Quali titoli guideranno i listini europei nel quarto trimestre?

Dopo i guadagni accumulati da inizio anno, ecco le azioni che potrebbero spingere le Borse del Vecchio continente nei prossimi tre mesi.

Christopher Johnson 03/10/2024 | 09:31
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UK Paris Europe Main Image

Dalle tumultuose elezioni francesi alla crescita economica anemica in Germania, le azioni europee non sono state immuni da importanti fattori di incertezze quest'anno.

Tuttavia, a inizio di ottobre l'EuroStoxx 50 ha raggiunto i 5.003,99 punti, tornando lentamente ai massimi storici raggiunti negli anni Novanta. Nonostante i problemi interni, negli ultimi 12 mesi le azioni europee sono state un rifugio redditizio per gli investitori, beneficiando dei tagli ai tassi di interesse e del calo dell'inflazione a livello globale.

Ma questo è il quadro generale. Michael Field, European Market Strategist di Morningstar, afferma che il risultato, per gli investitori, dipende in larga misura da dove si è investito. E questo non cambierà con l’ingresso nell'ultimo trimestre dell'anno.

“In generale, il mercato è salito di oltre il 20% negli ultimi dodici mesi”, afferma Field.

“Ma all'interno di questo dato la situazione è stata molto eterogenea tra i vari settori. Chi ha investito nel settore dei beni di consumo, che non è stato un luogo ideale in cui essere posizionati nel 2024, ha guadagnato solo l'1,5% o il 3%, a seconda che abbia messo in portafoglio titoli del segmento consumer cyclical o quelli consumer defensive”.

Hanno deluso anche gli energetici, mentre Field indica il comparto finanziario come uno dei settori più in forma, in costante crescita dalla crisi bancaria del marzo 2023.

“Se avessimo avuto una esposizione al comparto finanza, che è rimbalzato dopo la crisi bancaria, avremmo recuperato un terzo del capitale perso nell'arco di 12 mesi, il che è davvero impressionante”, afferma.

 

 

UniCredit è il titolo da tenere d'occhio? 

Will James, gestore del fondo Guinness European Equity Income Fund con un Morningstar Medalist Rating pari a Silver, sostiene che i titoli finanziari continueranno ad avere il vento in poppa grazie agli effetti prolungati del rialzo dei tassi dopo decenni di tassi negativi.

James ritiene che il settore possa essere il motore della performance delle azioni europee nel quarto trimestre, anche se ci sono dei rischi.

“Il rischio principale è che la crescita economica rallenti in modo forte e che la gente inizi a preoccuparsi di un'altra potenziale mini-recessione”, afferma James.

“Ma ora questo pericolo non sembra essere imminente”.

UniCredit UCG non fa parte delle holding inserite nel portafoglio del suo fondo, ma James si aspetta che la banca italiana guidi la crescita del settore finanziario europeo per il resto dell'anno.

Metriche chiave di Morningstar per UniCredit

Perché Unicredit? Il titolo della banca italiana è stato sostenuto dalla mossa di acquisire una partecipazione più ampia nella rivale tedesca Commerzbank CBK, un'operazione più profonda che rappresenta un cambiamento significativo nelle attività di M&A all’interno del settore finanziario europeo.

La mossa è frutto dell'idea del nuovo amministratore delegato Andrea Orcel, che vuole utilizzare i 6 miliardi di euro di liquidità extra della banca per trasformare le prospettive del suo business.

“Il motivo per cui si sta iniziando a vedere il ritorno dell'M&A è che qualcuno come UniCredit vuole utilizzare il capitale in eccesso che ha generato negli ultimi 18 mesi per diventare più grande”, afferma James.

“Anche se, secondo la mia esperienza, quando le banche diventano più grandi è sempre un po' più pericoloso”.

La Francia può riprendersi? 

L’indice francese CAC 40 è rimasto indietro rispetto agli altri paesi europei a causa delle conseguenze delle elezioni lampo di luglio. Le urne hanno portato alla formazione di un fragile governo di centro-destra, guidato dal conservatore Michel Barnier, che gode del tacito sostegno dell'estrema destra.

“Il mercato è salito un po', ma è ancora al di sotto delle valutazioni di prima dell'estate”, afferma Field. 

“I listini parigini sono in ritardo rispetto a quelli degli altri paesi europei, che invece hanno praticamente raggiunto i loro massimi storici”.

Il futuro dipenderà sicuramente dall'andamento dei titoli del lusso LVMH MC, Kering KER e Hermes RMS. LVMH e Hermes sono le più grandi società francesi per capitalizzazione di mercato, ma, come altre società del settore beni di consumo ciclici, sono state duramente colpite dal calo della fiducia dei consumatori e dalla contrazione delle vendite in Cina.

“Parte della ragione per cui i ciclici hanno sottoperformato così tanto i difensivi è che tutti sono diventati pessimisti sulle prospettive della Cina”, afferma Tom O'Hara, gestore del fondo Janus Henderson Continental European Fund, valutato con un Medalist Rating pari Bronze.

