Dopo l’abbuffata con i conti del terzo trimestre 2024 già diffusi nelle ultime settimane dalla gran parte delle blue chip italiane, il mercato è pronto a gustarsi la prima visione della trimestrale di MFE - MediaForEurope MFEA MFEB, il gruppo che controlla Mediaset e che a Piazza Affari è quotata con i titoli di categoria A e di categoria B.
I risultati del terzo trimestre di quest’anno saranno approvati mercoledì 20 novembre dopo la chiusura della seduta. Pur trattandosi di un momento importante di verifica dei conti, analisti e investitori saranno però molto focalizzati su tutti i segnali legati ai possibili sviluppi di MFE riguardo la controllata tedesca (ormai al 29,9%), ProSieben (ProSiebenSat.1).
Ricavi pubblicitari attesi in crescita
In vista della trimestrale, Websim ha condiviso le proprio aspettative sui numeri in arrivo. Gli esperti hanno ricordato che nell’ultima conference call il management ha dichiarato che nei 9 mesi del 2024 i ricavi pubblicitari di MFE sono cresciuti in maniera simile al trend del primo semestre del 2024, risultato in aumento del 6,7% anno su anno. “Nelle nostre stime, - ha scritto Websim - prevediamo ricavi pubblicitari in crescita del 5% nel terzo trimestre grazie a una raccolta molto forte in Italia (+10,5%) che dovrebbe aver più che compensato una raccolta un po’ volatile in Spagna (-7,1%). L’EBIT del gruppo dovrebbe migliorare passando da un risultato negativo per 22,6 milioni nel terzo trimestre 2023 a un risultato negativo per 13,1 milioni nel terzo trimestre 2024 (costi attesi in aumento del 5,5% in Italia e dell’1,2% in Spagna). Infine, ci aspettiamo un debito netto di 720 milioni di euro alla fine di settembre 2024, confermando un’eccellente generazione di free cash flow negli ultimi 12 mesi”.
Di fronte a questi numeri, Websim ha concluso la sua analisi affermando di aspettarsi “un altro trimestre molto positivo, soprattutto in Italia” che rappresenta oltre il 70% della raccolta pubblicitaria totale. “Consideriamo le nostre stime, sulle quali il titolo tratta a multipli molto attraenti, ben visibili. Il management dovrebbe aver sfruttato la buona raccolta pubblicitaria per investire sulla programmazione, creando le premesse per un 2025 in continuità” hanno chiosato gli esperti che al titolo MFE A assegnano un giudizio “interessante” con prezzo obiettivo a 4,2 euro.
In programmazione numeri buoni dall’Italia, meno dalla Spagna
Anche Equita si aspetta un trimestre tonico per MFE per quanto riguarda l’Italia ma in calo in Spagna, per poi prevedere un trend in rallentamento nel quarto trimestre. “A livello consolidato - hanno commentato gli analisti - ci aspettiamo un trimestre positivo anche se il trend pubblicitario è già noto (+6%) ed il terzo trimestre è stagionalmente poco rilevante”. A livello di numeri, le attese di Equita sono per ricavi in crescita del +6%, in linea con il trend della pubblicità, a 522 milioni di euro, e EBIT in miglioramento, con costi in leggera crescita anno su anno. Il free cash flow è visto a circa 80 milioni di euro nel trimestre.
Si tratta di numeri che portano Equita a confermare il giudizio “neutrale”. “Riteniamo - hanno spiegato gli esperti - il forte momentum dell’advertising rallenterà dal quarto trimestre e rimane da monitorare l’inversione del trend pubblicitario in Spagna”. Alle attuali quotazioni il titolo viene quindi giudicato “correttamente valutato”, con rating “hold” e target price a 4,80 euro.
Come procede la saga Prosieben?
Gli analisti di Equita hanno seguito anche la trimestrale della controllata tedesca ProSieben, che ha di recente pubblicato i dati sul terzo trimestre, e la successiva call dell’azienda tedesca su cui da tempo il gruppo MFE ha accesso un faro. Di recente, MFE si è infatti portata a un soffio dalle soglia del 30% del capitale dell’azienda che ha sede in Germania. ProSieben ha evidenziato ricavi a 882 milioni di euro (-1% anno su anno), una pubblicità TV in calo del -6% YoY a €450mn a causa di consumi deboli e della mancanza di eventi come Europei di calcio ed Olimpiadi, con una revisione dell’outlook di EBITDA per l’intero 2024 nella parte bassa del range della guidance.
A seguito della conference call tenuta da ProSieben gli analisti di Equita hanno ricordato che nel frattempo, Marco Giordani, direttore finanziario di MFE, “ha chiesto al supervisory board ed executive board di Prosieben di accelerare la cessione degli asset non core per cristallizzare il valore e ridurre il debito e rifocalizzarsi sul business core dell’entertainment. ProSieben ha dichiarato in precedenza l’obiettivo di cedere asset entro la prossima assemblea degli azionisti, tuttavia, non ha fornito ancora sviluppi tangibili. Già in passato MFE ha sottolineato l’importanza della cessione delle attività non core da parte di ProSieben. Riteniamo la società intensificherà la pressione sul management di Prosieben per accelerare la dismissione delle attività non strategiche”.
A novembre, il CEO di PPF Group, un veicolo di investimento ceco e secondo azionista di ProSieben, ha detto a Reuters di essere insoddisfatto del ritmo con cui viene portata avanti la ristrutturazione. In precedenza, a fine ottobre Reuters aveva riportato, citando una fonte a conoscenza della situazione, che “MFE-MediaForEurope stima che un’eventuale unione con la partecipata tedesca ProSiebenSat.1 possa generare sinergie per oltre 200 milioni di euro all’anno sull’utile operativo”.
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