Nonostante la battuta d‘arresto dei mercati internazionali - le azioni globali sono scese del 2,2% in ottobre (in dollari USA), mentre i rendimenti dei titoli di Stato globali sono diminuiti dell’1,2% (in dollari USA, con copertura) - gli investitori hanno continuato a mostrare un sentiment positivo, probabilmente spinti dalle decisioni della Federal Reserve statunitense e della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi d’interesse.
Gli investitori hanno infatti versato 62,6 miliardi di euro nei fondi a lungo termine domiciliati in Europa nel mese di ottobre, il miglior risultato mensile del 2024 in termini di raccolta.
I fondi azionari attivi tornano in positivo
All’ombra delle incombenti elezioni presidenziali statunitensi, la volatilità di azioni e obbligazioni è aumentata in ottobre. Tuttavia, i fondi azionari sono riusciti a raccogliere 25,4 miliardi di euro di afflussi netti nel mese. Inoltre, dopo quattro mesi di riscatti, le strategie azionarie attive sono tornate in territorio positivo, con 3,4 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni. I fondi azionari attivi hanno avuto solo due mesi positivi in termini di flussi da marzo 2023.
In ottobre, la BCE ha tagliato il tasso di riferimento sui depositi di 0,25 punti percentuali, portandolo al 3,25%, il secondo taglio consecutivo dopo quello di settembre. Nel frattempo, nel Regno Unito, il nuovo partito laburista ha presentato a fine mese il primo bilancio, il quale prevede un balzo della spesa statale di quasi 70 miliardi di sterline all’anno - poco più del 2% del prodotto interno lordo - finanziata da un aumento delle tasse e dei prestiti. In seguito all’annuncio, il rendimento del gilt decennale ha raggiunto il 4,568%, il punto più alto dall’agosto 2023, mentre la sterlina si è indebolita anche rispetto al dollaro.
In questo contesto, i fondi obbligazionari hanno registrato 41,8 miliardi di euro di afflussi netti a ottobre, il miglior risultato mensile da luglio 2019.
I fondi passivi guadagnano quote di mercato
I fondi indicizzati a lungo termine hanno registrato afflussi per 29,2 miliardi in ottobre, contro i 33,1 miliardi incassati dai fondi a gestione attiva. (La tabella seguente include solo le principali asset class).
La quota di mercato dei fondi indicizzati a lungo termine è salita al 29,19% nell’ottobre 2024 dal 25,89% dell’ottobre 2023. Includendo i fondi monetari, che sono di dominio dei gestori attivi, la quota di mercato dei fondi indicizzati si è attestata al 25,29%, rispetto al 22,38% di 12 mesi prima.
Le strategie ESG più pure continuano a registrare deflussi
I fondi che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 8 del regolamento europeo SFDR hanno registrato una raccolta netta di 16,7 miliardi di euro a ottobre, il sesto risultato positivo di fila in termini di flussi. I fondi azionari globali large-cap blend e quelli obbligazionari governativi in euro sono stati i principali driver. Allo stesso tempo, i fondi che rientrano nell’articolo 9 (oti anche come dark green fund) hanno perso 3 miliardi di euro, segnando il 13° mese consecutivo di deflussi netti e il peggior risultato mensile mai registrato.
Dal punto di vista della crescita organica, i fondi dell‘Articolo 8 hanno registrato un tasso di crescita organica del 2,12% su base annua. D’altro canto, i prodotti del gruppo Articolo 9 hanno registrato un tasso di crescita organica del -5,39% nello stesso periodo. Tra gennaio e ottobre, invece, i fondi non considerati articolo 8 o articolo 9 secondo la SFDR hanno registrato tassi di crescita organica medi compresi tra l’1,59% e il 6,10%.
Le SGR che hanno raccolto di più e di meno
Di seguito sono riportate le dieci società di gestione che hanno raccolto di più e di meno in Europa in ottobre, con il dettaglio tra gestione passiva e attiva (fondi monetari esclusi).
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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