“Tuttavia, la scorsa settimana il governo cinese ha annunciato nuove misure per rilanciare l’economia e questo ha prodotto il rimbalzo di alcune azioni del settore consumer cyclical”.

 

 

La Cina ha anche annunciato una serie di tagli ai tassi d'interesse, finanziamenti supplementari per il mercato azionario e sostegno economico per il settore immobiliare in crisi. 

“Ora siamo all'inizio del quarto trimestre e l'umore è leggermente cambiato, con la speranza di poter superare il sentiment negativo nei confronti della Cina”, afferma O'Hara.

“Negli Usa, la Federal Reserve sembra aver iniziato il taglio dei tassi di interesse in maniera corretta, permettendo all’economia un atterraggio morbido. Se si mettono insieme queste cose, allora viene da dire che ci sono le condizioni per un recupero del settore beni di consumo ciclici e in particolare per alcuni segmenti del consumo discrezionale come quello del lusso”.

Anche Rajesh Tanna, gestore del fondo JPM Global Unconstrained con Medalist Rating pari a Silver, ritiene che LVMH, che possiede i marchi Dior, Givenchy e Tag Heuer, abbia un buon potenziale di crescita nel lungo termine.

“Ora LVMH sta attraversando una fase di crescita più lenta, ma è un'azienda che può vantare i migliori marchi al mondo e che viene scambiata a 19 volte gli utili”, afferma. 

“LVMH beneficerà della ripresa dei consumi non solo in Cina, ma anche negli Stati Uniti. Inoltre, molti altri mercati, come il Medio Oriente e l'India, stanno iniziando a diventare di dimensioni importanti”.

Sebbene il lusso dia l’impressione di essere vicino a una inversione della tendenza, Field non è sicuro che il comparto dei beni di consumo difensivi registrerà la stessa ripresa nel corso del quarto trimestre.  

“Le aziende del settore consumer defensive sono bravissime a trasferire l’aumento dei costi ai clienti attraverso l’aggiustamento dei prezzi. Le persone pagano solo perché hanno bisogno di quei beni”, afferma Field.

“Questo vale su periodi brevi, quando invece l'inflazione è elevata per più di due anni, il consumatore è davvero stressato. In particolare, quando paga il 7% in più ogni singolo anno per lo stesso bene”.

Anche il settore dei viaggi, che non sta subendo lo stesso rallentamento della domanda di altri beni di consumo, deve fare i conti con il fatto che le sue sorti potrebbero cambiare nel quarto trimestre, con la possibilità che le aziende inizino una guerra dei prezzi quest'inverno per assicurarsi gli acquisti per le vacanze estive da parte di un consumatore sempre più attento al rapporto qualità-prezzo.

Il meglio deve ancora venire

C'è già un'azienda in corsa per aggiudicarsi il titolo di best performer nel quarto trimestre. La multinazionale tedesca dell'industria Siemens SIE è un titolo che, secondo molti, continuerà a salire fino alla fine dell'anno. Il prezzo delle sue azioni è balzato di oltre il 9% su base annua e negli ultimi 12 mesi è salito del 34,6%.

La spinta è stata data dall'aumento della spesa per le infrastrutture a livello globale. L'azienda ha recentemente annunciato un budget di 60 milioni di dollari per la costruzione di uno stabilimento statunitense che svilupperà treni ad alta velocità per trasportare i pendolari tra Los Angeles e Las Vegas. 

Allo stesso modo, anche i giganti delle telecomunicazioni come Telefonica TEF e Deutsche Telekom DTE stanno beneficiando del tema delle infrastrutture, in quanto gli investitori abbandonano i titoli ciclici per acquistare quelli delle telecomunicazioni, grazie alla stabilità degli utili e alla bassa volatilità. I prezzi delle azioni di entrambe le società sono balzati rispettivamente del 21,29% e del 33,02% da un anno all'altro. 

La storia più importante dell'anno, tuttavia, deve ancora arrivare. Per James, gli investitori in azioni europee non possono ignorare l'impatto delle vicende politiche del continente. 

“Non vediamo un pericolo imminente dal fronte polito”, afferma. “Ma possiamo dire ci sono paesi fragili dal punto di vista politico. Dieci anni fa tutti erano preoccupati per l'Italia e la Spagna, ma ora sono più preoccupati per la Francia e la Germania”.

“La cosa più importante è che tra un mese ci saranno le elezioni negli Stati Uniti, che influenzeranno molto il sentiment”, afferma.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Commerzbank AG15,58 EUR-1,36Rating
Deutsche Telekom AG29,00 EUR0,80
Hermes International SA2.071,08 USD-1,49
Kering SA207,75 EUR-3,35Rating
Lvmh Moet Hennessy Louis Vuitton SE601,10 USD-1,46
Telefonica SA4,33 EUR0,00Rating
UniCredit SpA796,63 MXN-2,36
UniCredit SpA38,68 EUR-0,51Rating

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Christopher Johnson  è data journalist di Morningstar

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