La Fed conferma il piano per i tagli dei tassi, almeno per ora

Le aspettative di tagli futuri si riducono insieme ai timori di una recessione negli Usa.

Preston Caldwell 08/11/2024 | 12:27
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Collage di foto dell'edificio della Federal Reserve degli Stati Uniti con forme e icone, tra cui il segno del dollaro tagliato a metà

Per ora, i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi non hanno modificato i piani della Federal Reserve.

Come ampiamente previsto, la banca centrale ha tagliato il federal-fund rate di 0,25 punti percentuali, portandolo a una fascia obiettivo del 4,50%-4,75%. La Fed ha tagliato cumulativamente 0,75 punti da quando ha iniziato a ridurre i tassi nel settembre 2024. Prima di allora, l’obiettivo era rimasto nella fascia 5,25%-5,50% dal luglio 2023.

Ora gli investitori stanno cercando di capire la strategia della Fed in merito ai futuri tagli dei tassi. Le aspettative sono cambiate in modo significativo negli ultimi due mesi. All’inizio di settembre, gli operatori di mercato ritenevano che il tasso sui federal-fund sarebbe sceso al 2,75%-3,00% entro la fine del 2025, per poi rimanervi negli anni successivi. Ma ora si aspettano un tasso del 3,75%-4,00% a fine 2025, più alto di ben 100 punti base.

La ragione principale di questo cambiamento è che le preoccupazioni per l’indebolimento dell’economia e del mercato del lavoro sono diminuite. In particolare, i timori di recessione sono emersi con l’aumento del tasso di disoccupazione fino ad agosto 2024, ma negli ultimi due mesi i numeri della disoccupazione sono scesi. Allo stesso modo, la forte crescita del PIL nel terzo trimestre e altri dati hanno mostrato che l’economia sta crescendo a un ritmo solido.

Un altro fattore di cambiamento delle aspettative è la vittoria elettorale di Donald Trump. I dazi proposti da Trump potrebbero creare un aumento dell’inflazione. Inoltre, una vittoria del Partito Repubblicano al Congresso creerebbe la possibilità di una maggiore spesa in deficit attraverso tagli alle tasse e alla difesa. Entrambi gli scenari richiederebbero una politica monetaria più restrittiva.

Per quanto riguarda la prossima riunione della Fed, che si terrà nel dicembre 2024, la probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base è di circa il 66%, mentre quella che non si effettui alcun taglio è del 33%.

Il presidente della Fed Jerome Powell è stato piuttosto reticente sulle elezioni. Ha dichiarato che il risultato elettorale non avrà “alcun effetto” sulle decisioni a breve termine e che la banca centrale aspetterà l’attuazione delle nuove politiche governative prima di apportare qualsiasi modifica alla politica monetaria. Ha affermato che agire sulla base di speculazioni sulla politica sarebbe inopportuno.

Powell si è astenuto dal fornire indicazioni sul futuro corso dei tagli ai tassi. Ha ribadito che al momento la Fed non fornirà una “forward guidance”, ossia non cercherà attivamente di plasmare le aspettative del mercato. Al contrario, la banca centrale deciderà di volta in volta.

In seguito alla mancanza di indicazioni certe da parte di Powell, le aspettative del mercato per un taglio dei tassi nella riunione della Fed di dicembre non hanno registrato variazioni significative ad oggi. Anche i rendimenti obbligazionari (che riflettono i futuri tagli dei tassi) non si sono mossi molto. Al momento, le nostre previsioni sono che la Fed taglierà il suo range di tassi target di 25 punti base a dicembre.


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Preston Caldwell  è analista azionario di Morningstar

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