dell'attesa vendita di azioni da parte del governo della banca senese entro fine anno, Equita ha messo sotto analisi l'idea che il governo starebbe facendo valutazioni di natura strategica, volendo evitare di esporre la banca al rischio di OPA da parte di un istituto estero e valutando l'eventualità di un partner industriale, commentando: "Rimane a nostro avviso da valutare l'effettiva volontà politica di uscire completamente dal capitale della banca".

Su TIM, gli esperti di Intesa Sanpaolo hanno invece tenuto a sottolineare a fine agosto, nel confermare il rating buy e il prezzo obiettivo di 0,40 euro, che dopo la cessione di NetCo e la riduzione del leverage sotto 2 volte l'EBITDA, l'azione torna ad essere più attraente. Con riferimento ai rumor di stampa in merito alla cordata italiana per la rilevazione tra il 6% e il 7% della società da Vivendi, "senza l'impegno del consiglio di amministrazione e in un contesto di ristrutturazione aziendale, Vivendi potrebbe essere più propensa a uscire", sostengono gli analisti. Inoltre, questi ultimi ritengono il valore dell’operazione, circa 500 milioni, "generoso" in quanto valuta il 7% a circa 0,45 euro per azione. Gli esperti, tuttavia, hanno precisato che "il perfezionamento dell'acquisizione non porterebbe all'obbligo di OPA".

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Banca Monte dei Paschi di Siena6,58 EUR0,86
Saras SpA  
Telecom Italia SpA10,18 MXN-37,32

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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