Cosa potrebbe fermare il rally di Wall Street?

Gli investitori devono prestare attenzione alla stagione delle trimestrali.

Sarah Hansen 15/10/2024 | 11:02
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Le azioni statunitensi stanno continuamente ritoccando i massimi storici. Il Morningstar US Market Index è in rialzo di oltre il 21% quest'anno, dopo il rimbalzo di agosto, e ha guadagnato il 65% circa dai minimi registrati nel settembre 2022.

“Siamo stati sorpresi dalla resilienza dei mercati azionari, anche a fronte della forte volatilità delle ultime settimane”, afferma Kristy Akullian, head of iShares investment strategy, Americas, di BlackRock. L'esperta sottolinea l'incertezza legata agli stimoli fiscali in Cina, le crescenti tensioni geopolitiche e il testa a testa nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Senza contare le valutazioni troppo elevate, la recente debolezza del settore tecnologico e i timori di un rallentamento della spesa dei consumatori. “In teoria, tutti questi elementi dovrebbero essere segnali di allarme”, afferma Akullian. “Ma il mercato ha preso tutto con filosofia”.

Cosa c'è dietro questo potente rally e cosa potrebbe fermarlo? Gli strategist sostengono che un'economia sorprendentemente forte ha dato fiducia agli investitori e ha contribuito a spingere il mercato azionario, ma avvertono anche che eventuali problemi durante la stagione delle trimestrali potrebbero interrompere la corsa al rialzo.

Perché il mercato azionario continua a salire

“La cosa più importante del perché il mercato è rimasto così forte, anche di fronte a tante incertezze, è che i dati economici hanno sorpreso al rialzo”, spiega Akullian.

“La possibilità di una recessione, almeno nel breve termine, è davvero fuori discussione”.

L'inflazione è scesa drasticamente nell'ultimo anno e i recenti dati sul mercato del lavoro sono stati positivi, attenuando le preoccupazioni degli investitori per un rallentamento significativo delle assunzioni. I consumatori continuano a spendere, i salari crescono e gli utili societari sono rimasti solidi. Si tratta di un grande cambiamento rispetto all'inizio dell'anno, quando i dati sull'occupazione e sull'inflazione sembravano indicare la possibilità di una recessione. Se a ciò si aggiungono i tagli ai tassi di interesse della Federal Reserve, si ottiene la ricetta per i forti guadagni registrati negli ultimi due mesi.

“Possiamo dire che godremo dell’effetto positivo delle mosse della Fed”, afferma Yung-Yu Ma, chief investment officer di BMO Wealth Management. “Questo incoraggia e rafforza le posizioni sull’equity Usa. D'altro canto, i tagli dei tassi d'interesse derivanti da timori di recessione avrebbero un impatto molto diverso sugli investitori”.

Con il concretizzarsi dello scenario di un “atterraggio morbido” dell'economia, Yung-Yu Ma si aspetta che i prossimi tagli dei tassi di interesse diano nuovo impulso alla crescita economica, in quanto le aziende, forti di un costo del denaro più basso, accelerano la spesa.

Il rally si allarga

La crescente fiducia sullo stato di salute dell'economia e sul sentiero futuro dei tassi di interesse ha contribuito a innescare la recente rotazione dai titoli tecnologici a quelli value e a piccola capitalizzazione. Dopo due anni di guadagni da capogiro, i titoli large growth hanno reso solo il 2,2% nel terzo trimestre, mentre i titoli large value hanno guadagnato l'8,8%.

Bryant VanCronkhite, senior portfolio manager di Allspring Global Investments, afferma che si tratta di uno sviluppo positivo, anche se alcuni investitori potrebbero essere delusi dalle vendite sui titoli legati all'intelligenza artificiale. “Si sta realizzando una maggiore distribuzione dei rendimenti su un gruppo più ampio di società”, afferma. “Questo è indice di un mercato più sano e di un rally più duraturo”.

Anche Dave Sekera, chief US strategist di Morningstar, ritiene che il sostegno alle azioni continuerà: “Valutando le dinamiche di mercato, riteniamo che il supporto derivante dal calo dei tassi di interesse, dalla moderazione dell'inflazione, dall'allentamento della politica monetaria e dalla recente ondata di misure di stimolo annunciate dal governo cinese più che compenserà i timori legati al rallentamento della crescita economica”.

Tenere d'occhio le trimestrali

Con la presentazione dei risultati del terzo trimestre da parte delle grandi banche è ufficialmente iniziata la stagione delle trimestrali. Gli utili societari sono rimasti complessivamente solidi nonostante l'inflazione, gli alti tassi di interesse e l'incertezza geopolitica. Tuttavia, gli strategist avvertono che qualsiasi trimestrale negativa di rilievo potrebbe spaventare i mercati.

