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BPER, cosa ci sarà nel piano industriale in arrivo il 10 ottobre?

Salgono le attese di investitori e analisti in un clima di mercato surriscaldato dalle ipotesi di M&A in vista del collocamento di una quota di MPS da parte del MEF.

Fabrizio Guidoni 08/10/2024 | 10:15
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Cresce l'attesa da parte di investitori e analisti per l'importante appuntamento con la presentazione del piano industriale 2024-2027 di BPER Banca (BPE Banca Popolare dell'Emilia Romagna). Il mercato attende infatti di capire quali saranno i driver di crescita del business della quarta banca italiana (non considerando Mediobanca) per capitalizzazione ma anche di intercettare indizi su quali siano le posizioni del management sull'incandescente tema dell'M&A delle banche italiane, in un periodo in cui è atteso il collocamento da parte del Tesoro italiano di una quota azionaria importante di Banca MPS.

Attualmente, la capitalizzazione di BPER ha raggiunto i 7,2 miliardi di euro, in forte crescita rispetto a solo un anno fa grazie al parallelo rialzo delle quotazioni di oltre l'80%, ma ad oggi inferiore agli 8,9 miliardi di Banco BPM. In ogni caso, si tratta di un livello sensibilmente superiore ai 6,2 miliardi attuali di Banca MPS.

Superato il delicato appuntamento del 10 ottobre, BPER tornerà poi protagonista dell'agenda di Borsa il 6 novembre, data in cui è convocato il consiglio di amministrazione per analizzare e approvare i conti del terzo trimestre del 2024.

Cosa aspettarsi dal piano industriale di BPER?

A dare un contributo sulle ipotesi di cosa ci sarà nel nuovo piano industriale di BPER sono gli analisti di Mediobanca Research. Nel ribadire il giudizio "neutral" sull'azione con un parallelo innalzamento del prezzo obiettivo a 5,6 euro grazie a un aumento delle stime sull'utile per azione atteso nei prossimi anni, gli esperti hanno spiegato di vedere come potenziali leve del piano voci come le cartolarizzazioni sintetiche, i bond AT1 (Additional Tier 1, strumenti “ibridi” di capitale sotto forma di obbligazioni subordinate), il riporto delle perdite fiscali per incrementare il Cet1 (il coefficiente indicante il grado di patrimonializzazione di una banca), i dividendi più elevati e i tagli ai costi.

Secondo Mediobanca, tutte queste leve per creare valore sono ampiamente alla portata di BPER, ma implicherebbero un cambiamento significativo nella strategia, finora focalizzata sulla crescita, su limitate misure in termini efficienza dei costi e su una politica conservativa di rendimento del capitale.

Banche italiane ancora a sconto

Prima che Mediobanca Research mettesse nero su bianco le sue previsioni sulle future strategie di BPER, altri analisti hanno condiviso aggiornamenti sul proprio posizionamento sul titolo senza entrare nel dettaglio delle previsioni sul piano industriale. Nell'ultima settimana, UBS ha alzato il prezzo obiettivo da 7,1 a 7,2 euro reiterando la raccomandazione "buy". "L'azione offre ancora un potenziale di upside del 40% - hanno sottolineato gli esperti - nonostante la forte sovraperformance da inizio anno rispetto al settore, scambiando a sconto rispetto alle altre banche italiane".

Da parte loro gli analisti di Jefferies, nel ribadire che nel complesso le banche italiane sono "ancora interessanti", hanno confermato BPER tra le top pick insieme a Unicredit (UCG), con rating "buy" e prezzo obiettivo alzato da 6 a 6,2 euro.

Ipotesi terzo polo sempre più vicina?

Il clima del mercato, alla vigilia della pubblicazione del nuovo piano industriale di BPER, è stato galvanizzato dal Ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, durante il suo intervento all'evento The Future of Finance organizzato da Bloomberg, il quale ha ribadito di voler vendere un’altra quota di Banca MPS entro fine anno. Ad ora, il MEF è il primo azionista dell'istituto finanziario con in mano il 26,73% del capitale di MPS. Tuttavia, secondo gli accordi con l’Unione Europa dovrebbe scendere sotto il 20%. Secondo indiscrezioni delle ultime settimane rilanciate dall'agenzia MF Newswires, la quota da vendere potrebbe aggirarsi tra il 10 e il 15% in un contesto in cui il MEF non potrà non considerare che la cessione di questa ulteriore tranche della quota in MPS avrà un effetto sul futuro dell'istituto senese.

"A nostro avviso - hanno commentato gli analisti di Equita - le dichiarazioni di Giorgetti sono compatibili con quello che ipotizzavamo come base-case scenario per l'assetto azionario della banca. In assenza di concrete opportunità di aggregazione, l'ipotesi standalone rimane infatti come quella più probabile a nostro avviso, con lo stato che manterrà una quota rilevante nell'azionariato, riducendola poco sotto la soglia del 20%".

Websim, a propositivo di MPS e delle dichiarazioni di Giorgetti, ha scritto che "dato lo sconto al quale la quota potrebbe essere messa in vendita, vediamo il potenziale sell-out come un’ottima occasione d’acquisto per comprarsi un dividendo sostanzioso. Invece, riguardo al terzo polo, pensiamo che l’eventuale aggregazione possa avvenire con BPER e B.P.Sondrio (BPSO), con l’operazione guidata da Unipol (UNI)".

BPER si ritroverà in una galassia bancaria con al centro Unipol?

Mentre, come visto, ci sono esperti che non escludono la possibilità di nascita di un terzo polo con BPER protagonista nell'operazione di collocamento di Banca MPS, solo pochi giorni fa il presidente del gruppo assicurativo Unipol, Carlo Cimbri, ha chiarito alla stampa a Barcellona in occasione delle regate di Luna Rossa (di cui Unipol è sponsor) alla Louis Vuitton Cup, i suoi punti cardine per un possibile coinvolgimento nel dossier MPS. Questo, infatti, vedrebbe in realtà in prima linea Unipol e nessun terzo polo con BPER e B.P.Sondrio di cui Unipol è già azionista rispettivamente con il 29,9% e poco meno del 20%. Cimbri ha spiegato che la compagnia assicurativa sarebbe pronta ad acquisire una quota di MPS senza dover richiedere l'autorizzazione (potrebbe non essere necessaria per una quota non oltre il 9,99%), ma solo nell'ambito di accordi commerciali per distribuire le polizze Unipol tramite la rete della banca senese.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Banca Monte dei Paschi di Siena6,08 EUR1,10
Banca Popolare di Sondrio SpA7,55 EUR0,80
BPER Banca SpA6,09 EUR2,56
Unipol Gruppo SpA Az.ordinaria post raggruppamento11,42 EUR0,00

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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