Dove può arrivare ora Banco BPM con più Anima?

L‘operazione dell’istituto di credito milanese ha l’obiettivo di creare un conglomerato finanziario che potrebbe diventare il secondo gruppo in Italia di matrice bancaria.

Fabrizio Guidoni 12/11/2024 | 10:00
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La notizia è ormai ben nota: Banco BPM BAMI ha lanciato un’Offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria sulla totalità delle azioni di Anima Holding ANIM a un prezzo di 6,2 euro per azione finalizzato al delisting della società. Arrivata a sorpresa e improvvisa sul mercato, ha subito innescato una serie di reazioni e commenti da parte di protagonisti del mondo finanziario italiano, ma soprattutto da parte degli analisti che si sono subito focalizzati sul capire quanto valore porti a Banco BPM l’operazione su Anima, di cui aveva già in mano il 22,38% del capitale. In sintesi, l’operazione ha raccolto giudizi positivi, spingendo gli esperti a migliorare o il rating o il prezzo obiettivo della banca con sede a Milano in Piazza Meda.

Quali sono le caratteristiche dell’offerta di BPM per Anima

Banco BPM ha lanciato un’OPA totalitaria che vede come destinatari anche gli altri principali azionisti di Anima Holding a cominciare da Poste Italiane (11,95%), FSI SGR (9,77%) e Caltagirone (3,46%). Va anche ricordato che Anima possiede 9,4 milioni di azioni proprie pari al 2,96% del suo capitale.

L’offerta di acquisto è condizionata soprattutto a due condizioni. La prima è il raggiungimento di una quota pari ad almeno il 66,7% della società target mentre la seconda condizione è rappresentata dalla conferma della possibilità per Banco BPM, in quanto conglomerato finanziario, di applicare all’operazione il trattamento regolamentare del Danish Compromise (letteralmente Compromesso Danese). Si tratta di una norma che consente alle banche che hanno partecipazioni in imprese assicurative di ridurre l’assorbimento di capitale regolamentare, aspetto che in questo caso, come spiega Equita risulta “particolarmente vantaggiosa dal punto di vista finanziario, in quanto comporta un impatto a capitale di soli 30 punti base” nonostante il valore dell’offerta sia intorno a 1,5 miliardi.

Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2025 visto che le autorizzazioni regolatorie e di Consob sono attese entro febbraio/marzo 2025. Nel caso in cui il delisting non venisse raggiunto ad esito dell’offerta, l’offerente si riserva inoltre la possibilità di togliere dal listino azionario la società target tramite una fusione con la stessa.

L’operazione di Banco BPM su Anima è pensata con l’obiettivo di creare un conglomerato finanziario che potrà arrivare ad essere il secondo gruppo in Italia di matrice bancaria con masse complessive da assicurazione Vita e risparmio gestito di circa 220 miliardi di euro, all’interno di un totale di attività finanziarie della clientela di circa 390 miliardi.

Nuovi target price per Banco BPM

Come reazione all’annuncio del lancio dell’OPA, gli analisti hanno ricalcolato il valore di Banco BPM nella nuova dimensione di conglomerato finanziario, anche in scia a una trimestrale accolta molto positivamente. Intesa Sanpaolo ha alzato da 7,5 euro a 7,9 il prezzo obiettivo ribadendo la raccomandazione “buy” e giudicando l’operazione come sensata dal punto di vista industriale e accrescitiva dal punto di vista dell’utile per azione (EPS).

Gli analisti di BNP Paribas Exane non solo hanno migliorato il prezzo obiettivo da 6,4 a 7,1 euro ma hanno anche alzato a “neutral” da “underperform” il giudizio sul titolo Banco BPM. L’operazione su Anima Holding è giudicata “potenzialmente potente” e una “giusta iniziativa”.

Tra chi ha alzato il target price su Banco BPM si colloca anche Equita Sim. Il prezzo obiettivo è ora posizionato a 7,6 euro per azione, con un miglioramento del 5%, mentre il giudizio resta “hold”. Secondo gli esperti l’operazione ha un forte senso industriale e finanziario e comporta un basso consumo di capitale. “In particolare - scrivono gli esperti di Equita - valutiamo positivamente l’operazione”. Aggiungono però: “il principale punto di incertezza è relativo alla capacità di Anima, una volta consolidata in Banco BPM, di preservare gli accordi distributivi in essere con altri primari operatori finanziari”, in particolar modo Banca MPS e Poste.

Da parte sua, Giovanni Razzoli, analista di Deutsche Bank, commenta così l’operazione lanciata da Banco BPM: “Una mossa intelligente su una società intelligente, con impatti intelligenti”, definendola anche una mossa “del tutto inaspettata”. Per Websim di Intermonte l’operazione su Anima ha “un solido razionale industriale, in quanto consentirebbe di aumentare significativamente il contributo commissionale senza impatti rilevanti a livello di capitale”. I suoi analisti hanno confermato il prezzo obiettivo a 7,9 euro e la raccomandazione “interessante”.


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Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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