“Se dopo un paio di settimane dall'inizio della stagione delle trimestrali si verificassero delle soprese negative, penso che questo potrebbe incidere negativamente sull’umore degli investitori”, afferma James Ragan, director of wealth management research per DA Davidson. “Sarebbe il rischio maggiore nel breve termine, anche se il nostro scenario di base è quello di trimestrali complessivamente positive”.

Secondo le stime di FactSet, gli analisti ritengono che le società che compongono l’indice US Market abbiano registrato una crescita collettiva degli utili del 4,3% nel terzo trimestre. Questo dato è inferiore al +10,3% del secondo trimestre e alle aspettative di crescita dell'11,7% per il quarto trimestre. Una parte di questa differenza è dovuta al fatto che nel terzo trimestre del 2023 le aziende americana hanno registrato risultati molto buoni, per cui il progresso registrato nel terzo quarter del 2024 appare più bassa in confronto - un fenomeno che gli analisti chiamano “effetto base”. Il calo dei prezzi del petrolio dovrebbe inoltre pesare sui profitti del settore energetico, trascinando al ribasso le stime per il resto del mercato.

Akullian afferma che presterà maggiore attenzione alle performance che le aziende si aspettano di ottenere per la fine dell'anno e per il 2025. “Sarei preoccupata se ci fosse una serie di guidance più negative di quelle che il mercato si aspetta, in particolare se provenienti dal settore tecnologico”, afferma l'esperta. “Se le aziende dovessero segnalare che le attuali aspettative del mercato relativamente alla crescita degli utili per il prossimo trimestre o due siano ‘eccessivamente ottimistiche’, si verificherebbe un ribilanciamento delle aspettative degli investitori e dunque una correzione al ribasso dei corsi azionari”.

Quando la spesa per l'intelligenza artificiale darà i suoi frutti?

L'entusiasmo degli investitori per l'IA ha fatto impennare i titoli tecnologici negli ultimi due anni. Le aziende stanno investendo massicciamente in questa tecnologia, ma gli investitori si preoccupano di quando esattamente tutta questa spesa inizierà a dare i suoi frutti. Secondo VanCronkhite, “Alla fine, gli attuali leader nel mercato dell’IA dovranno giustificare le loro spese attraverso nuovi flussi di ricavi o margini più ampi. Senza questo, bisognerà chiedersi se tutte queste cose grandiose che dovrebbero accadere con l'IA si realizzeranno davvero”.

Akullian ritiene che, se gli investitori dovessero ricevere indicazioni sugli utili che aggravano queste preoccupazioni, il mercato potrebbe vacillare, a causa del grosso peso dei titoli tecnologici all'interno dei principali indici e del fatto che le aspettative relative all'IA sono incorporate nelle valutazioni di molte grandi aziende, oltre ai giganti tecnologici. Tuttavia, molti analisti rimangono ottimisti sull'IA. Ad esempio, dopo l'evento “Advancing AI” di Advanced Micro Devices, Brian Colello, equity strategist di Morningstar, ha scritto: “Secondo AMD non è imminente una bolla dell’IA. Inoltre, abbiamo ricevuto molte domande su quali potrebbero essere le dimensioni del mercato dei chip per l'intelligenza artificiale al momento della maturità e, sebbene siamo certi che il settore non crescerà del 25% all'anno per sempre, potrebbe anche non decelerare nei prossimi cinque o dieci anni”.

Yung-Yu Ma afferma che i giganti tecnologici con disponibilità di cassa elevate non si tireranno indietro dagli investimenti in IA in tempi brevi e aggiunge che le prove del successo della nuova tecnologia stanno cominciando ad arrivare. “Crediamo che questo continuerà per un po', a prescindere dal fatto che stiamo vedendo un ritorno negli investimenti”.

Il bilancio per gli investitori

Non c'è mai nulla di certo quando si tratta di azioni. Si prospetta un atterraggio morbido, ma è anche possibile che l'economia si indebolisca. “Questo è un ciclo non standard rispetto alla storia”, afferma VanCronkhite. “La nostra capacità di prevedere il futuro a livello macro è molto più ridotta rispetto ai cicli precedenti”.

Gli strategist consigliano di adottare un approccio equilibrato per far fronte alla moltitudine di fattori sconosciuti, tra cui il percorso dell'economia, l'esito delle elezioni presidenziali e gli sviluppi geopolitici. “L'importante è essere diversificati”, afferma Akullian, che aggiunge di vedere ancora molte opportunità nel mercato azionario.

“Sebbene l’acquisto di titoli mega-cap nel settore tecnologia abbia funzionato in passato, gli investitori dovrebbero aspettarsi che la composizione dei rendimenti sia diversa nei prossimi mesi. La recente forza del settore tecnologico potrebbe essere una buona opportunità per gli investitori di aumentare la loro esposizione in settori sottoperformanti che potrebbero trarre vantaggio dall'ampliamento del rally”, dice Ragan, che consiglia di investire in titoli di alta qualità e in società delle quali si ha un po' più di visibilità sulla crescita degli utili.

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Sarah Hansen  è markets reporter di Morningstar.com

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